05/07/2006

'PROJECT FINANCING, STRUMENTO UTILE IN ALCUNI CASI'

Frieri in Consiglio risponde a un'interrogazione di Baldo Flori (Modena a Colori)
'La Finanza di progetto (Project Financing) ' la modalità di realizzazione delle opere pubbliche che prevede il coinvolgimento dei privati nelle attività di finanziamento, realizzazione e gestione delle infrastrutture di servizi di utilità pubblica ' è uno strumento utilizzato dal Comune di Modena, previsto per la realizzazione del forno crematorio e per la nuova sede del mercato ortofrutticolo. E' uno strumento interessante, che si rivela possibile quando la gestione di un'opera risulta remunerativa al punto da garantire al privato il rientro dell'investimento nelle annualità che si concordano. In genere riguarda prevalentemente grandi opere e con attività remunerative, come bar, ristoranti, alberghi, ospedali, inceneritori, parcheggi, strade con pedaggi. In generale, però, la scelta tra diverse opportunità offerte dall'attuale normativa dipende dalle caratteristiche dei diversi progetti relativamente alla prevalenza del servizio o dell'investimento, alle caratteristiche del servizio stesso, alla valutazione in merito al tasso di rendimento del capitale privato da investire e alle condizioni che il Comune riesce ad ottenere sul mercato finanziario rispetto a quelle praticate a soggetti imprenditoriali'. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l'assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri, rispondendo ad un'interrogazione con cui Baldo Flori (Modena a Colori), chiedeva se la Giunta comunale intendesse utilizzare 'le nuove possibilità offerte dalla Finanza di progetto per finanziare i propri investimenti e vincere anche per questa strada la sfida della competitività fra territori'. Flori ricordava il recente convegno di Confindustria Modena, in cui era emerso 'l'invito agli enti locali ad utilizzare le possibilità offerte dalla Finanza di progetto', sottolineando che 'finora, nonostante i lamenti rituali sulla mancanza di fondi, anche il nostro Comune ha potuto attingere in maniera consistente sia dall'autofinanziamento, sia dal meccanismo dell'indebitamento, ma anche ovviamente dai fondi dello Stato'. Per Flori Modena potrebbe diventare un laboratorio in cui sperimentare la nuova forma di finanziamento e per questo motivo chiedeva se la Giunta ' oltre al forno crematorio e al Mercato ortofrutticolo ' avesse altri progetti in vista con questa modalità e se ritenesse questa formula 'un'alternativa praticabile affinché il processo di ammodernamento infrastrutturale del nostro territorio possa continuare senza interruzioni, in quanto necessario a sua volta per sostenere i processi di innovazione del nostro tessuto produttivo'. Frieri, dopo aver ricordato i casi del forno crematorio e del mercato ortofrutticolo, ma anche le eventualità in cui lo strumento diventa effettivamente conveniente, ha sottolineato che 'in passato l'amministrazione ha realizzato importanti investimenti avvalendosi di altre opportunità normative, giudicate più consone agli interventi da realizzare e raggiungendo il medesimo obiettivo. Un esempio è quello della costruzione e successiva gestione della Rsa e centro diurno Guicciardini, aggiudicata a soggetti imprenditoriali in grado di realizzare l'intervento e successivamente di gestire il servizio. Nulla vieta ' ha concluso Frieri - di recepire suggerimenti. E' evidente che un dialogo con parti sociali detentori di forti capitali sociali sarà interessante se consentirà di fare piani finanziari che consentano il successo dell'operazione'. Flori ha replicato che le parole di Frieri 'confermano ciò che temevo, cioè una diffidenza strutturale nel dna politico dell'assessore per questo tipo di finanziamento. Non credo però che si possa affrontare un dibattito su questo nuovo strumento drammatizzandolo: chi ha mai teorizzato che la finanza di progetto è miracolistica' Nessuno lo dice, dovrà essere sottoposta a criteri di economicità. Ci si trincera dietro l'obiezione che se gli interlocutori avessero voluto fare proposte concrete, avrebbero dovuto aspettare i bandi. Invece mi pare che le proposte ci siano, senza snobbarle. Bisogna vedere fino in fondo le carte, sperimentare, confrontarsi e discutere, come si è fatto sulle proposte di Confindustria sul polo culturale di piazza sant'Agostino, a cui si è invece risposto con il silenzio'. Flori ha aggiunto che 'l'amministrazione farebbe bene a valutare anche queste alternative in vista delle difficoltà del piano investimenti del prossimo anno. Mi meraviglia che un'amministrazione che spesso si vanta di muoversi sull'innovazione finanziaria non dimostri di volere entrare nel merito e rischi di perdere una opportunità'.

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