08/09/2006

AL FESTIVAL FILOSOFIA VA IN SCENA L'UMANITA'

Da venerdì 15 a domenica 17 settembre Modena, Carpi e Sassuolo propongono lezioni magistrali, mostre, concerti, film, giochi e cene filosofiche

Il confine sempre più fragile tra uomo e animale, la nuova e problematica frontiera tra naturale e artificiale e il rapporto tra esseri umani e altri esseri viventi sono al centro del sesto Festival filosofia, in programma dal 15 al 17 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo (informazioni al numero 059 421210 e nel sito internet www.festivalfilosofia.it).

L’iniziativa, che si svolge sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, è dei tre Comuni, della Regione, della Provincia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e della Fondazione San Carlo, che cura il programma, e con il sostegno di Confindustria Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Viva Ceramica, Legacoop Modena, Gruppo Hera e Cna Modena, Far Pro Modena e Haripro.

La manifestazione - che lo scorso anno ha registrato oltre 100 mila presenze e che nelle edizioni precedenti si è occupata di felicità, bellezza, vita, mondo e sensi – affronta quest’anno il tema dell’umanità attraverso lezioni di grandi maestri del pensiero contemporaneo - tra gli ospiti anche Descola, Latour, Todorov, Sahlins, Severino, Natoli, Muraro e Bodei - mostre, spettacoli, film, concerti, letture, giochi e iniziative per bambini. Gli appuntamenti sono oltre 180 e sono quasi tutti gratuiti.

Numerose le mostre: dai modelli di Carlo Rambaldi, maestro degli effetti speciali e "papà" di E.T. e Alien – che parlerà dei suoi "alieni da Oscar" – alla prima personale in un museo italiano dell’artista giapponese Yayoi Kusama, dai video dell’artista belgradese Marina Abramovic alle avventure di Pinocchio rilette da Mimmo Paladino. E, ancora, dalla Stanza della sirena – dove è in mostra anche un raro scheletro ottocentesco utilizzato nei circhi per suscitare meraviglia - agli acquerelli di Giuliano Della Casa ispirati a trattati di fisiognomica del Cinque e del Seicento, dall’uso mediatico e pubblicitario della sofferenza umana ai volti, ricostruiti da Illustratori italiani, dei sans papier dell’800, le cui schede sono emerse dalla polvere degli archivi. Nell’atrio del Palazzo dei Musei di Modena sarà inoltre esposta una delle maggiori opere dello scultore svizzero Alberto Giacometti, "La femme qui marche", realizzata negli anni Trenta del Novecento.

Il Festival filosofia propone inoltre viaggi in treno con i filosofi e menu ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory, laboratori di genetica per estrarre il Dna e rassegne di rare pellicole sui "ragazzi selvaggi", una tela da Guinness dei primati con dipinti e disegni ispirati alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, giochi di enigmistica (anche sui treni) e una caccia al tesoro on line.

Nelle tre città del Festival, sabato 16 settembre si svolgerà, infine, il Tiratardi, con dibattiti, concerti e letture fino a notte fonda. Tra i protagonisti, Carlo Lucarelli che parla di vampiri, Ivano Marescotti che racconta un antico trattato di fisiognomica, Flavio Oreglio impegnato su Darwin, il poeta americano John Giorno, amico di Andy Warhol, alle prese con originali performance. In programma anche un processo a Spinoza, gospel in piazza, dibattiti, "battaglie" tra dj, giochi, film, visite alle mostre condotte dal filosofo Ermanno Bencivenga e dall’antropologo Franco La Cecla, piccoli concerti e animazioni con figuranti.

 

 

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