03/04/2007

I QUARTIERI A MODENA, UNA STORIA LUNGA 9 SECOLI

Presentata in Consiglio comunale una ricerca storica di prossima pubblicazione.
Baggiovara, San Pietro, Albareto e Cittanova: questi i nomi dei quattro Quartieri che esistevano a Modena già nel Tredicesimo secolo, con responsabilità amministrative in materia di ordine, sicurezza pubblica, gestione e manutenzione delle strade e pagamento delle imposte. Curiosità e documenti storici che segnano le tappe del decentramento amministrativo e della partecipazione civica della nostra città sono state presentate dal direttore dell’Archivio storico del Comune di Modena Aldo Borsari nel corso del Consiglio comunale dedicato alle Circoscrizioni nel quarantesimo anniversario della loro fondazione. La ricerca “Dai Quartieri alle Circoscrizioni – Il Decentramento amministrativo a Modena dal XIII al XXI secolo” è ancora in corso e sarà pubblicata a settembre.
Già nel XIII secolo c’erano in città quattro Consigli di Quartiere, che prendevano nome dalle quattro porte principali: San Pietro, Cittanova, Albareto e Baggiovara. Il nome Quartieri per le zone di decentramento amministrativo si deve proprio al fatto che fossero quattro, a loro volta suddivisi in dieci Cinquantine, gruppi di cinquanta famiglie. Si avevano così duecento capifamiglia che governavano la città con competenze in materia di ordine, sicurezza, gestione delle strade e riscossione delle imposte. Anche i nomi delle Cinquantine, San Lorenzo, Castellaro, San Biagio, rispecchiano zone e strade ancora esistenti nel centro storico di Modena. Risale a 680 anni fa, all’8 dicembre 1327, l’approvazione del primo regolamento della città presentato al Consiglio plenario del popolo, e sul documento compare già lo stemma della città con la croce azzurra in campo d’oro. Tra le competenze del Comune e dei Quartieri c’era anche, ad esempio, la numerazione delle case, oltre alle funzioni di polizia locale e di assistenza ai bisognosi. Fino a tutto il diciottesimo secolo il Comune ebbe leggi proprie ed è in età napoleonica, nel 1802, che Modena rientra per la prima volta in uno stato nazionale e che nascono i Consigli comunali in forma moderna, ma allo stesso tempo le forme decentrate di governo locale come i Quartieri scompaiono. Di decentramento amministrativo si parlerà di nuovo nel secondo dopoguerra. Già il sindaco Alfeo Corassori tentò invano, appellandosi al dettato della Costituzione sulle autonomie, di istituire i Quartieri. Ma è con il sindaco Rubes Triva, nel 1967, che i Quartieri nascono nonostante il parere negativo degli organismi di governo centrale. La ricerca dell’Archivio storico fa infatti parte di una serie di iniziative che sono state e saranno realizzate nel corso del 2007 proprio per celebrare i Quaranta anni del decentramento amministrativo in forma moderna.

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