01/12/2006

IN MOSTRA I LIBRI D'ARTISTA DI ARRIGO LORA TOTINO

Inaugura sabato 2 dicembre alla biblioteca Poletti, dove resta aperta fino al 31 marzo, un'esposizione dedicata ad un protagonista della neoavanguardia italiana
E’ dedicata ai libri d’artista di Arrigo Lora Totino, protagonista della neoavanguardia italiana, la mostra che sarà inaugurata sabato 2 dicembre alle 17 alla biblioteca civica d’arte Luigi Poletti, al Palazzo dei Musei, dove resterà aperta fino al 31 marzo (lunedì dalle 14.30 alle 19, dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, sabato dalle 8.30 alle 13, mostra ad ingresso libero, informazioni al numero 059 2033372).
Corredata da un catalogo con testi di Mario Bertoni e Giorgio Maffei, la mostra presenta non solo libri d’artista veri e propri, ma anche gli studi che Totino ha compiuto su diversi temi e una serie di video sulle performance storiche realizzate nel corso degli anni.
Nato a Torino nel 1928, città dove vive e lavora, Arrigo Lora Totino è un artista eclettico a “più dimensioni” che ha sempre praticato una ricerca interdisciplinare di contaminazione fra i diversi campi dell’arte. Il suo può essere visto come un intervento di poesia che comprende sia gli aspetti verbo-visuali sia quelli fisici e acustici. Nel 1971, su ispirazione del “Manifesto sulla declamazione dinamica e sinottica” di Marinetti, ha inoltre inventato la nozione di “poesia ginnica”.
Nel 1960 Totino ha creato la rivista “Antipiugiù”, che ha diretto fino al 1966; nel 1967 ha fondato a Torino lo Studio di informazione estetica, proponendosi, con Enore Zaffiri e Sandro De Alexandris, di attuare la confluenza tra le tematiche e gli ambiti espressivi della poesia visiva, della poesia sonora, delle arti plastiche e della musica elettronica.
Nel 1968 l’artista ha inaugurato un tipo di poesia, definito “poesia liquida”, pubblicando tra l’altro il volume “Il liquimofono, congegno generatore di Musica liquida e Poesia liquida; inflessioni tuffate nell’idromegafon”. Dal 1972 il suo interesse si è spostato sul parlato con la creazione di testi che si basano unicamente su interiezioni. Ma l’attenzione resta sempre ancorata alle origini futuriste di rumorismo e paroliberismo, alle quali Totino aggiunge la componente corporale, sconfinando così nella performance e facendo del corpo uno strumento musicale.

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