16/02/2006

'BRETELLA', IL RESOCONTO DEL DIBATTITO CONSILIARE

Tutti gli interventi dei consiglieri comunali sull'Ordine del Giorno di Flori
Il dibattito sulla Bretella Campogalliano-Sassuolo e sulla Modena Lucca è iniziato con la presentazione dell'ordine del Giorno da parte di Baldo Flori (Modena a Colori), che ha spiegato come l'obiettivo principale fosse 'una valutazione del Consiglio sulla realizzazione della Bretella, che ha visto in questi mesi una serie di decisioni che hanno fatto fare a questa arteria dei significativi passi in avanti, arricchendo un dibattito che parte dagli anni '80 che ha visto il Consiglio diviso. I fatti nuovi sono stati l'approvazione del progetto da parte del Cipe e di Anas, oltre a un consenso che pareva di avere registrato anche a livello politico modenese. In realtà in questi mesi dopo una serie di prese di posizione, in particolare dei sindaci di Sassuolo e Fiorano e del presidente della Provincia, manca la presa di posizione del nostro consiglio. Questo vuoto è sembrato strano, un'assenza singolare, poiché si ritiene che l'arteria non interessi solo la viabilità di Sassuolo, ma anche di Modena. Quindi si dà una valutazione positiva dell'operato del Governo, ma anche positiva sull'intenzione espressa dal Governo riguardo allo studio di fattibilità sull'autostrada Modena-Lucca. La Regione non si è contrapposta a questo studio'. Ha preso quindi la parola Mauro Tesauro (Verdi), che ha confermato il fatto che i Verdi sono 'contrari alla Bretella. Quanto alla Modena-Lucca, si tratta di un sogno ricorrente tardo-estense, di cui pochi imprenditori vedono l'utilità, a parte i deputati che hanno da quelle parti i collegi elettorali. Per la bretella Campogalliano-Sassuolo, il progetto ha incassato il nostro no forte e chiaro. E' un'opera che nasce già obsoleta, si condensa come la madre di tutte le promesse. La soluzione doveva essere Demetra, la piattaforma che doveva accentrare le merci. Non se ne fece nulla, rilanciando l'ennesima striscia d'asfalto. Ci si doveva attrezzare diversamente. Quindi noi diamo cinque motivi per la contrarietà alla Bretella: Costituisce doppione della Modena-Sassuolo urbana, ancora da completare; una nuova autostrada incentiva il traffico su gomma; il traffico su gomma provoca danni sanitari e sociali, quando invece ci vorrebbe la riconversione logistica delle merci guardando al ferro; c'è una contrapposizione inevitabile con il potenziamento ferroviario e, infine, la realizzazione dell'autostrada comporta un impatto sul territorio insostenibile'. Danilo Bassoli (Ds) ha invece sottolineato che i Ds sono 'convinti dell'utilità della Bretella, inserita dieci anni fa nel Piano regolatore della città nell'ambito del progetto della mobilità viaria e ferroviaria come insieme delle opere legate anche alla nuova via Emilia e al collegamento tra la tangenziale e l'ingresso dalla Modena-Brennero verso Sassuolo. E' un caso in cui il tempo non è passato invano. I finanziamenti non ci sono tutti, i progetti non sono ancora chiari e l'intervento di un privato pone il dubbio se si tratterà di asse aperto o autostradale. E' importante che maturi convintamene il tema delle risorse necessarie per le opere individuate nel nostro Prg. Lunardi ha confermato che a settembre parte la Bretella, ma a noi risulta che nessuno dei proprietari interessati dal passaggio sia stato mai contattato. Se poi si pensa alla logica degli espropri dell'ultima ora, come in Val di Susa, allora è meglio evitare. Non condividiamo quindi l'Ordine del Giorno perché il giudizio della fattibilità della Modena Lucca non ci convince. Non sta nelle priorità di questo territorio. E' in corso anche la riqualificazione al passo della Cisa. Ci sono opere ben più importanti, anche il raddoppio ferroviario, per spostare da gomma a ferro gran parte delle merci'. Alberto Caldana (Margherita) ha aggiunto che 'non è chiara la ratio dell'Ordine del Giorno. Cita la Bretella, ma parla di tante cose, di nessuna in modo preciso. Sulla Bretella c'è stato solo l'effetto annuncio da parte del Governo. La Bretella è sicuramente una priorità per il territorio, ma è altrettanto vero che a fronte dei proclami, non si vede nulla di ciò che il governo ha promesso. Non mi scandalizza l'apertura i privati, purché si decida da che parte si va. Quindi L'Ordine del Giorno sulla Bretella dovrebbe dire: siate conseguenti con quanto promesso e assumete le decisioni che vi competono. Sulla Modena-Lucca il tema non riguarda tanto il 'cosa se ne pensi'. Mettere sul tavolo la discussione di questo e sulla Bretella serve a non discutere né dell'uno né dell'altro. E' solo un esercizio per vedere le eventuali contraddizioni all'interno dello schieramento di maggioranza, ma non aiuta al risultato fondamentale, che è quello della Bretella'. E' intervenuta quindi Rosa Maria Fino (Società Civile) che ha ribadito che 'è giusto che noi lamentiamo il ritardo della Bretella. Avrebbe avuto senso quando è stata costruita la Brennero, come aiuto al distretto per la competitività. Le nostre ceramiche si comportano da multinazionale, spostano la produzione all'estero, abbattendo costi industriali e di manodopera. Il distretto ceramico non può sopportare ulteriori cali produttivi'. E' stato poi il turno di Achille Caropreso (Forza Italia) che ha detto di 'non avere pregiudizi sulla Modena ' Lucca. Studio di fattibilità e di impatto dovranno essere rigorosissimi. Sarà un'opera importante per tutta la regione. Non avrà solo una funzione di decongestionamento delle Bologna-Firenze, ci sarà anche un evidente beneficio sotto l'aspetto turistico. La Modena Lucca, infatti, potrebbe essere un diversivo alla corsa al mare verso l'Adriatico e di alleggerimento per la Bologna-Ancona. Mi chiedo: i problemi per la realizzazione sono solo dettati da motivi ambientali o per caso non c'è qualche lobby degli albergatori dell'Adriatico che preme perché non si faccia' Ai posteri l'ardua sentenza'. Secondo Paolo Ballestrazzi (Modena a Colori) entra in gioco 'il tema del rapporto tra aree geografiche e aree politiche in regione. Dalla morte di Dattore, il Pci in Regione portò Modena ad avere massime responsabilità politiche in Regione. Ciò si è tradotto, per il principio dei vasi comunicanti, alla penalizzazione costante del territorio modenese a cavallo degli anni '80 e '90. Non è un caso che Triva e Bulgarelli avessero posto il problema delle infrastrutture viarie, non è un caso che Modena sia stata la prima con sistema di tangenziali completa. In questo consiglio si dibatté della Modena Sassuolo nel 1979, 27 anni fa. L'unica strada degna realizzata è stata la Modena Sassuolo urbana, anche se c'è un tracciato sbagliato, che però risolveva il problema politico della circonvallazione di Casinalbo. Se si pensa di risolvere problema della Bretella pensando solo al nostro territorio, è sbagliato. Il problema è avere Bologna come nodo strategico. Se si ferma Bologna si ferma l'Italia per treni e auto. La Cisa è insufficiente. Bisogna che il problema di collegamento nord-sud questo paese se lo ponga seriamente. La Modena Sassuolo diventa in questo quadro una premessa fondamentale'. E' intervenuto quindi Sergio Celloni (Udc) a rimarcare che 'a Bologna c'è un collo di bottiglia. E' impensabile ed inammissibile che le amministrazioni possano pensare che non ci vogliano strade. Ci vogliono. Ovvio che ci vuole il ferro, ma le strade ci vogliono, altrimenti si penalizza l'economia, il commercio. Siamo stati carenti per anni su questo fronte. Le strade ci vogliono e ci vogliono da vent'anni'. L'assessore alla Mobilità Daniele Sitta ha dichiarato che 'è fuori di dubbio che per il comprensorio di Sassuolo e la provincia la Bretella completa il quadro infrastrutturale indispensabile per dare competitività al territorio che esporta 100% in campo nazionale e 80% internazionale. C'è anche il tema della salvaguardia ambientale che riguarda tutta la parte sud anche di Modena, oggi gravata nel sistema viario da un peso eccessivo di mezzi circolanti carichi di materie prime e prodotti finiti. L'infrastruttura fa parte di un progetto più ampio, con la Modena Sassuolo urbana ancora incompiuta, visto che manca il quarto lotto di collegamento con la Pedemontana. Ma ricordo anche il nuovo scalo merci di Cittanova, la circonvallazione di Rubiera, il collegamento Dinazzano-Cittanova, per mettere a sistema un comparto oggi in larga sofferenza. La Pedemontana e la Cispadana ' ha proseguito Sitta - sono fondamentali per consentire di collegarsi alla Brennero o alla A13, così che il comparto non gravi in maniera anomala su Modena, con la Canaletto come via di accesso improprio di accesso alla nostra provincia. Noi siamo preoccupati dei tempi. Nel 2009 il nuovo scalo di Cittanova sarà pronto e dentro l'opera ci saranno opere di collegamento alla via Emilia. Per questo, parlare di Modena-Lucca è solo un diversivo per non fare concentrare l'attenzione su ritardi importanti, con responsabilità certo non solo del Governo. Ma oggi c'è il tema dell'impegno preso, forte, di realizzare velocemente la Bretella, che invece sta languendo. L'ottimismo di Flori nell'Ordine del Giorno non trova corrispondenza nella realtà. Il 4 febbraio il ministro Lunardi ha confermato che in settembre si apriranno i cantieri. Ma settembre di quale anno' Noi saremmo contenti, ma la realtà è diversa. Siamo ancora in fase di celebrazione del progetto definitivo. Vista la scaletta delle cose da fare, i cantieri - se tutto fila - apriranno non prima del 2008. Avviamo quindi i cantieri della Modena Sassuolo, dopodiché apriamo il dibattito su altre iniziative'. Baldo Flori ha replicato che 'da anni si parla della Bretella, ma ancora prima si parlò della Modena Lucca. Non è vero che non abbia mai interessato nessuno, è un tema ricorrente nel dibattito sindacale. Quanto alla Bretella, Sitta dice che l'Ordine del Giorno ha un ottimismo di maniera. Io dico che nessuno si è illuso, però bisogna dire che in questi mesi ci sono stati anche atti formali, l'assenso del Governo, il parere del Cipe, l'impegno dell'Anas, delle istituzioni, l'impegno di un arco forte di molte forze politiche. Questo insieme di paletti possono costituire dei punti avanzati per la realizzazione delle opere'. In fase di dichiarazione di voto Dante Mazzi ha spiegato che 'lo spartiacque c'è stato quando si sono vendute le azioni dell'Autobrennero, che non fa solo autostrade, ma realizza anche opere su ferrovia molto importanti. Vendendo la maggioranza dell'Autobrennero, è scemato l'interesse su un'opera che è datata da decine di anni, che non è di questo governo. Sulla realizzabilità della Bretella, si veda il 2001, cioè prima del governo Berlusconi. In quegli anni era un cavallo di battaglia dell'amministrazione provinciale. Poi è sembrato tutto difficile. Il presidente di A22 ha dato disponibilità, offrendo la possibilità di fare opere significative. Dentro ad Autobrennero c'è rimasto solo Graziano Pattuzzi, ma non in qualità di rappresentante della Provincia. Pattuzzi non ha fatto niente prima, non penso che lo possa fare oggi pur essendo nel direttivo di Autobrennero ancora oggi'. Infine, Mauro Manfredini (Lega Nord) ha sottolineato che 'la Modena ' Lucca è davvero una priorità. Non è accettabile che per andare a Fiumalbo ci voglia un'ora e mezzo. Ci vuole l'interessamento serio per uno studio di fattibilità'.

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