12/04/2007

IN MOSTRA A MODENA I FUMETTI DELL'AFRICA

Dal 13 aprile al 22 luglio il Museo della Figurina ospita una panoramica di talenti emergenti e professionisti. Sulle tavole anche storie di migrazione e diritti umani
Il viaggio, la clandestinità e le trafile burocratiche per realizzare il sogno chiamato Europa. Ma anche la lotta contro l’infibulazione, vicende legate ai diritti umani e storie a soggetto libero che lasciano intravedere mondi surreali e trasposizioni fantastiche di esperienze reali o immaginate.
Una panoramica del fumetto africano, dai talenti emergenti ai professionisti, viene offerta dalla mostra “Africa Comics”, che sarà inaugurata venerdì 13 aprile alle 17.30 al Museo della figurina di palazzo santa Margherita, in corso Canalgrande 103 a Modena, dove resterà aperta fino al 22 luglio per iniziativa dell’assessorato alla Cultura del Comune, della Provincia e di Ghanacoop.
All’inaugurazione interverranno Thomas Mc Carthy, presidente di Ghanacoop, la cooperativa modenese nata per iniziativa della comunità immigrata ghanese, Cecile Kienge, congolese, presidente dell’associazione Dawa, e Andrea Marchesini Reggiani, direttore del progetto Africa Comics. A seguire, e fino alle 20.30, si svolgerà una festa africana con degustazione di ananas. La mostra, che si svolge nell’ambito delle iniziative organizzate in occasione del 50esimo anniversario dell’indipendenza del Ghana, si potrà visitare fino al 19 maggio da martedì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18 (sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 18, lunedì chiuso) e dal 20 maggio da mercoledì a domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19 (lunedì e martedì chiuso, ingresso libero, informazioni al numero 059 2033090, www.comune.modena.it/museofigurina).
Le opere in mostra sono una selezione del terzo Premio Africa e Mediterraneo per il miglior fumetto inedito d’autore africano 2005-2006, promosso dall’associazione Africa e Mediterraneo. Il senegalese Cisse Samba Ndar, ad esempio, propone una storia sulle mutilazioni genitali femminili (primo ex-aequo nella sezione “Diritti umani”); Jamón y Queso, della Guinea Equatoriale, racconta la giornata di un padre di famiglia disoccupato che intravede in un manifesto elettorale una scintilla di speranza nel cambiamento, subito spenta; i togolesi Anani e Mensah Accoh narrano la divertente storia, ambientata nel ‘700, del re di un piccolo villaggio africano con velleità da aristocratico europeo che manda il figlio a comprare il ghiaccio presso i bianchi.
La nuova sezione del concorso, “Storie di migrazione”, ha consacrato ex-aequo “Le voyage” del camerunese Stéphane Tcheukam, dove un gruppo di giovani tenta l’emigrazione clandestina in Europa, con un lieto fine, e “Visa rejeté” di Didier Viode, autore del Benin residente in Francia che, padroneggiando un originale stile caricaturale, racconta le disavventure di un africano che ciclicamente e ostinatamente tenta di ottenere un visto per l’Europa, ricorrendo anche alla magia.
Tra i premiati anche D’Dikass (Didier Kassaї, della Repubblica Centrafricana) per “Azinda et l’horreur d’un mariage forcé”, disperata denuncia della misera esistenza a cui troppe donne africane sono condannate.

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