03/10/2007

ZANZARA TIGRE: DA FASTIDIO A PROBLEMA SANITARIO

Dopo gli oltre 100 casi di virus Chikungunya registrati in Romagna, anche a Modena si deve intensificare l'azione contro la zanzara tigre. Nuova ordinanza del Comune
La zanzara tigre da fastidiosa compagnia estiva a possibile problema sanitario. Nel corso dell’estate scorsa, infatti, si sono registrati in regione (soprattutto in Romagna) oltre 101 casi positivi al virus Chikungunya, malattia che ha un decorso benigno, ma che crea disagi notevoli a chi la contrae. Soprattutto, però, la preoccupazione è riferita alla prossima estate, quando la zanzara tigre riprenderà la fase riproduttiva, divenendo vettore ideale per questa forma virale: non esistono vaccini, l’unica strada è quella della prevenzione.
Gli interventi preventivi, perciò, vanno intensificati nella frequenza ed estesi nel tempo, con l’obiettivo di ridurre il più possibile il diffondersi degli insetti adulti e quindi dei potenziali veicoli della malattia. Per questo l’Amministrazione Comunale di Modena, in accordo con la Regione Emilia-Romagna, ha emesso una nuova ordinanza che ridefinisce, in parte, tempi e modalità degli interventi contro la zanzara tigre, ordinanza che ha, però, carattere sanitario e non più solo ambientale: punta, cioè, a prevenire un potenziale rischio per la salute e non più un semplice disagio, anche se, è bene ribadirlo, sul territorio comunale non risultano casi di infezione ed anche i 6 casi sottoposti ad accertamenti in provincia hanno dato esito negativo.
L’ordinanza in vigore dal 2004 conteneva già quasi tutte le indicazioni della Regione, quindi anche buona parte delle prescrizioni della nuova ordinanza che, di fatto, viene a rafforzare gli interventi (specie nelle aree cimiteriali), ed a sottolineare un nuovo problema, quello della possibile trasmissione di malattie attraverso la puntura delle zanzare. Insomma le azioni possibili di contrasto non cambiano, ma si evidenzia la necessità per tutti, enti pubblici e soggetti privati, di attuare gli interventi con rigore, attenzione e senso di responsabilità. Sono anche previsti controlli e sanzioni, ma quel che conterà sul serio sarà l’impegno della collettività nel suo complesso.
E’ stato quindi deciso di avviare un piano straordinario di interventi per il mese di ottobre, teso ad intensificare la lotta alla zanzara tigre sia in ambiente pubblico che privato: un nuovo “giro” di disinfestazione delle 50.000 caditoie presenti nelle strade, nei parchi e piazze pubbliche; azione di sensibilizzazione, con distribuzione di prodotti larvicidi, ai fiorai , ai gestori ed ai volontari che prestano servizio presso i cimiteri; possibilità per le strutture pubbliche (scuole, case protette e impianti sportivi) di accedere gratuitamente ai prodotti larvicidi; campagna informativa rivolta ai cittadini affinché adottino comportamenti in linea con l’azione di prevenzione, controllando e trattando opportunamente caditoie e ristagni d’acqua nelle aree di proprietà ed anche segnalando situazioni di particolare gravità sul territorio; interventi di sensibilizzazione di categorie economiche, oltre i fiorai, che potrebbero trovarsi particolarmente esposte (tanto ai controlli, quanto al rischio potenziale) come i gommisti, gli addetti alla rottamazione o responsabili dei cantieri edili. Tutti questi soggetti riceveranno una comunicazione specifica, così come per i gestori di orti, amministratori di condominio, responsabili di società sportive e di centri commerciali.
Tutto ciò andrà ripetuto ed intensificato il prossimo anno, quando dai primi di aprile si avvierà la campagna più importante, quella che potrebbe garantirci un’estate tranquilla, con meno fastidio e soprattutto meno rischio per la nostra salute.

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