14/03/2007

IL RILANCIO DEL CENTRO STORICO ATTRAVERSO IL CONSIGLIO

L'assessore Guerzoni porta i dati della ripresa delle attività commerciali, ma Manfredini chiede un Consiglio tematico aperto alle associazioni di categoria.



“Dal 2001 il saldo tra i negozi che chiudono e quelli che aprono in centro storico è positivo, un trend confermato dai numeri: i negozi erano 830 nel 2000, 948 a fine 2005. Allo stesso modo le licenze artigiane sono passate dalle 606 del 2002 alle 639 del 2005 (dati del Rapporto sul Centro Storico 2006). Sul rilancio del centro il piano d’intervento portato avanti dall’amministrazione comunale fa leva sullo strumento dei Progetti di valorizzazione Commerciale di Aree Urbane. Il primo progetto realizzato ha riguardato l’area della Pomposa con bandi di valorizzazione che hanno permesso, tra aperture e chiusure, a 40 nuove attività di insediarsi nella zona in cui oggi quelle complessive sono 158. Il secondo progetto in corso prevede contributi per 250mila euro per l’area di Porta S.Francesco e Porta Saragozza; i contributi riguarderanno 40 esercizi, tra nuove aperture e riqualificazioni di attività. Infine, il terzo progetto in tre stralci, riguarda l’area di via Albinelli – Piazza XX Settembre e in particolare il mercato coperto, il commercio in sede fissa, il futuro della piazza su cui si è aperto un confronto per recuperarne l’uso ad una funzione più ampia che non esclude attività commerciali”.
Lo ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici e al Centro storico Roberto Guerzoni rispondendo all’interrogazione presentata dalla Lega Nord. Il capogruppo Mauro Manfredini sul grado di vitalità del centro si era detto in disaccordo con l’assessore laddove aveva parlato di “un rientro dei commercianti in centro a partire dalla fine degli anni ’90, dopo un periodo di fuga”. Manfredini partiva dalle considerazioni che “i progetti definiti negli anni ’90 per la valorizzazione del centro storico non sono stati realizzati e il commercio in città sta attraversando un momento di grossa difficoltà; via Gallucci, via Falloppia, via Canalino sono solo alcune delle vie in cui sono drasticamente diminuite le attività commerciali e gli esercizi chiusi non sono stati sostituiti da altri facendo assumere un aspetto desolante alle zone citate”. Il consigliere chiedeva quindi “se esiste un progetto per il rilancio del commercio nel centro storico e, nel caso, se l’amministrazione intende attivarsi al fine di avviare un percorso serio di collaborazione con gli operatori, gli enti preposti quali Provincia e Camera di commercio e con tutte le associazioni di categoria, per avviare un progetto per un vero rilancio complessivo del centro storico”.
Accanto agli interventi di valorizzazione già ricordati, l’assessore Guerzoni ha anche citato il Piano per le licenze di nuovi esercizi pubblici, il nuovo regolamento per l’attività di Phon Center e le nuove normative da adottare in sede di variante di Piano Regolatore per l’insediamento di esercizi commerciali e artigianali. “Infine – ha concluso - non posso che confermare che per portare avanti tutti questi interventi, il Comune ricercherà la collaborazione con le associazioni di categoria, la società di promozione Modenamoremio, la Camera di Commercio e tutti gli operatori pubblici e privati interessati”.
Per il consigliere Manfredini “il problema è un altro: le associazioni di categoria si sentono messe da parte ecco perché sono preoccupate, molto è lasciato all’iniziativa privata. Ci aspettavamo davvero qualcosa di più per il centro storico, ora ci aspettiamo di più dal Consiglio tematico aperto, dove speriamo saranno invitate tutte le associazioni di categoria perché si faccia chiarezza su ciò che si intende fare e su come vengono utilizzate le risorse della Camera di Commercio. Sarebbe auspicabile avere per quella data un progetto chiaro sul rilancio del Centro storico su cui discutere con le associazioni”.

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