03/07/2007

"RATAPLAN" INIZIA CON UN CONCERTO DELLA BANDA DI LUCERNA

Giovedì 5 luglio alle 21, nella piazza Grande di Modena, il meeting dei gruppi musicali giovanili propone una delle maggiori compagini della Svizzera
Sarà un concerto gratuito della Banda giovanile della città di Lucerna, in programma giovedì 5 luglio alle 21 in piazza Grande, ad inaugurare a Modena la sesta edizione di Rataplan, il meeting delle scuole di musica in programma fino al 7 luglio per iniziativa della Fondazione Teatro Comunale, della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, del Comune, della Provincia, della Regione Emilia-Romagna, dell’Associazione regionale scuole di musica e dell’Associazione italiana delle scuole di musica.
Nata nel 1952 sotto il patronato di una delle quattro bande civiche della città svizzera, la banda ospita dal 1963 anche donne nell’organico ed è considerata una delle principali formazioni giovanili della Confederazione Elvetica. Dagli anni ’80, la compagine suona regolarmente anche all’estero e dal 2001 è diretta da Domenico Emanuele, di nazionalità italo-svizzera, insegnante di tromba alla scuola di musica di Lucerna.
Concerti jazz di gruppi giovanili sono in programma venerdì 6 luglio alle 21 al parco Ferrari, in collaborazione con la Circoscrizione 4 (Duo Marmo-Cerè, Dipartimento di Jazz della scuola di musica Giuseppe Bonamici di Pisa e Gianni Vancini Sextet), mentre nel pomeriggio di sabato 7 luglio, a partire dalle 17.30, gli allievi di 14 scuole di musica dell’Emilia-Romagna propongono concerti in sette piazze del centro storico di Modena.
Sabato 7 alle 21, nel cortile d’onore del Palazzo ducale, gran finale con Goran Bregovic, che si esibirà con la sua Orchestra per i matrimoni e i funerali e con gruppi giovanili per interpretare le sonorità delle fanfare tzigane, le polifonie tradizionali bulgare, le chitarre elettriche e le percussioni tradizionali con accentuazioni rock. I biglietti costano 20 euro (17 euro per under 15 e over 65) e sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale di Modena, in corso Canalgrande 85 (telefono 059 2033010, www.modenafestivalbande.it).
Nato a Sarajevo 57 anni fa da madre serba e padre croato, Bregovic crea i suoi primi gruppi rock a sedici anni. “Il rock – ricorda - aveva all’epoca un ruolo fondamentale nella nostra vita. Era l’unica possibilità per poter esprimere pubblicamente il nostro malcontento senza rischiare di finire in galera, o quasi”.
Per far piacere ai genitori, Goran si impegna a proseguire gli studi di filosofia e sociologia che lo avrebbero portato ad insegnare, se l’enorme successo del suo primo disco non avesse deciso altrimenti. Seguono quindici anni con il suo gruppo White Button e tredici album venduti in 6 milioni di copie. Tour interminabili in cui Goran diventerà l’idolo della gioventù jugoslava.
Alla fine degli anni ‘80, il musicista si libera del ruolo sfibrante di “star” e si isola in una piccola casa sulla costa adriatica, un vecchio sogno d’infanzia. Qui compone le musiche del terzo film di Emir Kusturica “Il Tempo dei Gitani”. Ma ben presto i primi disordini scoppiano in Yugoslavia e i due amici sono costretti ad abbandonare tutto e trasferirsi a Parigi.
L’originalità di Bregovic va al di là di questa miscela che coniuga il pop-rock con la musica classica, le litanie bizantine con il folk dei Balcani, le leggende zingare con i campionamenti, la ruvidità dei fiati e degli ottoni delle fanfare di paese con l’estetica patinata dell’Occidente. Il filo rosso che unisce tutte queste "schegge" è la passione che l’artista ha per il suono nel suo significato universale, la sua straordinaria capacità di sublimare i materiali della tradizione e di proiettarli, grazie all’incontro con i linguaggi contemporanei o del pop-rock, in una dimensione surreale, ironica e lirica, facilmente comprensibile sotto tutte le latitudini.

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