06/04/2007

MODENA ATTIVA IL "CONTACICLISTI"

In via Luosi, nell'area della Circoscrizione n. 4, installato uno strumento per analizzare da quante persone è composto il mondo di chi si sposta in città pedalando.
Esiste un popolo di ciclisti che quotidianamente pedala in città e quanti sono? Al primo quesito è facile rispondere affermativamente guardandosi intorno. Alla seconda domanda sta cercando di dare una risposta Franco Fondriest, presidente della Circoscrizione n. 4, in collaborazione con gli assessorati alla Mobilità e Lavori pubblici. Nei giorni scorsi in via Luosi è stato montato il primo “contaciclisti”, un’apparecchiatura che segnala su un display il passaggio quotidiano dei ciclisti, sia in direzione centro che verso la periferia, la somma totale dei passaggi e il giorno in cui è stato stabilito il record di ciclisti contati.
“Il contaciclisti già utilizzato in nord Europa e in Italia a Bolzano, commenta Fondriest, è uno strumento che ci serve per scattare una fotografia nitida del mondo dei pedalatori modenesi. Un cosmo da monitorare per capire se e come sviluppare la rete delle piste ciclabili. Una politica che fa bene all’aria, alla salute dei cittadini, al traffico che con più bici e meno auto è meno caotico. Fa bene anche alle casse del Comune che potrebbe risparmiare le spese per il miglioramento delle infrastrutture viarie”.
Ma l’investimento di 5 mila euro dell’Amministrazione comunale per montare il contaciclisti è da ritenere è da considerare valido? E’ la domanda che sorge spontanea.
“Nei primi due giorni di rilevamento sono stati contati oltre mille ciclisti, è sempre Fondriest che parla, in ciascuna delle due direzioni. E questo solo sull’asse ciclabile di via Luosi. Mercoledì 4 aprile, giornata piovosissima, sono stati 250 i passaggi per ogni direzione. Questo ci porta ad affermare, sostiene il presidente, che in un solo anno saranno circa 500 mila i ciclisti che hanno usufruito della pista di via Luosi. Questi sono dati certi, e non opinioni, su cui lavorare. Esiste un popolo che va in bicicletta che va tutelato così come gli altri utenti della strada. Da qui la valutazione di ampliare la sicurezza delle piste ciclabili presenti sul territorio ed estendere i collegamenti sino alle frazioni”.


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