17/12/2009

SERT, ENTRO IL 2011 IL SERVIZIO SARA' SPOSTATO DA VIA SGARZERIA

Il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno congiunto che prevede già ad agosto 2010 il trasferimento di parte degli utenti e operatori

Entro il mese di agosto 2010 gli utenti e gli operatori del Sert (Servizio Recupero Tossicodipendenze) che intervengono sui pazienti residenti nelle Circoscrizioni 2 e 3 saranno spostati dall’attuale sede di via Sgarzeria in altro luogo, così come gli utenti e gli operatori che seguono le persone residenti fuori dal Comune di Modena. Entro l’anno 2011, inoltre, nel quadro del riordino delle sedi Ausl, la Giunta si impegna a spostare utenti e operatori che hanno cura dei pazienti residenti nelle Circoscrizioni 1 e 4. E’ quanto definito dall’ordine del giorno bipartisan presentato dal sindaco di Modena Giorgio Pighi e approvato all’unanimità in Consiglio comunale a Modena. Il documento congiunto è arrivato dopo la discussione su un ordine del giorno presentato dalla Circoscrizione 1, “Necessità di una sede alternativa per il Sert”, uno presentato dai consiglieri del Pdl, “Spostamento Sert”, e uno dai consiglieri del Pd, “Nuova collocazione della sede del Sert nell’ambito della riorganizzazione dei servizi e delle strutture socio-sanitarie dell’Ausl di Modena”, tutti e tre ritirati in seguito all’elaborazione del testo condiviso.
Roberto Ricco, presidente della Circoscrizione Centro Storico, ha definito il Sert “un servizio destinato ad aumentare la propria utenza” e ha parlato di “bivacchi e forte presenza di spacciatori” nella zona di via Sgarzeria, con conseguenti “danni e disagi per gli esercizi commerciali e le scuole dei dintorni: il liceo classico San Carlo e le scuole elementari Ceccherelli”.
Il capogruppo Pdl Adolfo Morandi ha chiesto “lo spostamento del Sert, non più rinviabile, vicino a una struttura ospedaliera”, suggerendo l’attuale sede “del servizio 118, quando verrà spostato. Si tratta di un immobile – ha detto Morandi – che gravita nell’area del Policlinico, ma ha un ingresso separato sulla via Emilia”.
Luigi Alberto Pini, Pd, ha definito il problema “complesso”, spiegando che “il servizio negli anni è cambiato sulla base del cambiamento degli utenti”. Pini ha definito “legittime le lamentele della popolazione residente” affermando però che “un semplice trasferimento porterebbe a spostare il disagio in un'altra zona”.
Secondo Michele Barcaiuolo del Pdl “la decisione può essere soltanto una: o il Consiglio si esprime, come non ha mai fatto in passato, o tenderà ancora una volta a mascherarsi dietro a un documento che vorrà dire tutto e il contrario di tutto”.
Andrea Galli, Pdl, ha affermato: “dopo 16 anni non volete ancora porvi il problema di dove ricollocare il Sert. Questo servizio è vicino alla Camera di commercio, all'Accademia militare, ad altre sedi che in altre città si riterrebbero di pregio e verrebbero tutelate”.
Il consigliere Sergio Felloni del Pdl, ha ricordato un paio di precedenti interrogazioni presentate a proposito della situazione del Sert, “un disagio che esiste da 16 anni per i commercianti e i cittadini di questa zona”.
Salvo Cotrino, Pd, ha riconosciuto “l'esistenza di un problema” e ricordato che “il servizio di tipo nazionale con funzione di recupero e cura a cui si accede in maniera volontaria, per cui è necessario che non sia stigmatizzante. Il servizio deve poter espletare le sue funzioni appieno, e non è certo in un ospedale che può farlo”.
Ingrid Caporioni, Pd, ha detto: “Noi non ci tiriamo indietro, chiediamo di lavorare affinché ci sia una condivisione con tutti gli attori sul territorio. Non è un problema solo di collocazione, ma di guardare alla qualità del servizio nei confronti degli utenti”. Secondo Sandro Bellei della Lega Nord “tutti i modenesi conoscono il problema, e da via Sgarzeria il Sert se ne deve andare, perché ha creato troppi problemi. La soluzione è inserirlo in una struttura ospedaliera, questo vorrebbe il buon senso”.
La consigliera Giulia Morini, del Pd, ha ricordato “il principio della territorialità dei servizi per le dipendenze. Le città che hanno collocato il Sert dentro le strutture ospedaliere ora stanno meditando di spostarlo. Il problema è come deve cambiare il Sert, non dove deve essere spostato”.
L’assessore alle Politiche sociali Francesca Maletti ha spiegato che si rivolgono settimanalmente al Sert di Modena per la somministrazione del metadone 650 persone, di cui 450 in carico. Sono seguite da 3 equipe distinte: una definita ‘Modena Est’ per i residenti delle Circoscrizioni 2 e 3, una definita ‘Modena Ovest’ per i residenti della Circoscrizione 1 e 4 e una per i residenti in altri Comuni comunque affidati al Sert di Modena. “Ho già spiegato in quest’aula che viene presa in considerazione la possibilità di spostare la sede del Sert all’interno di un quadro di riorganizzazione delle sedi Ausl” ha affermato Maletti. “C’è stato un ritardo nell’approvazione dell’accordo Stato-Regioni sulla Salute, sottoscritto la scorsa settimana, che vede per i prossimi 3 anni nella provincia di Modena uno stanziamento di 60 milioni di euro. Proprio perché ci sono problematiche dal punto di vista gestionale con l’Ausl abbiamo definito che entro agosto 2010 tutte le persone che si rivolgono a questo servizio sotto l’equipe Modena Est (circa 200) e tutti i residenti fuori Modena (circa 200) verranno spostati in altro luogo. Rimarranno nella sede di via Sgarzeria i residenti del Centro storico e della Circoscrizione 4, con l’impegno che entro il 2011 verrà spostata anche l’attività residuale”.
Mauro Manfredini della Lega Nord ha affermato: “Noi non pretendiamo che il trasferimento avvenga oggi. Ma è anni che chiediamo questa cosa. Trasferire non vuol dire togliere il servizio o far peggio, quello che si fa si continuerà a fare. In tutte le città in regione il Sert è collocato in zona ospedaliera. Fissiamo una data, che entro il 2011 sposterete il Sert da lì. E’ un quartiere martoriato”.
Stefano Barberini della Lega Nord ha dichiarato di apprezzare “l’intervento dell’assessore Maletti. Sicuramente 2 anni di tempo per spostare questo tipo di attività non sono pochi e non saranno accolti molto bene dai residenti, ma se abbiamo fissato una data andrà bene quella. Non mi sembra però che ci siano grandi idee sul luogo dello spostamento del Sert”.
Per Luigi Alberto Pini del Pd “bisogna sviluppare la situazione in modo tale che possa essere gestita con il minimo impatto socio-aziendale. E’ possibile rielaborare un progetto sul Sert entro la data che ci ha dato l’assessore. Ma non manderemo il Sert da un’altra parte, né lo metteremo accanto alle camere ardenti come qualcuno in passato aveva proposto”.
Stefano Bonaccini del Pd ha commentato: “Se vogliamo provare a trovare un punto di incontro possiamo provarci, ma non basta trovare il luogo. Questo rende debole l’odg. Se si drammatizza la situazione della struttura, facendola diventare peggiore di quello che è finisce per non essere più governabile. Proviamo insieme a rispondere a quella parte della città che non può più sopportare l’impegno nei suoi aspetti funzionali”.
Adolfo Morandi del Pdl ha affermato: “Con quale credibilità portate questa proposta? Vi siete impegnati entro fine anno a presentare una riorganizzazione delle sedi Ausl e non avete rispettato l’impegno, come facciamo a credere che venga rispettato questo? L’odg della maggioranza non pone alcun rimedio. Se anche questa attività deve essere svolta a livello ambulatoriale, la struttura può essere comunque posizionata accanto all’ospedale”.
Il consigliere Andrea Leoni del Pdl ha dichiarato: “Si deve un ringraziamento al presidente della Circoscrizione 1 che ha esposto con serietà i problemi segnalati dai cittadini del centro storico. In 16 anni ridursi a legare la questione all’ultimo Patto per la salute sembra un po’ una scusa. Se il Pd ritira il proprio odg, anche l’atteggiamento del Pdl può cambiare. A quel punto è il caso di realizzare un odg sostenuto da tutte le forze politiche, con una data e il sindaco come garante”.
 

Azioni sul documento