22/01/2008

AMPIO DIBATTITO SUI RIFIUTI PROVENIENTI DALLA CAMPANIA

In Consiglio Comunale a Modena unanime la critica all'operato degli amministratori campani. Posizioni diverse sulla scelta e sulle modalità di smaltimento
Unanime la critica all’operato degli amministratori della Campania, mentre maggioranza ed opposizione si dividono sull’opportunità o meno di accogliere i rifiuti campani ed anche sulla richiesta di dimissioni riferita agli stessi amministratori ed al ministro dell’ambiente. Distanti le posizioni pure sulle politiche attuate a Modena in materia di trattamento e smaltimento. Ai lavori hanno assistito anche alcuni rappresentanti del comitato contro il termovalorizzatore.
Ampio, vivace e partecipato il dibattito in Consiglio Comunale a Modena sul tema dei rifiuti. Al termine del confronto, che si è concluso a serata inoltrata, è stato approvato l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza di centro sinistra che ha votato compatta e che ha potuto contare anche sul voto del consigliere indipendente Caropreso.Unito anche il centro destra che, però, hanno visto respinte le mozioni presentate da Forza Italia e dalla Lega Nord. Sull’ordine del giorno di Forza Italia si è astenuta Isabella Massamba del gruppo di Sinistra Democratica.
Nel dibattito sono stati accorpati gli Ordini del giorno e le interrogazioni presentate sull’argomento, compresa quella risalente ad alcune settimane fa del gruppo di Modena a Colori e riguardante la sentenza del Tar che ha sospeso una delle procedure riferite al potenziamento del Termovalorizzatore di via Cavazza. “E’ sconcertante -ha sostenuto il consigliere Flori- che dopo tante rassicurazioni sia emerso in vizio grave nella procedura”. “Il Tar -ha risposto l’assessore all’ambiente Orlando- ha dato un giudizio solo formale, non entra nel merito. Sosteniamo la decisione della Provincia di presentare ricorso al Consiglio di Stato e la cosa dovrebbe finire così”. Insoddisfatto l’interrogante: “è la dimostrazione -ha replicato- che le nostre preoccupazioni erano fondate”.
Sono quindi state illustrate le altre interrogazioni presentate sulla vicenda specifica dei rifiuti campani: Tesauro dei Verdi ha chiesto notizie precise “sulla tipologia dei rifiuti che stanno arrivando e sulle modalità dei controlli”; Flori ha chiesto “perché è stata accettata supinamente la decisione della regione, dopo che il Consiglio Comunale a suo tempo aveva votato perché non venissero smaltiti a Modena rifiuti provenienti da fuori provincia; il consigliere Mazzi, di Forza Italia, ha sottolineato che alla discussione “in Consiglio si è arrivati solo a cose fatte”.
Sempre nella fase preliminare del Consiglio, sono stati illustrati gli ordini del giorno proposti alla discussione: quello della Lega Nord, presentato da Manfredini, era incentrato sulla richiesta di dimissioni del ministro dell’ambiente Pecoraro-Scanio;
stessa richiesta, allargata agli amministratori della Campania, anche nell’ordine del giorno di Forza Italia presentato dal Consigliere Morandi, con in più una sottolineatura relativa alla contrarietà dei modenesi alla scelta di accogliere una parte dei rifiuti destinati all’Emilia Romagna; Critiche agli amministratori campani, ma solidarietà ai cittadini, nell’ordine del giorno della maggioranza presentato dal capogruppo del Partito Democratico, Michele Andreana, che ha evidenziato come di fronte a situazioni di difficoltà di una popolazione debba mobilitarsi tutta la comunità nazionale.
L’assessore all’ambiente Giovanni Franco Orlando, ha chiarito i diversi passaggi dell’operazione: “Sono arrivate circa 750tn della 2mila previste, quindi si conferma il tempo di smaltimento in circa 15 giorni. Si tratta di rifiuto solido urbano, i controlli si stanno facendo con cura da parte di Usl, Arpa e Noe, il nucleo ecologico dei Carabinieri. Stiamo rispondendo all’ordinanza del Commissario straordinario e non si hanno notizie di altri quantitativi destinati a Modena e nel caso dovrebbe comunque provvedere il sistema provinciale. Il Consiglio, nel giugno 2006, aveva effettivamente votato un ordine del giorno contrario alla smaltimento di rifiuti provenienti da fuori provincia, ma con l’eccezione delle emergenze alla cui gestione fosse stata chiamata anche la regione Emilia Romagna, cioè esattamente la situazione che si è determinata in questo caso. Dopo l’intervento di Orlando il dibattito.
GALLI, AN: “Gravi errori ed incapacità… l’Odg della maggioranza è in malafede: prende atto di fatti reali, ma non arriva alla logica conseguenza e cioè la richiesta di dimissioni degli amministratori della Campania e del ministro dell’ambiente”.
CELLONI, UDC: “Situazione vecchia di anni che non cambia e non cambierà. Gli inceneritori sono sorpassati, esistono altre tecnologie e si deve incentivare la raccolta differenziata”.
CAROPRESO, Indipendente: “Un articolo del Sole 24 Ore segnala che l’emergenza non riguarda solo la Campania, ma presto potrebbe toccare anche la Sicilia, il Lazio, la Liguria e la Toscana. Giusto fare la nostra parte, ma intanto cosa farà la Campania? E’ questo il punto…bisogna che accettino le discariche e completino i loro inceneritori.
TONI, PD: “A Napoli ed in Campania malessere, ma anche inciviltà cronica. Giusto aiutare, ma non mi sento solidale con gente che assalta i bus e brucia i rifiuti per strada. A Modena mi fido che i controlli si facciano sul serio.
ESPOSITO, FI : nessuno ha fatto informazione corretta, a Pianura avevano ragione i cittadini. Mi sento offeso come napoletano. Ci sono delle collusioni. Amministratori locali e governo sono corresponsabili.
MAIENZA, Udeur: Nostra disponibilità merita rispetto, ma la regione Campania ha fallito. Oggi Modena deve dare il suo contributo, senza assolvere nessuno. I cittadini napoletani non potevano essere lasciati soli. Si deve ripristinare la normalità.
VECCHI, FI: all’arrivo non sono possibili controlli seri e si tratta di rifiuti pericolosi. E’ un operazione realizzata solo per fare cassa, ma con quale tutela, con quale coerenza? Perché non si fanno controlli alla partenza? E’ solidarietà irresponsabile, il problema va risolto alla radice.
RUSTICALI, Sdi: Non solo solidarietà con la popolazione, ma anche la necessità di recuperare immagine nazionale. E una soluzione parziale, il resto va fatto sul posto. Se siamo in grado di rispondere all’emergenza è perché a Modena, negli anni, sono state compiute le scelte giuste.
MANFREDINI, Lega Nord: siamo sudditi di Roma, la solidarietà bisogna meritarsela. Siamo di fronte a sprechi e malaffare. Hanno fallito tutti. Il Sindaco ci pensi bene prima di prestare il territorio di Modena.

TESAURO, Verdi: Prendersela col ministro è facile e strumentale. A Napoli pesano malgoverno, malaffare e scarso senso civico. La situazione è apocalittica, ma si può intervenire. La bonifica va fatta, ma serve coraggio. Bisogna imporre la riduzione della produzione dei rifiuti. Va stipulato un nuovo patto di fiducia con la popolazione locale.
FLORI, Modena a Colori: la crisi dei rifiuti di Napoli è anche una parte della crisi della politica. Evitare di cadere nel neo-assistenzialismo, mentre si deve affermare l’etica della responsabilità. Siamo solo all’inizio di un processo che non ammette sconti. Come mai di fronte a questa crisi non si assumono le relative responsabilità?
MONTORSI, Rifondazione comunista: “2mila tonnellate corrispondono a meno di due giorni di produzione locale, ma non si deve abusare della solidarietà. Chiedere conto a tutti i responsabili. L’inceneritore è una misura solo parziale. Possiamo impegnarci ad avviare soluzioni più giuste”
BARCAIULO, AN: “Capiamo la rabbia dei cittadini, anche dei napoletani, anche dei cittadini della Sardegna. Giusto accogliere, ma solo dopo un assunzione di responsabilità che non c’è stata. Perché la maggioranza non ha recepito l’emendamento sulle dimissioni dei responsabili?
CALDANA, PD: L’etica della responsabilità è stata applicata a pieno in questo caso. I controlli sono seri ed approfonditi e certo non potevano farli i comitati. Giusto riconoscere al sistema modenese la capacità di intervenire.
MASSAMBA: E’ un’emergenza creata ad arte per garantire gli “affari” sui rifiuti. Inefficacia tanto del centro destra che del centro sinistra. Emergenza senza fine e bruciare i rifiuti forse significa anche agevolare camorra. Perciò questa volta si, ma la prossima no.
GARAGNANI, PD: “Chi programma contiene il problema, ma serve azione a monte per produrre meno rifiuti. In questo senso è importante l’accordo volontario tra Comune, Hera Modena e Coop Estense rivolto al contenimento dei rifiuti ed alla educazione dei consumatori. Enfatizzare anche i piccoli passi per evitare che prevalga la politica della paura.
MAZZI, FI: “Critica non significa negare la solidarietà, ma c’è un limite, quello delle responsabilità. Perché quelle popolazioni non sono state aiutate in tempo utile? D’accordo il dovere verso i cittadini campani, ma i nostri cittadini? Centro sinistra non rispetta patti.
ANDREANA, PD: Giusta la scelta di solidarietà, ma a patto che si dia seguito ad impegni per risolvere il problema. Invito ad entrare nel merito, la nostra è una delle situazioni più attente e lungimiranti: un sistema che privilegia la raccolta differenziata, ma che con termovalorizzatore e discariche non rischia emergenze drammatiche.
MORANDI, FI: A Modena non siamo in linea con direttive europee. Non si fa la raccolta differenziata per favorire l’uso dell’inceneritore.
A conclusione del dibattito è intervenuto il Sindaco Pighi che ha sottolineato, in primo luogo, come di fronte ad un emergenza di questa portata debba intervenire lo Stato e come le diverse istituzioni locali debbano rispondere con senso dello Stato: “quindi si discute, si concerta, ma non ci si tira indietro, non lo abbiamo fatto ieri per la Lombardia e non lo facciano oggi con la Campania.”
“Senso dello Stato e senso di responsabilità -ha detto Pighi- vogliono che di fronte a certe situazioni si pensi in primo luogo ai cittadini. Si poteva fare prima, è certo, ma questa considerazione non esonera le persone serie dal rispondere alle necessità.”
Sul tema generale, quello dello smaltimento, il Sindaco ha ribadito che “la raccolta differenziata è la via maestra, ma non per decreto o con le imposizioni, funziona se si riesce ad acquisire la condivisione dei cittadini. I Termovalorizzatori -ha concluso- ancora oggi rimangono una garanzia per le emergenze e per completare il ciclo dei rifiuti”.

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