03/07/2006

SALA PRENOTATA, MA CHIUSA: IPOTESI DI RISARCIMENTO DANNI

Adriana Querzè risponde ad un'interrogazione di Mauro Manfredini (Lega Nord)
'Lo scorso 27 maggio la Sala delle Dame dell'Istituto Venturi, regolarmente richiesta ' e concessa dal Comune - per un incontro pubblico da parte dell'associazione 'Pensieri in Azione', è rimasta chiusa per una svista organizzativa. Per l'eventuale risarcimento danni all'associazione, valuteremo con i nostri legali se il Comune, pur essendo solo tramite per l'utilizzo della Sala delle Dame, è giuridicamente legittimato al risarcimento dei danni. In caso di risposta positiva non ci sottrarremo naturalmente a quanto dovuto'. Lo ha dichiarato nel corso del Consiglio comunale l'assessore alle Politiche per l'Istruzione Adriana Querzè, rispondendo ad un'interrogazione con cui Mauro Manfredini (Lega Nord) segnalava che l'incontro 'Politica dei neoconservatori dell'America', previsto il 27 maggio alla Sala delle Dame presso l'Istituto Venturi, non si era potuto tenere in quella sede perché 'un bidello della scuola ha chiuso i locali senza tenere conto dell'iniziativa'. Il consigliere della Lega dopo aver ricordato che il Comune ha già inviato una lettera di scuse al presidente dell'associazione Stefano Vernole, chiedeva se il Comune avesse intenzione di risarcire lo stesso Vernole per le spese sostenute per la prenotazione della Sala, pari a 57 euro, e 'cosa intende fare questa Amministrazione per evitare che fatti del genere possano nuovamente verificarsi'. Adriana Querzè ha sottolineato che 'il Comune fa da tramite per l'utilizzo della sala e bisogna considerare che lo stesso operato del personale statale, cioè il bidello, se da un lato rivela una evidente dimenticanza, dall'altro è improntato alla tutela del patrimonio avvenuto con chiusura con catenacci e saliscendi. Si è trattato quindi di una umana svista organizzativa da valutare come tale nel quadro di innumerevoli casi di utilizzo di scuole in orario extrascolastico a vantaggio dei cittadini e delle associazioni. L'iniziativa comunque si è svolta ugualmente nella stessa sera presso la sede di un'associazione non lontana dal centro anche se con evidenti disagi'. Manfredini ha replicato dichiarando che 'stranamente a quest'associazione già una volta la sala era stata negata. La prima volta, circa cinque mesi fa, al mattino gli è stato comunicato al mattino che al pomeriggio la sala era impegnata e si sono dovuti spostare, ospiti di una ditta in via Emilia Est. Non è bello che succeda una cosa a Modena. Il punto è questo: o questa sala non si mette a disposizione, oppure se invece è così, chi ha sostenuto i costi, ha diritto di occuparla, soprattutto per associazioni come questa che richiama pubblico anche da fuori Modena. Quanto al rimborso, credo che sia il minimo da fare, anche solo per il disagio che hanno dovuto sostenere. Non sono quindi soddisfatto della risposta e auspico che lei, signor assessore, si dia da fare per sistemare la situazione'. Adriana Querzè ha ripreso la parola per ricordare che la prima volta in cui la sala è stata negata all'associazione 'è stata in occasione del crollo del tetto del Venturi, in seguito al quale l'edificio era stato temporaneamente dichiarato inagibile. Non si tratta, perciò, di una persecuzione verso questa associazione'.

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