15/02/2008

DETENUTI NEGLI OSPEDALI: INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO

La risposta dell'assessore alla Salute Arletti al consigliere Rusticali (Sdi)


“Il Nuovo Ospedale Civile S.Agostino Estense non ha una sezione carceraria, così come ne erano sprovvisti i due vecchi nosocomi della città, S.Agostino ed Estense. Nonostante ciò, l’Azienda sanitaria locale si impegna da un lato a garantire l’universale diritto alle cure anche ai detenuti, e dall’altro a tutelare il diritto alla sicurezza ed alla privacy degli altri degenti e dei loro familiari”. Così l’assessore alla Salute Simona Arletti ha risposto in consiglio comunale all’interrogazione “Sezione carceraria negli ospedali Policlinico e Baggiovara” presentata dal consigliere Sdi Sergio Rusticali.
“Mi è stato riferito che alcuni pazienti avevano nella stessa stanza un carcerato piantonato dalla polizia”, ha detto Rusticali: “Nell’ospedale di Baggiovara non è prevista la sezione carceraria, il che mi pare, dal punto di vista organizzativo, una carenza”.
L’assessore Arletti ha precisato che “i detenuti con problemi di salute sono obbligatoriamente accolti nei reparti ordinari dei nostri ospedali ma ospitati, di norma, in camera singola. Tuttavia, può accadere che la carenza di letti dovuta all’eccessivo afflusso renda di fatto inattuabile questa misura. È inoltre difficile garantire l’isolamento del paziente detenuto in reparti come la terapia intensiva, strutturati come open space. Per quanto riguarda il Policlinico”, ha proseguito Simona Arletti, “la sezione carceraria da tempo chiusa è stata oggetto di ristrutturazione. Tra 6 mesi sarà pronta la nuova sezione con 5 posti letto, servizi igienici e stanza di guardia per la polizia penitenziaria, svincolata dai normali flussi dell'ospedale e fornita di tutte le soluzioni atte a garantire il massimo di sicurezza”.
Sergio Rusticali ha ringraziato l’assessore per le precisazioni portate, sottolineando però che “mentre al Policlinico rimarrà la sezione carceraria, la struttura di Baggiovara è stata pensata in modo diverso. Da metà febbraio fino al 30 dicembre, nessuno dei detenuti ricoverati a Baggiovara è mai stato in una camera singola. Se io avessi un familiare ricoverato in una stanza assieme a un detenuto, la cosa mi creerebbe qualche problema. La giustificazione della terapia intensiva non è sufficiente: gli stessi problemi ci sono stati in medicina vascolare, in ortopedia, e negli altri reparti dove viene ricoverata la maggioranza dei degenti carcerati. Baggiovara deve essere l’eccezione, i carcerati vanno inviati all’apposita sezione del Policlinico”.

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