11/09/2007

CINEMA, A MODENA RARE PELLICOLE DA BERGMAN A SOKUROV

In programma anche "Zelig" di Woody Allen e "Rashômon" di Akira Kurosawa. A Carpi film di Godard e Lynch accanto alla vita del filosofo Wittgenstein
Da Woody Allen a Daria Menozzi, da Akira Kurosawa a Igmar Bergman, da Luis Buñuel a Francis Ford Coppola, da Billy Wilder a Alexander Sokurov. Portano la firma di questi registi le rare pellicole che saranno proposte da “Viaggi di scienza e di conoscenza”, rassegna di film a cura dell’Associazione circuito cinema e firmata da Alberto Morsiani, in programma da venerdì 14 a domenica 16 settembre alla Sala Truffaut di Modena, in via degli Adelardi 4 (informazioni al numero. 059 239 222, ingresso 3 euro con tessera Truffaut).
Venerdì 14 settembre alle 20.30 la rassegna sarà preceduta da una lezione magistrale di Umberto Curi dal titolo “Filosofia come narrazione: il cinema”.
Alle 21.45 sarà proiettato “Zelig” di Woody Allen, storia di un uomo che cambia i tratti del proprio corpo in relazione alle persone che incontra. Ricoverato in ospedale, il suo “camaleontismo” si trasforma presto in un fenomeno di moda. Turbato dagli scandali montati dalla stampa, Zelig fugge in Europa e lo si ritrova alle spalle di Hitler durante un’adunata nazista prima di un trionfale rientro in patria. Alle 23.15 si può assistere al film “Bike Baba” di Daria Menozzi, storia di un santone vagabondo che adotta il viaggio in motocicletta come forma di meditazione e che dal 1992 ad oggi ha percorso 164 mila chilometri sugli itinerari della spiritualità induista.
Sabato 15 settembre alle 18.30 viene proiettato “Rashômon” di Akira Kurosawa, Leone d’oro a Venezia nel 1951. Nel XV secolo, sotto il portico del tempio del dio Rasho a Kyoto, un boscaiolo, un bonzo e un servo rievocano un tragico fatto di sangue, giudicato in un tribunale davanti al quale hanno deposto come testimoni. Alle 20.15 la rassegna prosegue con “L'uovo del serpente” di Ingmar Bergman, ambientato nella Berlino del 1923, dove un trapezista disoccupato e alcolista si rifugia presso la cognata e scopre ignobili esperimenti che un medico nazista effettua sulle persone in nome di un glorioso futuro. Alle 22.20 la rassegna propone “La via lattea” di Luis Buñuel. Due vagabondi, Jean e Pierre, si recano a piedi dalla Francia alla Spagna, diretti al Santuario di San Giacomo di Compostela col proposito di far quattrini. Alle porte di Santiago, dopo innumerevoli vicissitudini, i due viandanti incontrano una prostituta che li disillude, spiegando che il pellegrinaggio è tutta un'invenzione. Alle 23 si proietta “Tucker. Un uomo e il suo sogno” di Francis Ford Coppola, storia dell’uomo che alla metà degli anni Quaranta si dimostra un geniale e visionario inventore di tecnologie realizzate artigianalmente e rivela un suo progetto destinato a rivoluzionare il trasporto su quattro ruote. Le grandi compagnie cercano di fermarlo e ci riescono. E’ una storia vera, ricostruita sui ricordi del figlio di Tucker, ma è anche una metafora autobiografica.
Domenica 16 settembre la rassegna propone alle 20.15 “La vita privata di Sherlock Holmes” di Billy Wilder. Da un manoscritto segreto del dottor Watson emergono avventure inedite di Holmes che hanno tutte a che fare con donne.
Alle 22.30, infine, la rassegna si conclude con “Arca russa” di Alexander Sokurov. Invisibile agli occhi di tutti, un regista contemporaneo si ritrova, come per magia, all'interno dell'Hermitage, nella San Pietroburgo del 1700. Lì incontra un cinico diplomatico francese giunto dal XIX secolo con il quale compie un viaggio straordinario attraverso il turbolento passato della Russia.
Una seconda rassegna di film, dal titolo “Visioni del sapere” è in programma al chiostro di san Rocco di Carpi a cura del Centro di documentazione audiovisiva e Videoteca comunale (informazioni al numero 059 649905).
Venerdì 14 settembre alle 21 si proietta “Histoire(s) du cinéma” di Jean-Luc Godard (versione originale con sottotitoli in italiano), 264 minuti di proiezione dedicati alla potenza del cinema e alla sua fascinazione attraverso film visti, amati, citati e affiancati l’uno all’altro come elementi di un’unica storia. Sabato 15 alle 21 viene proiettato “Inland empire” di David Lynch, in cui il grande regista prosegue la sua indagine sulla angosciosa presenza di un mondo altro, inquieto e fantasmatico. Domenica 16 settembre alle 21, infine, la rassegna propone “Wittgenstein” di Derek Jarman, la cinebiografia esemplare del filosofo viennese morto 72enne a Cambridge nel 1951.

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