02/02/2009

"STUPORE PER IL CACCIABOMBARDIERE DAVANTI A INGEGNERIA"

La risposta del sindaco Pighi all'interrogazione del consigliere Vetrugno (Pd)

“Rispetto le regole istituzionali e l’autonomia dell’Università, ma la scelta di collocare un simbolo di guerra davanti alla Facoltà di Ingegneria ha stupito molti cittadini”. Così il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha risposto in Consiglio comunale all’interrogazione presentata da Teodoro Vetrugno (Pd) sulla collocazione di un cacciabombardiere F 104 Starfighter davanti alla Facoltà di ingegneria di Modena.
Teodoro Vetrugno (Pd) ha presentato l’interrogazione affermando: “nello spazio antistante i nuovi edifici della facoltà di Ingegneria del Polo Universitario di via Vignolese è stato recentemente collocato ed eretto a monumento un cacciabombardiere F-104 Starfighter, notoriamente utilizzato nella guerra del Vietnam e più recentemente in quella del Golfo. Ci risulta che sia costato circa 45 mila euro. Vorremmo perciò chiedere al sindaco se non intenda suggerire di sostituire il cacciabombardiere con un altro più rappresentativo prodotto, simbolo della tradizione meccanica e della capacità di innovazione tecnologica di Modena, ad esempio un trattore, una macchina utensile o un motore per auto”.
Il sindaco nella sua risposta ha ribadito: “l’autonomia dell’università non si discute. La collocazione di un cacciabombardiere davanti a Ingegneria è stata spiegata con il riferimento all’avanguardia tecnologica. La discussione su questo monumento si sarebbe dovuta fare prima, come hanno segnalato diverse associazioni e personalità di Modena. Ci sono ambienti in città che considerano quell’oggetto come una ferita rispetto alle nostre tradizioni di pace”.
Mauro Tesauro (Verdi) ha espresso il disappunto del gruppo dei Verdi “per un’installazione costata circa 50 mila euro, risorse che potevano essere indirizzate altrove, per collocare un’inaccettabile macchina di morte in un luogo di sapere. Attendiamo una spiegazione sul perché sia stato scelto questo simbolo”.
Adolfo Morandi (Fi-Pdl) ha osservato: “dire che è stata una scelta che la città non condivide, e usare certe affermazioni, mi pare quasi fuori luogo. Il nostro Comune ha già utilizzato un aereo militare come monumento al Parco Ferrari e nessuno ha parlato all’epoca di uno schiaffo alla pace”.
Andrea Galli (An) ha detto: “un cacciabombardiere di per sé non vuole dire nulla, a meno che non si ritenga l’esercito in sé uno strumento di guerra. L’attrezzo bellico, in sé, può essere uno strumento di offesa o di difesa. Lo Starfighter è uno strumento che ha portato l’Europa a essere terra di pace per oltre 60 anni. Ben diverso sarebbe stato avere, come certo voi avreste preferito, un carrarmato russo. Per me quell’F 104 ha lo stesso valore di un trattore”.
Achille Caropreso (Pd) ha osservato: “si sarebbe almeno dovuto mettere un cacciabombardiere italiano, simbolo dell’eccellenza della nostra ricerca”.
Vetrugno ha replicato: “l’equivoco è se i consiglieri di centrodestra siano intervenuti per difendere il cacciabombardiere in sé o il candidato sindaco ed ex rettore Giancarlo Pellacani. Comunque – ha affermato - ritengo assurdo che l’Università si faccia vanto di ospitare uno strumento di guerra. In questa città sono in tanti a condividere il nostro sentimento se parliamo di pace”.
Il sindaco ha concluso precisando: “quello che è mancato è stato un confronto sul tema della collocazione di questo oggetto.
 

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