04/07/2006

CAVE DAN DAMASO, AL VIA I LAVORI SUL SITO FOSSALTA 2

Orlando risponde ad un'interpellanza di Davide Torrini (Udc) e Ubaldo Fraulini (Ds)
'La rinaturalizzazione della cava Fossalta 1 nel territorio di San Damaso è attualmente sospesa in attesa che vengano completate alcune analisi relative all'analisi dell'impatto da rumore ed emissioni in atmosfera. Per quanto riguarda invece Fossalta 2, lo scorso 23 giugno la società Stabila s.p.a. ' responsabile dell'intervento - ha presentato l'inizio lavori, che prevedono di alzare il fondo cava di 2 metri, modellare le scarpate e piantumare le scarpate ed il fondo cava'. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l'assessore alle Politiche Ambientali Giovanni Franco Orlando, rispondendo ad un'interrogazione con cui Davide Torrini (Udc) e Ubaldo Fraulini (Ds) chiedevano quando fosse previsto l'inizio dei lavori nei due siti e se non fosse il caso di 'dare immediatamente inizio ai lavori per evitare di vedersi costretti tra pochi mesi e dover rinviare tutto all'anno prossimo a causa delle condizioni climatiche che non lascerebbero il tempo utile per completare i lavori'. Torrini, inoltre, ha aggiunto che 'la preoccupazione è che queste opere, già in ritardo, possano ritardare quando ancora su tutto ciò incombe la possibile escavazione di Fossalta 3', citando anche il disagio legato al traffico dei mezzi pesanti in zona. Sul tema è intervenuto poi Ubaldo Fraulini (Ds), ricordando che nel corso della legislatura precedente aveva partecipato al tavolo di confronto con i cittadini insieme con l'ex assessore all'Ambiente Tesauro: 'Si stabilirono le operazioni e le tempistiche, che devono essere rispettate', ha sottolineato il consigliere, ricordando anche che 'sulla discarica c'è stato un impegno ufficiale, ritenendo che non fosse opportuno realizzarla', auspicando che i lavori programmati 'non si risolvano in un'operazione di facciata, ma si crei effettivamente un ambente accettabile dal punto di vista ambientale per gli abitanti e per il territorio'. L'invito di Fraulini all'assessore, quindi, è stato quello di 'dire in modo chiaro che i lavori si fanno subito e, nel caso che la nuova ditta non dia i segnali dovuti, si vada ad un cambio'. Il consigliere dei Ds, inoltre, ha anche ricordato la situazione di disagio legata alla maggiore presenza dei mezzi pesanti, con una ricaduta in termini di impatto ambientale. Mauro Tesauro (Verdi) ha confermato che 'nei patti di allora c'era l'impegno al recupero ambientale dell'area', sottolineando allo stesso tempo l'esigenza della bonifica della ex fornace Ferrari. Nel corso del dibattito è quindi intervenuto Mauro Manfredini (Lega Nord), mettendo in evidenza che 'molti sono stati coinvolti sui problemi di via Scartazza, ma noi abbiamo fatto di più, abbiamo chiesto la documentazione e abbiamo fatto una relazione sui carotaggi che hanno portato alla scoperta dell'inquinante Pcb, un fatto incredibile. Era evidente che in quel luogo non si poteva pensare alla discarica'. Manfredini ha quindi ricordato all'assessore l'impegno preso a fare un sopralluogo in zona entro luglio, sottolineando anche lo stato di dissesto della strada. Orlando è sceso nei dettagli ricordando al consigliere che 'la Cava Fossalta 1, a seguito dell'approvazione del Piano Particolareggiato del Polo 16 'Fossalta Est', cessata l'attività estrattiva, avrebbe dovuta essere risistemata con la realizzazione di una discarica Hera. Due sono i fatti che hanno modificato il quadro di riferimento: il primo, l'annullamento a seguito di ricorso al Tar del Piano Particolareggiato. Il secondo, molto recente, la rinuncia da parte di Hera, a seguito anche di indicazioni da parte dell'Amministrazione Comunale, di realizzare la discarica in quel sito. Oggi la cava è tornata di proprietà dell'Amministrazione Comunale e rimane alla S.E.L. S.r.l. (ora Gruppo Stabila S.p.A.) l'obbligo della risistemazione. Nel frattempo ' ha proseguito Orlando - è stato presentata sempre dalla ditta S.E.L. la procedura di verifica (screening) per la cava Fossalta III che prevede sostanzialmente lo scavo attiguo alla Fossalta I ed un'unica sistemazione del 'buco' così creato. La procedura di screening si è interrotta il 24 giugno 2005 con la richiesta da parte dell'Amministrazione d'integrazioni relative all'analisi dell'impatto da rumore ed emissioni in atmosfera. Tali integrazioni dovrebbero pervenire nelle prossime settimane. Contestualmente alla loro presentazione, la ditta presenterà un progetto di sistemazione della Fossalta 1 visto che non verrà realizzata la discarica in quel sito'. Orlando ha fornito poi i dettagli anche per la Cava Fossalta 2 ricordando che, sempre a seguito dell'approvazione del Piano Particolareggiato 'Fossalta Est' la ditta S.E.L. S.r.l. aveva presentato il 28 maggio del 2001 la variante sostitutiva del Piano di sistemazione della cava (l'estrazione era già cessata in precedenza) per adeguarla al Piano Particolareggiato. Con l'annullamento del Piano PArticolareggiato la cava Fossalta 2 poteva venire sistemata attraverso un intervento diretto, da attuarsi a cura del Gruppo Stabila S.p.a. che nel frattempo aveva incorporato la S.E.L. S.r.l.. Con le prime opere di sistemazione venne introdotto, insieme alla terra per i ripristini, un inquinante (PCB), per cui è stato necessario bonificare il sito, azione certificata dalla Provincia lo scorso 18 gennaio. Il 4 aprile di quest'anno la Giunta comunale ha approvato il nuovo schema di convenzione per la sistemazione della cava e il 1° giugno è stata rilasciata l'autorizzazione alla risistemazione a cui è seguita il 23 giugno la presentazione di inizio lavori da parte di Stabila s.p.a.' Orlando, infine, ha ricordato che 'il tempo utile per la sistemazione è di due anni. L'autorizzazione con relativo completamento dei lavori scade pertanto il 1° giugno 2008. Fino al 2010 la ditta dovrà poi garantire interventi di manutenzione delle essenze impiantate. E' tuttavia evidente, visto l'iter articolato che ha avuto questa questione ' ha concluso Orlando ' l'intenzione di dare massima celerità alle operazioni di ripristino previste e in questo sarà mia cura, attraverso i tecnici del Settore Ambiente, sollecitare la ditta a completare le opere previste nel tempo più rapido possibile'. In fase di replica Torrini si è dichiarato 'non soddisfatto' della risposta di Orlando, spiegando che si sarebbe aspettato di sentire dire 'che domani partono i lavori. Invece questi due anni più altri due si mettono sopra a ritardi già consolidati. Francamente, visti i ritardi e il dialogo tra i cittadini e l'assessorato, mi aspettavo risposte più operative. Va bene che a partire da queste autorizzazioni scattano due anni più due, ma c'è anche un problema complessivo di disagio sull'area, in cui bisogna rispettare i tempi concordati'. Torrini ha anche stigmatizzato la vicenda del ritrovamento dell'inquinante Pcb: 'E' stato risolto in mezza giornata, quindi mi chiedo se non si poteva anticipare di qualche mese visto che ci voleva così poco tempo. Credo insomma che su questa area si possa far vedere che sulla carta si ha ragione e che i tempi vengono dilazionati per ragioni comprensibili, ma non danno comunque ragione dell'azione del Comune. Mi dichiaro perciò non soddisfatto perché non si chiude la vicenda in modo definitivo, anche se dò atto all'assessore di aver fatto la sua parte e lo invito ad insistere, non tanto sul piano formale, ma pretendendo che le opere di ripristino vengano fatte celermente'.

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