19/01/2007

DISAGIO SCOLASTICO, COME COMBATTERLO

Se ne discute martedì 23 gennaio a Memo. Sarà presente l'assessore regionale Manzini.

 

Martedì 23 gennaio, a partire dalle ore 15, presso la sede di Memo (viale Jacopo Barozzi 172) si discuterà di come si può intervenire per prevenire il disagio scolastico. L'occasione è data dalla presentazione del volume “Per una scuola che sa accogliere” dedicato ad un progetto realizzato dalla Rete delle scuole secondarie di primo grado di Modena in collaborazione con l'assessorato all'Istruzione del Comune, l'Ufficio Scolastico Provinciale e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. L’incontro di martedì sarà presieduto da Riccardo Russomando, dirigente scolastico e presidente del Comitato tecnico scientifico del Progetto. Dopo i saluti d Andrea Landi presidente della Fondazione Cassa di Risparmio, introdurrà il dibattito l’assessore comunale all’Istruzione Adriana Querzè. Successivamente Lucia Onfiani, responsabile Area Documentazione di Memo, presenterà la pubblicazione; parteciperanno al dibattito: Patrizia Guerra dirigente Servizio Socio Educativo Assistenziale del Comune, Mauro Mariotti direttore Servizio NPIA dell’Asl di Modena, Giacomo Grossi dell’Ufficio Studi Provinciale Le conclusioni saranno, infine, affidate all’assessore regionale alla Scuola Formazione Professionale e Università, Paola Manzini.
Chi sono i ragazzi che vanno male a scuola o che stanno male a scuola? Chi sono i ragazzi che chiamiamo difficili, in situazione di disagio, con problemi emozionali o disturbi di apprendimento? Il progetto pluriennale “Per una scuola che sa accogliere” affronta e cerca di rispondere a questi quesiti attraverso la sperimentazione di strategie in grado di garantire a ciascuno il successo formativo. Si tratta soprattutto di una ricerca di azioni, attuate concretamente, per prendersi cura di quegli alunni che vivono esperienze di disagio, attraverso diverse modalità quali i laboratori, i percorsi individualizzati, il recupero. Il progetto evidenzia in modo particolare il lavoro di rete tra tutte le scuole, tra i docenti, tra i genitori, tra le istituzioni e le agenzie del territorio.

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