06/11/2007

"IL TELO DI PALADINO RESISTERA' A FUOCO E VENTO"

L'assessore ai Lavori pubblici Guerzoni: "E' materiale ignifugo e microforato". Conferma sui costi: 134 mila euro. Il vicesindaco Lugli: "E' centrale il restauro"
“Il telo dell’artista Mimmo Paladino che avvolgerà sui quattro lati la torre Ghirlandina durante i restauri resisterà al fuoco e alle raffiche di vento. Si tratta, infatti, di materiale ignifugo e microforato”.
Lo precisa l’assessore comunale ai Lavori pubblici Roberto Guerzoni che, alla luce dei dibattiti riportati dalla stampa in questi giorni, conferma per l’intervento il costo di 134 mila euro. “I 200 mila euro previsti in delibera – afferma Guerzoni – sono, infatti, comprensivi della recinzione del cantiere, dello schermo video aperto sulla piazza, della telecamera che riprenderà i lavori, dell’illuminazione, dello smontaggio temporaneo delle lapidi dei caduti e dell’Iva. Potevamo limitarci ai teli bianchi di cantiere o alla semplice riproduzione delle immagini della torre, operazioni che avrebbero avuto un costo molto simile a quello che sosterremo per l’opera di Paladino, ma abbiamo ritenuto di fare una scelta più innovativa sul piano culturale”.
Le ragioni tecniche che hanno portato a prevedere un ponteggio integrale della torre non riguardano l’opera di Paladino, ma il restauro della Ghirlandina, seguito da un comitato scientifico che si è già riunito varie volte e che ha ricevuto l’ok della Soprintendenza per la prima parte dei progetti.
“Per le caratteristiche del restauro – aggiunge Guerzoni - si dovrà intervenire contemporaneamente sui quattro lati della torre. Per questo è necessario disporre di un ponteggio integrale che consenta di esaminare pietre e rilievi decorativi, di compiere esecuzioni di campionature e indagini dalla base fino alla croce”.
Il progetto ha preso in esame le spinte del vento, come richiedono le norme, e il telo – come già previsto nel bando – sarà microforato e non compatto e ignifugo certificato in classe 1.
“L’interessante dibattito che si è aperto in città sull’opera di Paladino – aggiunge l’assessore alla Cultura Mario Lugli – non deve mettere in secondo piano il fatto che il grande telo bianco dell’artista avvolgerà temporaneamente un monumento che ha bisogno di cure. Il cuore di tutta l’operazione è il restauro del simbolo di Modena attraverso un cantiere sperimentale aperto al pubblico”.

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