15/06/2007

"PER IL MERCATO AREA PUBBLICA MA INVESTIMENTO PRIVATO"

L'assessore Prampolini sulla situazione del mercato ortofrutticolo all'ingrosso.
Il destino del Mercato ortofrutticolo all’ingrosso di Modena è da tempo oggetto di analisi, indagini e incontri tra il Comune e gli imprenditori del settore. La proposta avanzata dall’Amministrazione circa un anno fa è quella di concedere in diritto di superficie per 40 o 60 anni un’area di 15 mila metri quadrati nella zona dei Torrazzi, sulla quale i grossisti del mercato potessero investire per creare la nuova sede del mercato affiancata da un’area servizi con mensa, bar, sportello bancario.
Così l’assessore alle Politiche economiche del Comune di Modena, Stefano Prampolini, commenta la situazione: “la nota di Confesercenti risulta sorprendente, anche perché nell’ultimo anno i momenti di confronto sul mercato sono stati almeno 20. Siamo partiti dai dati di una ricerca di Nomisma, per la quale sono state contattate anche le associazioni di categoria: il mercato ortofrutticolo di Modena copre circa un terzo dell’approvvigionamento a livello locale, mentre per i restanti due terzi i commercianti si riforniscono da distributori privati o al mercato di Bologna. Alla luce di questi dati”, prosegue l’assessore, “abbiamo ritenuto opportuno formulare la nostra proposta, nella quale l’impegno del Comune è a concedere gratuitamente l’area, mentre crediamo che l’investimento e il rischio imprenditoriale debbano restare ai privati, senza bisogno di creare un consorzio con partecipazione pubblica”.
Il tavolo di confronto con i grossisti è aperto da diversi mesi e l’ultima riunione si è conclusa l’impegno dell’Amministrazione a presentare entro luglio agli operatori una bozza di convenzione per la concessione dell'area.
“Sicuramente rispetteremo i tempi”, conclude l’assessore, “e comunque l'area individuata, per dimensioni, accessibilità e posizione, si presta non solo a garantire le attuali funzioni del Mercato ma anche a nuove funzioni complementari del sistema produttivo agro-alimentare e del sistema distributivo”.

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