24/08/2006

CONCERTI, A MODENA DON QUICHOTTE PER VOCE E MUSICA

L'attore Ugo Pagliai e l'ensemble "L'arte dell'arco" interpretano il 15 settembre il capolavoro di Cervantes nell'ambito del Festival filosofia sull'umanità
Dopo anni trascorsi a divorare libri di cavalleria, un anziano signore di provincia – Don Quichotte - perde il senno e decide di farsi paladino di nobili ideali. Sceglie un contadino un po’ impacciato, Sancho Panza, come suo fedele scudiero e, travolto da una impetuosa immaginazione, sostituisce la realtà che lo circonda con la visionarietà fantastica dei romanzi. Intorno a Don Quichotte e Sancho Panza ruota un mondo pittoresco e contraddittorio dove follia ed esaltazione, sogno e realtà si fondono con una dolente consapevolezza delle umane miserie.
I pensieri e le gesta, i sogni e le illusioni di Don Quichotte saranno tratteggiati dalla voce dell’attore Ugo Pagliai e dalle musiche di Georg Philip Telemann (1681 - 1767) e Joséph Bodin Boismortier (1689-1755) nel concerto in programma a Modena venerdì 15 settembre alle 21 nella chiesa auditorium della Fondazione San Carlo, a cura dell’ Associazione Musicale Estense e nell’ambito del Festival filosofia sull’umanità. Il biglietto intero costa 10 euro (7 euro per over 60, 3 euro per giovani dai 15 ai 26 anni) ed è gratuito per i ragazzi fino a 14 anni.
Pubblicato in una prima versione nel 1605, il romanzo di Cervantes - che ha ispirato artisti, musicisti, letterati, registi di cinema e teatro - è anche un libro pieno di musica, dove risuonano trombe, tamburi, arpe, clarini, ciaramelle, corni, ribeche. Non vi è musico che non sia degno dell’attenzione di Don Quichotte, egli stesso musico, cantore e compositore.
La musica ha ripagato il romanzo con altrettanto amore. La “Burlesque de Quixotte” di Telemann (proposta in versione integrale) e l’opera teatrale “Don Quichotte chez la Duchesse” di Joseph Bodin de Boismortier, pubblicata a Parigi nel 1743, costituiscono la fonte principale dei brani musicali della serata, pagine di carattere brillante e descrittivo, per organico di soli strumenti. L’esecuzione è affidata all’ensemble “L’arte dell’Arco”, che vede Federico Guglielmo al violino e alla direzione, Carlo Lazzari al violino, Marco Paladin alla viola, Francesco Montaruli al violoncello, Massimiliano Mauthe von Degerfeld al violone e Nicola Reniero al clavicembalo.
Un secondo percorso, che seleziona varie pagine dell’imponente opera di Cervantes, scelte dal poeta Davide Rondoni, è affidato alla lettura dell’attore Ugo Pagliai. Ne scaturisce un originale e compiuto “racconto in musica”, dove il dialogo tra musica e parola rapisce e guida l’ascoltatore attraverso alcune vie maestre del capolavoro dello scrittore spagnolo.
Pagliai, classe 1937, ha lavorato in commedie e sceneggiati per la Tv italiana, francese e svizzera e ha lavorato nel cinema con numerosi registi, da Giovanni Fago e Luigi Comencini. Nel 1988 è stato insignito del premio speciale "Flaiano" come interprete teatrale e nel 2000 ha girato "Giobbe" di Karol Woityla come protagonista e regista.

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