06/11/2007

"EXPOTECNICA, EX FONDERIE SEDE OTTIMALE PER IL PROGETTO"

L'assessore Sitta interviene in merito alla destinazione del museo
In merito alle notizie apparse in questi giorni sulla stampa locale relative ad Expotecnica e alle dichiarazioni dell’Ingegner Giacomo Caliri (il progettista del museo della tecnica delle auto da corsa), si trasmette una dichiarazione dell’assessore alle Infrastrutture Daniele Sitta.
“Stimatissimo Ingegner Caliri, continuo a seguire sulla stampa locale il Suo dichiarato interesse e impegno per la realizzazione nella nostra città di un museo – centro Expotecnica. La so da tempo impegnato intorno a questa che ormai per Lei è più di una idea, tanto da assumere i contorni di una vera ipotesi progettuale. Le sue proposte meritano attenzione e approfondimento. Anche per questo voglio renderLe pubblico il mio pensiero ribadendoLe sostanzialmente quanto già comunicatoLe in via del tutto personale nei giorni scorsi.
Dopo approfondite valutazioni sulla collocazione più idonea per la struttura da Lei proposta crediamo sia possibile positivamente ragionare su un’area all’interno delle ex Fonderie di via Ciro Menotti messa a disposizione, per l’occasione, dall’Amministrazione comunale.
Una collocazione che consideriamo ottimale, vicinissima sia allo stabilimento Maserati, sia al costruendo Museo Casa natale Enzo Ferrari, con il quale potrà interagire in modo sinergico, creando un polo museale sul tema dell’auto e della meccanica di straordinario valore.
Come ho già avuto modo di motivarLe, la collocazione nel Parco Ferrari da Lei proposta, pur corretta dal punto di vista storico, incontrerebbe notevoli problemi di realizzazione, non essendo prevista nei vigenti piani urbanistici.
Per ciò che concerne un possibile da Lei auspicato supporto economico all’iniziativa, essendo il Comune già fortemente impegnato nel sostegno al nascente museo Casa natale Enzo Ferrari, il contributo dell’Amministrazione comunale alla Sua iniziativa non potrà eventualmente andare oltre la messa a disposizione dell’area in diritto di superficie con un costo a carico del soggetto attuatore del Museo ridotto ai livelli minimi, così come ormai avviene da tempo quando il Comune assegna aree per fini sociali e culturali.
La realizzazione dell’opera e la sua gestione non potranno che essere immaginate a totale carico dello stesso soggetto, ovviamente con l’ausilio e la partecipazione di partner e sostenitori dell’iniziativa. Una partecipazione che auspichiamo e che ragionevolmente ci pare positivamente avviata verso il successo visto il vasto interesse registrato in questi giorni sulla stampa dalla Sua proposta; interesse concretamente testimoniato in particolare da parte di comitati di cittadini e soprattutto da parte di rappresentative associazioni economiche modenesi che sicuramente non mancheranno di sostenere dal punto di vista economico la Sua iniziativa.
Non nascondo che la possibile individuazione dell’area e della sua messa a disposizione da sole possano non bastare. Crediamo tuttavia di aver così risposto positivamente alla Sua gradita richiesta di collaborazione. Piena, poi, è la nostra disponibilità ad entrare nel merito del Suo progetto. Fin da ora, se lo riterrà opportuno, potrà avvalersi per la parte di approfondimento inerente fattibilità e sviluppo progettuale, dei nostri uffici di Via Santi 60 preposti alle politiche per la qualificazione urbana”.

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