16/12/2009

GIOVEDI' PAPÀ IN CUCINA, LA PAROLA AI PROTAGONISTI

Il papà: "Colpito dall'organizzazione: tutto perfetto". La cuoca: "Protagonista della mia professionalità, mi sono sentita la Clerici di Modena".

“Quando raccontavo in giro di questa cosa, tutti rimanevano folgorati. Soprattutto quando dicevo che era solo per papà, volendo ci sono tanti corsi di cucina, ma è il fatto che questo è solo per papà che attira…” “Mia moglie mi ha iscritto pensando di fare una cosa che mi facesse piacere e… infatti mi ha fatto molto piacere!”. “Sono rimasto molto colpito dall’organizzazione, nel senso che tutte le volte che siamo arrivati era già tutto pronto, perfetto: le signore del nido disponibilissime, si arrivava e si lavorava! Io non me l’aspettavo, pensavo che fosse una cosa molto più improvvisata!” “Ci siamo divertiti tantissimo, perché capivamo di avere qualcosa in comune… siamo diventati un gruppo molto coeso, c’era una bella chimica.” Sono alcune testimonianze raccolte da un’educatrice del Servizio 0-3 anni, tra i quasi duecento papà che hanno frequentato i corsi “Giovedì papà è in cucina” organizzati dagli assessorati all’Istruzione e alle Pari Opportunità del Comune di Modena, che saranno riproposti a gennaio 2010.
E le cuoche che hanno insegnato ai papà a cucinare? “Mi sono sentita protagonista della mia professionalità, la Clerici di Modena” afferma Anna Anastasio. “Ho avuto il piacere di raccogliere tanti riscontri positivi anche al di fuori del nido. Ciò mi fa pensare a quanto sia stata importante l’iniziativa, sono convinta che – suggerisce Antonella Arbizzani - le nostre strutture potrebbero offrire occasioni di interesse collettivo molto significative”. “I papà ci hanno dato tanta soddisfazione, erano molto interessati, attenti e assetati di nozioni culinarie e… - ammette Antonia Carboni - ho rivalutato la loro differenza di genere che ci porta a sottovalutarli in casa, si sono messi in gioco con stile e simpatia.” “La nostra squadra è stata supportata da idee sempre discusse, condivise e rivisitate ma mano che le serate si svolgevano. Questo mi ha dato la possibilità di sperimentare tante ricette, di scoprire quante cose avevo incamerato negli anni e scoprire di saperle fare” afferma Paola Furini.
 

Azioni sul documento