13/07/2007

MINORENNE FUGGE DI CASA DA CESENA PER PROSTITUIRSI A MODENA

La ragazza è stata fermata dalla Polizia Municipale vicino alla stazione ferroviaria
Ai genitori aveva detto di stare tranquilli, che lavorava come babysitter in provincia di Parma presso una famiglia e che intendeva guadagnare in questo modo un po’ di soldi insieme ad alcune amiche. Le sue notti, invece, le trascorreva a prostituirsi sui marciapiedi di via Piave, nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Modena.
La fuga di I.S.G., diciassettenne di origini rumene e residente a Cesena, è finita dopo 9 giorni grazie agli agenti della Polizia Municipale di Modena, che l’hanno accompagnata presso il comando di viale Amendola la notte dell’11 luglio dopo averla fermata e identificata in via Piave nel corso di un servizio di controllo. Dagli accertamenti, infatti, era risultato che i familiari ne avevano denunciato la scomparsa lo scorso 2 luglio, quando la ragazza si era allontanata dalla sua casa di Cesena in circostanze poco chiare ed aveva fatto perdere le proprie tracce. Solo qualche giorno più tardi – hanno raccontato i genitori rintracciati dalla Polizia Municipale di Modena – la ragazza si era fatta viva telefonicamente e aveva detto loro che non c’era niente di cui preoccuparsi, che insieme ad alcune amiche aveva trovato un impiego come babysitter nei pressi di Parma e che sarebbe rimasta a lavorare lì ancora per qualche tempo per guadagnare un po’ di soldi. Dopo gli accertamenti di rito, compiuti anche con il supporto dei mediatori culturali del Centro stranieri del Comune di Modena e dei servizi sociali, la ragazza è stata riconsegnata alla madre, che è arrivata da Cesena a ritirarla presso il comando di Polizia Municipale di Modena. Rimangono ancona da accertare le circostanze che hanno portato la ragazza, apparentemente senza problemi familiari di rilievo, a prostituirsi sulle strade cittadine. Nel corso della stessa notte, infine, la Polizia Municipale ha identificato altre otto prostitute, di cui due accompagnate al Comando per ulteriori accertamenti in quanto prive di documenti di identità e ha sanzionato anche tre clienti in base all'ordinanza 4017/99 che vieta di arrecare intralcio alla circolazione nel contrattare prestazioni sessuali a pagamento.

Azioni sul documento