11/07/2006

APPROVATO IN CONSIGLIO IL PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ

Nove direttrici di lavoro per ridisegnare gli equilibri del traffico nei prossimi anni
Il futuro della mobilità di Modena passerà attraverso nove direttrici di lavoro, contenute nel Pum – Piano Urbano della Mobilità – approvato oggi dal Consiglio comunale con il voto favorevole della maggioranza, l’astensione dell’Udc e Achille Caropreso (Indipendente) e il voto contrario dell’opposizione. Un Piano che punta a ridisegnare la mobilità futura di Modena favorendo il massimo utilizzo del trasporto pubblico collettivo, passando da 6 a 13 milioni di viaggiatori entro il 2015 e che si pone come strumento principale per progettare gli spostamenti per i prossimi 30 anni in una città che conta 180 mila abitanti, ma che si trova al centro di un’area che nel raggio di 25 chilometri ospita 600 mila residenti.
Tre gli obiettivi strategici di fondo, che l’assessore alla Mobilità Daniele Sitta ha illustrato nel corso della presentazione: “Innanzitutto si tratta di favorire il massimo utilizzo del trasporto collettivo in sede propria per persone e merci, che per i collegamenti extraurbani significa puntare soprattutto sul trasporto ferroviario e in sede urbana migliorare l’efficienza del servizio di trasporto pubblico mediante infrastrutture dedicate. In secondo luogo si punta ad un’ulteriore estensione della rete di ciclabili, che rappresentano già oggi nell’area urbana una alternativa di utilizzo crescente ed efficace che tocca, insieme alla pedonalità ben il 13% degli spostamenti. Infine, si va al potenziamento della viabilità nei tratti dove oggi abbiamo punti di congestione e dove, anche in futuro, pur dando priorità ai due sistemi prima richiamati, non sarà possibile produrre miglioramenti sufficienti”.
Nel dettaglio delle nove direttrici di lavoro – che contengono anche il Piano della Sosta - il Pum prevede il potenziamento del servizio ferroviario tra Modena e Bologna e anche tra Carpi, Modena e Sassuolo, puntando inoltre a trasporti in sede preferenziata da Vignola e Mirandola. Obiettivo di fondo di questo potenziamento è di intercettare il pendolarismo alla fonte, garantendo anche una serie di parcheggi scambiatori in prossimità delle stazioni di trasporto pubblico.
Altro importante obiettivo è quello del potenziamento e riqualificazione delle piste ciclabili, garantendo collegamenti urbani, suburbani ed extraurbani, tra i quali quello con l’ospedale di Baggiovara. Grande attenzione sarà data poi al tema delle merci, che potranno contare – dopo la chiusura dell’attuale scalo merci di viale Monte Kosica - sul nuovo scalo di Cittanova e sul collegamento con Dinazzano, ma anche su un servizio per il commercio in centro storico, per il quale è prevista una sperimentazione di magazzini decentrati e fornitura in tempo reale con mezzi ecocompatibili.
Per il traffico veicolare, dopo il completamento delle tangenziali e la rimozione degli incroci semaforici – quasi terminata grazie alle due nuove rotatorie in costruzione agli incrocio con la Nuova Estense – si punterà al decongestionamento e snellimento della viabilità di ingresso alla tangenziale fino a Modena Sud grazie alla “complanarina” e, in futuro, con un collegamento diretto alla tangenziale di Castelfranco. Per ciò che concerne i collegamenti con Carpi, si andrà a creare un by-pass alla Romana, potenziando Stradello Morello e costruendo un nuovo ponte dell’Uccellino con rotatoria sulla Canaletto. Sempre in tema di traffico, infine, saranno messi in sicurezza e resi più fluidi due nuovi attraversamenti della linea ferroviaria in zona Palasport e tra i cavalcavia Mazzoni e Cialdini, garantendo allo stesso tempo il completamento delle Gronde Nord e Sud e l’alternativa Sud a via Panni, tra via F.lli Rosselli e via Giardini, con attraversamento in sottopasso della ferrovia Modena - Sassuolo.

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