22/10/2009

A MONTALE CORNA E PELLI DIVENTANO ARMI E ABITI

Domenica 25 ottobre iniziativa di archeologia sperimentale al Parco della terramara con Wolfgang Loebisser, collaboratore del Museo di Storia naturale di Vienna

E’ dedicata alla lavorazione dell’osso e del corno di cervo e al trattamento delle pelli degli animali l’iniziativa di archeologia sperimentale in programma domenica 25 ottobre dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18 al Parco della terramara di Montale. L’ingresso costa 6 euro (5 euro per gruppi di almeno 20 persone, 4 euro dai 6 ai 13 anni, gratuito fino ai 5 e oltre i 65). In caso di maltempo il programma potrà subire delle variazioni. Si consiglia di telefonare al numero 059 532020 a partire dalle ore 9 di domenica mattina.
Sarà Wolfgang Loebisser, collaboratore del Museo di Storia naturale di Vienna, a presentare al pubblico le tecniche in uso nei villaggi dell’età del bronzo.
Le corna di cervo, raccolte annualmente dopo la caduta spontanea, venivano lavorate probabilmente con strumenti in bronzo (asce, scalpelli, punteruoli) per ottenere un’ampia gamma di manufatti: armi, ornamenti, spesso di notevole raffinatezza, e attrezzi da lavoro. La grande quantità di oggetti in corno rinvenuti a Montale ha fatto pensare alla possibilità di un “surplus” produttivo da destinare agli scambi con altre comunità. Le pelli ottenute dalla caccia e dall'allevamento di animali, invece, essiccate e trattate con grassi per renderle flessibili, inizialmente erano usate come indumenti o per la costruzione di tende, successivamente, come nell’età del bronzo, anche per la realizzazione di corazze e scudi.
 

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