18/07/2007

IL 60% DEI MODENESI GIUDICA SICURO IL TERRITORIO IN CUI VIVE

I dati della ricerca effettuata nel 2006 sulla percezione di sicurezza da parte dei cittadini.



Il 59,8% dei cittadini che abitano a Modena, Carpi e Sassuolo ritiene di vivere in un città “molto” o “abbastanza sicura”. E’ questo il dato principale che emerge dalla ricerca relativa al 2006 sulla percezione della sicurezza urbana da parte dei cittadini, effettuata dall’Ufficio Ricerche del Gabinetto del Sindaco di Modena, basata su un campione di 2005 persone dei tre comuni scelto ad estrazione casuale e stratificato per genere, fasce d’età e zona di residenza.
La ricerca, confermando un trend già rilevato negli anni scorsi, mette in evidenza che la percezione di sicurezza è maggiore lì dove è più grande la conoscenza del territorio in cui si vive. La microcriminalità, infatti, è considerata poco o per niente grave nel proprio quartiere di residenza dal 75,8% dei residenti. A conferma ulteriore, la ricerca sottolinea che nel 65% dei casi i residenti di Modena, Carpi e Sassuolo si dicono convinti che la criminalità sia aumentata in Italia, mentre questa sensazione scende al 40.9% nel caso del proprio comune e nel 18,6% del proprio quartiere.
I dati segnalano poi che nell’area presa in considerazione dalla ricerca la percezione di sicurezza cala con l’avanzare dell’età. A sentirsi meno sicure sono tendenzialmente le donne, in particolare le casalinghe, mentre gli studenti rappresentano la categoria che percepisce in misura minore i rischi sul territorio. La percezione di sicurezza, inoltre, aumenta di pari passo con il titolo di studio. In altre parole, più alto è il grado di istruzione, più ci si sente sicuri. I dati fanno poi luce sulle preoccupazioni delle famiglie, rilevando che la percezione di insicurezza è più evidente nelle famiglie che hanno almeno un figlio di età compresa tra i 15 e i 24 anni, la fascia cioè in cui tendenzialmente matura il distacco dalle tradizionali protezioni della famiglia.
Nel 2006 l’88,4% del campione dichiara di non essere stato vittima di reati. Il dato è di fatto uguale (89,1%) a quello dell’anno precedente, a conferma che la percezione di insicurezza è indipendente dall’andamento del numero di reati. Tra chi è invece stato vittima di reati – prendendo in considerazione solo i dati statisticamente significativi - spicca il 25,2% dei furti di oggetti personali contro il 22,8% dell’anno precedente. In calo il furto su auto (12,7% contro il 18,2% del 2006) e i borseggi (6,9% contro 11%), mentre aumentano gli scippi (10,7% contro 8,4%).
Solo le rapine vengono denunciate alle autorità nel 100% dei casi, mentre per gli altri reati si scende progressivamente all’88,1% per i furti d’auto, 85,9% per furti in appartamento e 76,6% per i borseggi, passando al 60% nel caso di aggressioni sino al 22,2% del tentato scippo.
Infine, la ricerca fa luce anche sulla correlazione che esiste tra la percezione di sicurezza e la sensazione di fiducia verso gli altri. Chi per propria natura ha fiducia nel prossimo e dichiara che “gran parte della gente è degna di fiducia”, nel 61,2% dei casi giudica anche “molto sicura” la propria città. Nel caso invece in cui gli interpellati dichiarano che “gli altri, se si presenta l’occasione, approfittano della mia buona fede”, la percentuale di chi giudica “molto sicura” la propria città crolla al 30,2%.
“Questi dati – commenta il sindaco di Modena Giorgio Pighi – evidenziano un trend nazionale che è molto preoccupante. Su base locale, invece, le caratteristiche più contenute del fenomeno non debbono avere un carattere consolatorio ma, invece, spingerci a continuare a lavorare per garantire condizioni di sicurezza sempre maggiori sul territorio superando in particolare gli specifici elementi di sofferenza come nella zona Tempio-stazione”.



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