Il Sindaco esprime la condanna della città per l'insulto portato ai caduti. Da respingere anche le violenze ai danni di FI e AN. Evitare ogni strumentalizzazione
“Oltraggioso e provocatorio, un gesto che merita solo condanna”. E’ il commento del Sindaco di Modena Giorgio Pighi all’insulto ai caduti di Nassirya consumato mediante la scritta comparsa ai piedi del monumento ai caduti di tutte le guerre.
“Allo stesso modo - prosegue Pighi - è da respingere la stupida violenza che ha caratterizzato gli episodi di ieri ai danni delle iniziative promosse da Forza Italia e Alleanza nazionale”.
Nessun dubbio, quindi, sulla condanna, ma anche nessuna concessione alle strumentalizzazioni rispetto alla cerimonia ufficiale in ricordo dei caduti di Nassirya promossa della Istituzioni modenesi. Una cerimonia sobria, ma molto sentita, che ha visto la presenza e la partecipazione delle massime autorità della città e della provincia, certo non in tono minore rispetto ad altre analoghe ricorrenze.
“Lo sbaglio - afferma ancora il Sindaco - non é stato organizzare la cerimonia e farlo in quel modo, semmai ha commesso un errore di valutazione chi ha scelto di non esserci. Anche perché in simili circostanze e di fronte a gesti di questa gravità - conclude Pighi - l’atteggiamento giusto è quello dell’unità. Ci si può dividere su tutto, ma non sulla memoria dei nostri caduti.”
“Allo stesso modo - prosegue Pighi - è da respingere la stupida violenza che ha caratterizzato gli episodi di ieri ai danni delle iniziative promosse da Forza Italia e Alleanza nazionale”.
Nessun dubbio, quindi, sulla condanna, ma anche nessuna concessione alle strumentalizzazioni rispetto alla cerimonia ufficiale in ricordo dei caduti di Nassirya promossa della Istituzioni modenesi. Una cerimonia sobria, ma molto sentita, che ha visto la presenza e la partecipazione delle massime autorità della città e della provincia, certo non in tono minore rispetto ad altre analoghe ricorrenze.
“Lo sbaglio - afferma ancora il Sindaco - non é stato organizzare la cerimonia e farlo in quel modo, semmai ha commesso un errore di valutazione chi ha scelto di non esserci. Anche perché in simili circostanze e di fronte a gesti di questa gravità - conclude Pighi - l’atteggiamento giusto è quello dell’unità. Ci si può dividere su tutto, ma non sulla memoria dei nostri caduti.”
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