04/02/2008

TELECAMERE SIRIO, INTERPELLANZA IN CONSIGLIO

La risposta dell'assessore Sitta all'istanza di Antonio Maienza, discussa il 24 gennaio

“Il controllo elettronico degli accessi in centro storico non negherà nessun diritto a chi ha il permesso Ztl per residenza o attività professionali, oppure permessi giornalieri, che diamo nel corso dell’anno a migliaia e migliaia. Nessuno rischia multe immotivate. Si bloccheranno invece i furbastri, che pensano di potersi fare beffa delle regole che la collettività si è data”. Così l’assessore alla Mobilità Daniele Sitta ha risposto in consiglio comunale, giovedì 24 gennaio, all’interrogazione presentata dal consigliere Udeur Antonio Maienza e poi trasformata in interpellanza.
Maienza ha presentato la sua interrogazione intitolata “Sirio: non accendiamo queste telecamere! I cittadini modenesi saranno fortemente penalizzati”, chiedendo “quali sono i motivi che hanno portato ad anticipare il progetto Sirio di un anno, se si attiverà anche senza la disponibilità del parcheggio al Novi Sad, quali sono le ragioni che hanno portato all’aumento degli accessi controllati da 4 a 11”. Ha inoltre chiesto all’Amministrazione di realizzare una preventiva campagna di pubblicità e informazione alla cittadinanza, di prevedere grandi cartelli indicatori dei divieti anche luminosi e di allungare di un anno il periodo di prova.
L’assessore Sitta ha proseguito precisando che “troppo spesso si assume un atteggiamento politico che cerca di mettere sotto accusa strumenti elettronici, che invece hanno solo ed esclusivamente lo scopo di garantire il rispetto delle regole. Sono strumenti che vogliono impedire atteggiamenti che non rispettano il codice e che si rendono pericolosi per i cittadini. Credo che il photored abbia fatto diminuire le infrazioni. Chi passa con il rosso commette un errore, che può capitare a tutti: bisogna pagare la sanzione e cercare di non commetterlo più. Se ci si scaglia contro chi commette il proprio dovere sanzionando l’errore, si sbaglia ancora di più. E ulteriormente sbaglia chi, avendo un ruolo istituzionale, protegge coloro che compiono questi comportamenti”. Sitta ha concluso con un’esortazione: “Evitate, consiglieri, di farvi paladini di queste campagne. Il nostro dovere è difendere chi rispetta le regole”.
Nel dibattito, Mauro Tesauro dei Verdi ha dichiarato: “condivido completamente la posizione di Sitta. I Verdi difendono e richiedono un sistema elettronico di controllo degli accessi al centro storico. I veicoli creano anche un inquinamento visivo e volumetrico in uno dei centri storici più belli d’Italia. I centri vanno vissuti, non museificati ma rispettati come luoghi pregiati e delicati, da difendere e tutelare”. Sergio Rusticali dello Sdi ha ricordato che “Sirio è parte di un progetto più ampio di rilancio del centro storico, ad esempio gli interventi sulle Cinque piazze. Chi può averne paura? Non credo i commercianti, perché le autorizzazioni già esistenti sono sostanzialmente confermate. Inoltre credo ci sia stato un contributo ulteriore per i commercianti, penso al trasporto delle merci con veicoli non inquinanti”. Michele Barcaiuolo di An ha definito “impossibile paragonare il photored con Sirio”, precisando che “molti ricorsi sono stati vinti e Alleanza Nazionale denuncia da tempo l’illegittimità del funzionamento del photored. Entrare in una zona a traffico limitato non è altrettanto pericoloso che passare con il rosso, non c’è assolutamente alcun rischio. Credo i mezzi tecnologici vadano usati con ben altri fini, per prevenire reali problemi di sicurezza in altre zone della città. Comunque noi siamo contrari al piano della sosta in toto, abbiamo votato contro”. Fausto Cigni del Pd ha ironizzato: “mi pare che Maienza sia ancora in maggioranza”, facendo riferimento alla crisi di Governo, e ha poi proseguito: “a prescindere da questa battuta vorrei intervenire nel merito: quali cittadini vengono penalizzati dalle telecamere di Sirio? Ci sono troppi furbi che entrano in centro storico, e servono degli strumenti per combatterli. Chi fa un giro in centro storico nel fine settimana si rende conto che il centro è frequentatissimo nonostante il traffico limitato”. Achille Caropreso, indipendente, ha osservato: “il nostro centro è molto piccolo e misure che lo tutelino sono indispensabili. Chi vive in centro non può sopportare più il livello di inquinamento portato dai mezzi privati. Le misure adottate a Milano e Londra, città comunque non paragonabili alla nostra, sono infatti soprattutto misure contro l’inquinamento”. Sergio Celloni del gruppo Udc-Ppl ha affermato: “facciamo tutta una situazione per i 12 mila abitanti del centro, che sono soprattutto extracomunitari e persone anziane, mentre gli altri abitanti che vivono fuori non lo subiscono l’inquinamento? Sulla Nonantolana o a San Lazzaro non c’è l’inquinamento? C’era un assessore che nella passata legislatura era vice sindaco e difendeva l’accesso delle auto in centro storico. Prima di Sirio vogliamo dei parcheggi, ribadisco che il prossimo sabato con un notaio farò un giro di valutazione per capire quanto tempo ci vuole a parcheggiare. Chi prende la multa è chi usa l’auto per lavoro perché ne ha bisogno”. Adolfo Morandi di Forza Italia ha commentato: “credo che anche questo sistema serva a fare cassa. Le multe, come l’assessore ha dato da intendere, devono essere incrementate perché servono a fare le rotatorie. Si vede che avranno interpretato male i giornalisti. Comunque con Sirio, i photored e gli autovelox il comune si sovvenziona. È una tassazione suppletiva, anche se non occulta”. Rosa Maria Fino della Società civile ha ricordato che “dobbiamo educare i cittadini al rispetto delle regole. Concordo nell’anticipare l’apertura del sistema Sirio. Credo che il centro storico di Modena sia una piccola bomboniera che non ha bisogno del passaggio veicolare per andare da una parte all’altra. Non credo che i cittadini si sentano di serie B per avere parcheggiato fuori le mura”. Roberto Guerzoni, assessore al Centro storico, ha citato un’associazione di comuni che si occupano di politiche dei centri storici, precisando che “aderiscono comuni amministrati sia dalla destra che dalla sinistra ma l’orientamento della chiusura al traffico è diffuso in modo trasversale all’orientamento politico. Le politiche commerciali più avanzate e innovative si sono prodotte dove i centri sono a totale pedonalizzazione”. Ercole Toni del Pd si è chiesto “se non sia il caso di cominciare a non usare il casco, buttare il pattume fuori dai cassonetti, insomma smettere di rispettare le regole. I photored sono stati utili, hanno fatto sì che la gente smettesse di passare con il rosso. Sono d’accordo che queste apparecchiature vengano montate e usate con giudizio”.
Antonio Maienza ha replicato notando che “l’interrogazione ha colto nel segno, avrei avuto approfondimenti e domande ulteriori, ma credo comunque che l’intensità del dibattito mostri il grande affetto dei cittadini per il centro storico. Lungi da me difendere i furbi, il mio motto è sicurezza e legalità e lo manterrò finché sarò in politica”. L’assessore Sitta ha puntualizzato: “non metto in discussione la correttezza di Maienza, io vorrei sollecitarlo semplicemente a un ripensamento su alcuni punti. Non è in gioco la tutela del centro storico attraverso questo strumento. Il nostro piano per il centro storico poggia su obiettivi e progetti concreti: allargamento della zona Ztl, tentativo di creare appositi parcheggi esterni al centro anche per i residenti, aumento delle zone pedonali”.

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