07/04/2008

TERMOVALORIZZATORE, INTERROGAZIONE IN CONSIGLIO

L'assessore all'Ambiente Orlando ha risposto al consigliere Mazzi (Forza Italia)

“La nuova richiesta di Autorizzazione integrata ambientale per il termovalorizzatore di Via Cavazza è stata ritenuta necessaria indipendentemente dal ricorso in appello contro la recente sentenza del Tar. I Comuni limitrofi a Modena non sono stati coinvolti, perché la documentazione presentata da Hera sulle dispersioni di inquinanti in un raggio di 2 km dal termovalorizzatore non mostra elementi di criticità ambientale. Sulla stessa area, interamente compresa nel territorio del Comune di Modena, uno studio condotto nel 2003-2004 non evidenzia alcuna sostanziale associazione tra esposizione alle emissioni dell’inceneritore e rischi di patologie gravi”. Lo ha detto in Consiglio comunale, nella seduta del 31 marzo scorso, l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Giovanni Franco Orlando, rispondendo all’interrogazione del consigliere di Forza Italia Dante Mazzi.
“Sul termovalorizzatore ci sono state anche dichiarazioni allarmistiche, credo si debba utilizzare il cosiddetto principio di precauzione”, ha detto Mazzi, precisando: “noi comunque non cavalchiamo i comitati, che sanno difendersi benissimo da soli e lo hanno dimostrato vincendo il ricorso al Tar. Siamo contrari non agli inceneritori in sé, ma alla mancanza di tutti i controlli necessari a un funzionamento corretto e a porre le condizioni per cui non ci sia pericolo”.
L’assessore ha aggiunto che “nel nuovo procedimento in itinere per il rilascio dell’autorizzazione, si è cercato comunque di coinvolgere anche i rappresentanti dei Comuni limitrofi”. Ha poi spiegato che “portare le linee del termovalorizzatore da 4 a 2 non comporta peggioramenti dal punto di vista delle emissioni in atmosfera. Il Comune di Modena tiene in massima considerazione la tutela della salute dei cittadini oltre che la tutela dell'ambiente. Il Consiglio ha infatti approvato un ordine del giorno di indirizzo ed esperti indipendenti sono stati ascoltati in quest’aula. Si sono inoltre avviati i lavori dell’Osservatorio ambientale sul Termovalorizzatore di Via Cavazza che prevede azioni di controllo, informative e divulgative e che, oltre ai componenti istituzionali, vede la presenza attiva di rappresentanti dei cittadini e dei comitati per l’ambiente. È stato poi avviato un progetto di monitoraggio promosso dalla Regione Emilia Romagna per tenere sotto controllo e valutare lo stato di salute della popolazione esposta alle emissioni degli inceneritori di rifiuti solidi urbani nel territorio regionale”.
Dante Mazzi ha replicato: “non siamo contrari a priori ma vogliamo sia garantita la sicurezza, e questo lo abbiamo sempre detto: affermiamo il principio della salvaguardia della salute ed è il Sindaco il responsabile della tutela della salute pubblica sul territorio. Ho tra le mani una cartina, la cui fonte è Hera, che valutando l’impatto in atmosfera parla della diffusione di diossine, metalli pesanti, pm10 e altri elementi certamente non favorevoli alla salute. Numerosi studi scientifici dimostrerebbero inoltre la correlazione tra la presenza di questi impianti non a norma e le conseguenze sanitarie sulla popolazione”.

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