03/11/2006

INFORMATICA, IL COMUNE SCEGLIE INTERNET PER LE TELEFONATE

Lugli risponde in Consiglio ad un'interrogazione di Enrico Artioli (Margherita)
Il Comune di Modena sceglie Internet per abbattere i costi delle telefonate, grazie ad una centrale telefonica basata sulle nuove tecnologie digitali. Il nuovo sistema, che rispecchia le caratteristiche di molti programmi largamente diffusi e utilizzati da chi naviga in Internet, è in fase di realizzazione e si affiancherà al tradizionale sistema telefonico comunale per essere impiegato in una prima fase nelle scuole comunali e nelle sedi periferiche del Comune.
Lo ha annunciato nel corso del Consiglio comunale l’assessore ai Sistemi informativi Mario Lugli, rispondendo ad un’interrogazione con cui Enrico Artioli (Margherita) chiedeva notizie in merito all’utilizzo – presso gli uffici dell’amministrazione – del cosiddetto “software open-source”, cioè di tutti quei programmi informatici che possono essere utilizzati liberamente e rispetto ai quali chiunque è libero di proporre modifiche per migliorarli ulteriormente.
Al centro dell’interrogazione di Artioli c’è la questione del cosiddetto “codice sorgente”, cioè del cuore dei programmi informatici, che viene tenuto rigorosamente segreto e inaccessibile da parte delle aziende produttrici per evitare che possano esserne visualizzate le caratteristiche e che si possa quindi andare alla produzione di analoghi programmi. Ma proprio sulla trasparenza del codice sorgente si basa invece la filosofia dell’”open source”, cioè la creazione di programmi di utilizzo libero e rispetto ai quali ogni persona può proporre modifiche per migliorarli e adattarli alle varie esigenze.
Per questi motivi Artioli ha ricordato le direttive del Cnipa (Centro Nazionale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione), che invitano all’utilizzo di programmi informatici “che garantiscano la disponibilità del codice sorgente per ispezioni e tracciabilità”, ricordando che questi programmi “non richiedono oneri gravosi per licenze e quindi comportano risparmi, anche consistenti, sui costi”, aggiungendo che “presentano possibilità di accesso e modifica del codice sorgente per modifiche, adattamenti e personalizzazioni e permettono l’interoperabilità sempre più importante per integrare fra loro diverse amministrazioni, oltre a consentire di distribuire gli inevitabili costi di gestione sul territorio piuttosto che altrove, arricchendo e valorizzando le imprese locali anziché multinazionali”.
Artioli, dopo avere ricordato l’impegno di Democenter e l’esperienza comunale dei “Net-garage”, ha quindi chiesto a che punto fosse l’adozione di programmi open source da parte dell’amministrazione comunale e se fosse in previsione un’eventuale diffusione.
Lugli ha tracciato il quadro della situazione ricordando che sulle tecnologie open source si basa la rete civica comunale, compresa la parte dedicata ai dipendenti, tutti i sistemi di sicurezza e gran parte delle applicazioni amministrative tra cui quelle dell’Anagrafe, Ufficio Elettorale, Tributi e Pratiche Edilizie, aggiungendo che sui computer dei dipendenti – che già ora utilizzano programmi open-source per la navigazione e la posta elettronica – entro il 2007 sarà a disposizione “Open Office”, un insieme di programmi open source che sostituirà quello attualmente in uso “Microsoft Office”, un percorso che sarà preceduto da incontri di formazione per i dipendenti e per i consiglieri comunali.
L’assessore, dopo aver evidenziato la prossima attivazione della nuova centrale telefonica, ha anche ricordato che la giunta comunale nel 2004 ha approvato una delibera che va nella direzione dell’utilizzo del software libero e che con Cnipa sono in corso numerose forme di collaborazione, precisando inoltre che l’utilizzo di tecnologie open source rappresenta un elemento di merito nelle gare pubbliche e che il sito del Comune dedica a queste tematiche un’area di documentazione, al quale si aggiunge infine la presenza del sito “Innovazione del Comune”, interamente basato su programmi liberi: “E’ difficile quantificare in maniera esatta il risparmio che l’utilizzo di prodotti open source ha garantito all’amministrazione – ha spiegato Lugli – ma siamo nell’ordine di alcune centinaia di migliaia di euro”:
E’ stata quindi la volta dell’assessore alle Politiche giovanili Elisa Romagnoli, che ha illustrato brevemente l’esperienza del “Net Open Source” inaugurato a febbraio, uno spazio che garantisce la navigazione libera tre pomeriggi a settimana e che ospita momenti di formazione e informazione, anche in collaborazione che “Conoscerelinux”, un’associazione noi profit di studenti dell’Università di Modena, anticipando quindi che il progetto prevede la partecipazione alla giornata nazionale di promozione e informazione sui sistemi Open Source e la diffusione dei programmi Linux negli altri Net garage dell’amministrazione: “E’ una scelte fondamentale che ha vantaggi principalmente di natura economica, risparmi che potrebbero essere investiti in ricerca, soprattutto sui giovani – ha precisato l’assessore – Il sistema open source, a differenza delle licenze proprietarie, garantisce un libero accesso ai saperi e un contributo attivo della collettività per migliorare il sistema. Credo che spetti in primo luogo ai governi e agli enti locali il compito di coordinare questo percorso”.
Dante Mazzi (Forza Italia) è invece intervenuto per sottolineare che “Monaco di Baviera fa uso di programmi open source da molti anni, con i vantaggi noti. Bisogna però sgomberare il campo da un equivoco, perché programmi ‘free’ significa che sono liberi, ma non gratuiti, su cui ci sono costi di gestione a volte molto più cari rispetto ai sistemi più tradizionali, un fattore che può essere superato se c’è una concertazione tra enti locali. A livello locale – ha proseguito - non dobbiamo ancora farci illusioni perchè c’è un problema di alfabetizzazione notevole”.
In fase di replica, infine, Artioli ha dichiarato che “una situazione di monopolio non fa bene all’economia né alla qualità del prodotto. Sapevo che l’Amministrazione di Modena era avanzata, ma il resoconto dettagliato dell’assessore mi ha sorpreso positivamente. Spiace – ha concluso Artioli - che alla Circoscrizione Centro storico l’opposizione abbia votato contro un documento dedicato a questi temi”.

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