05/10/2007

TASSE LOCALI, INTERPELLANZA IN CONSIGLIO COMUNALE

Il dibattito dopo la risposta dell'assessore al Bilancio Frieri al consigliere Flori.
“Modena è in testa alle classifiche per la spesa sociale, prima città tra i capoluoghi di provincia nelle regioni a statuto ordinario. Credo che a fronte di questi servizi avere una elevata pressione fiscale sia un sinonimo di civiltà”: così l’assessore al Bilancio del Comune di Modena Francesco Raphael Frieri ha risposto in Consiglio comunale a un’interpellanza presentata da Baldo Flori di Modena a Colori che aveva per oggetto “i modenesi risultano i più tassati a livello locale in Emilia Romagna, dopo Bologna”. “Questo è un primato negativo di cui faremmo volentieri a meno, e che si accompagna a dei buchi nel nostro sistema di welfare”, ha detto Baldo Flori, chiedendo anche “è proprio vero, come sostiene la Giunta, che i cittadini devono essere invece soddisfatti perchè in questo modo si fa una politica redistributiva dei redditi?”. “Non ha senso considerare la cittadinanza solo in termini di contributo fiscale”, ha affermato Frieri nella sua risposta. “I dati cui lei fa riferimento, del Sole24Ore, guardano a tutta la Provincia e si basano sulla divisione del gettito complessivo delle imposte locali per il numero degli abitanti. È un calcolo erroneo, perché nella pressione fiscale pro capite si include in questo modo anche l’Ici sugli investimenti produttivi. Sulla spesa sociale però serve una svolta culturale. Non c’è verso di arrabattarsi sulle forme di gestione più efficiente, quando abbiamo una popolazione anziana in continuo aumento, e una popolazione infantile che merita servizi adeguati. Il problema sarà quello di trovare forme più eque di pressione fiscale per sostenere la spesa sociale”.
Nel dibattito è intervenuto Giorgio Prampolini, di Sinistra Democratica: “quando Flori dice che siamo al secondo posto per le tasse locali, omette il fatto che davanti a noi, in Italia, ci sono 8 province lombarde. In Italia siamo al quarto posto per reddito pro capite e al quattordicesimo per tasse locali. Nel confronto tra il modello liberista e quello emiliano, perciò, risulta che sono loro a pagare di più. Da noi l’asticella è alta, con 13 mila euro di reddito si è considerati quasi poveri, rispetto ai 10 mila euro di altre aree del paese. Ma il problema vero è che le disuguaglianze negli ultimi 4 anni sono aumentate, ci sono tante famiglie di immigrati in condizioni di disagio e sono particolarmente bassi i redditi delle famiglie composte da giovani”. “Vorrei sapere semplicemente, visto che il Comune di Modena ha un Ufficio qualità, come si fa a misurare l’efficienza dei servizi comunali”, ha chiesto Mario Tamburi di Forza Italia, mentre Dante Mazzi dello stesso partito ha commentato: “la gente paga volentieri le tasse quando ne ha un riscontro. Come disse Frieri nel 2000, quando era un consigliere di opposizione: liberare delle risorse è una cosa utile, ma portare a casa del denaro è come portare a casa dell’acqua, bisogna vedere quale campo si va ad annaffiare. Sono d’accordo, bisogna guardare alla soddisfazione dei cittadini. Il nostro Comune, più che un Robin Hood, è un passator cortese che ruba a tutti senza restituire a nessuno”. “Sul costo dei servizi a Modena rispetto a Ferrara o a Parma non ho dati a disposizione, ma sulla qualità dei servizi non credo si possa eccepire. I giudizi che sento dalle persone che sono ospiti, ad esempio, delle strutture per anziani, sono positivi”, ha affermato Achille Caropreso del gruppo indipendente. Ivo Esposito di Forza Italia ha invece ricordato che “se guardiamo al nord Europa dobbiamo considerare anche il livello dei loro stipendi, e mettere a confronto le tasse in percentuale anziché in cifra assoluta. Noi riusciamo a garantire servizi a tutti, né il nido né i sussidi di disoccupazione. E i cittadini che pagano le tasse hanno la sensazione di finanziare solo i soliti noti, i nomadi, e così via”. “Credo che sulla fiscalità si potrebbe fare un Consiglio tematico”, ha replicato Flori, “ma ho trovato desolante la risposta dell’assessore, che ha cercato di scivolare sulla superficie delle osservazioni senza entrare nel merito. Se non condivide le analisi del Sole24Ore non capisco perché non ne ha denunciato pubblicamente i limiti. Non credo che i cittadini siano solo contribuenti, ma la fiscalità è un aspetto importante, e inoltre il problema del fisco c’è anche per le imprese”. “Rispondendo al consigliere Tamburi, l’ufficio Qualità monitora soltanto alcuni servizi, mentre l’efficienza generale è misurata dai dati del controllo di gestione, che sono pubblici”, ha concluso l’assessore: “poiché questo breve dibattito è stato un’interessante occasione di confronto, prendo l’impegno di organizzare prima possibile, prima delle fasi più concitate della presentazione del bilancio, un altro momento per questa discussione”.

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