08/04/2008

MODENA PREMIATA PERCHÈ AMICA DELLA FAMIGLIA

Menzione speciale al progetto "Un bambino per amico", che permette l'incontro tra famiglie in difficoltà nella gestione dei figli e famiglie disponibili all'accoglienza

Modena amica della famiglia. E&rsquo; quanto ha stabilito la Presidenza del Consiglio dei ministri &ndash; Dipartimento per le politiche della famiglia. E questo grazie al progetto &ldquo;Un bambino per amico&rdquo;, che permette l&rsquo;incontro tra famiglie in difficolt&agrave; nella gestione dei bambini e famiglie disposte ad accudirli temporaneamente. <br />Lo scorso 27 marzo il progetto, realizzato dal Centro per le famiglie in collaborazione con la Consulta per le Politiche familiari del Comune di Modena, ha ricevuto la menzione speciale del premio &ldquo;Amico della Famiglia 2007&rdquo;, rivolto sia agli enti locali sia alle imprese, e finalizzato alla diffusione e valorizzazione delle iniziative di particolare significato promosse in materia di politiche familiari. La cerimonia di premiazione si &egrave; svolta alla presenza del presidente del Consiglio Romano Prodi e del ministro per le Politiche della famiglia, Rosy Bindi. 6 i premi attribuiti e 82 le menzioni speciali, tra cui quella dell&rsquo;amministrazione modenese, cui &egrave; stata consegnata una targa e una somma in denaro di 30.000 euro. <br />&ldquo;Un bambino per amico&rdquo;, gi&agrave; attivo da anni sul territorio, si colloca nell&rsquo;area della prevenzione, con finalit&agrave; di sviluppo di reti di solidariet&agrave; tra famiglie. Si rivolge, infatti, a quei nuclei che, per motivi legati a fasi critiche della propria vita, non possono contare su una valida rete parentale o amicale nell&rsquo;accudimento e nell&rsquo;educazione dei propri figli. Problemi di lavoro, orari che non si conciliano con i tempi della famiglia, ospedalizzazioni non programmate, immigrazione, possono rappresentare cause di solitudine improvvisa, che rende particolarmente difficile la gestione della famiglia con bambini. <br />A Modena nel 2007 sono state 150 le famiglie che si sono rese disponibili a progetti di accoglienza, di queste quelle effettivamente attivate sono state 70. Hanno goduto del sostegno 64 famiglie in difficolt&agrave;. L&rsquo;operatore del progetto si &egrave; posto da intermediario tra le disponibilit&agrave; e le richieste di aiuto, che riguardano prevalentemente l&rsquo;accoglienza per alcuni pomeriggi o per il fine settimana, per brevi periodi o per l&rsquo;intera giornata, legata ad esempio all&rsquo;ospedalizzazione del genitore. E&rsquo; stato, inoltre, richiesto il sostegno scolastico per alcune ore settimanali pomeridiane o il sabato mattina. L&rsquo;accoglienza ha mirato a garantire le attivit&agrave; di routine del bambino, come ad esempio l&rsquo;accompagnamento ad attivit&agrave; sportive. <br />Il ruolo del Centro per le famiglie e della Consulta per le Politiche familiari, in questo quadro, &egrave; quello di mediazione e garanzia delle relazioni che si vengono a sviluppare tra le famiglie, per poi giungere nel tempo, se possibile, ad assumere un ruolo sempre pi&ugrave; marginale per lasciare spazio alla spontaneit&agrave; e all&rsquo;autonomia. Grazie all&rsquo;attivazione di questo progetto, a volte, si costruiscono relazioni simmetriche in cui chi viene aiutato diviene poi un supporto per la famiglia che lo ha sostenuto, o una risorsa del progetto. <br />

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