06/10/2010

RELAZIONE ANNUALE, "MODENA SAPRA' USCIRE DALLA CRISI"

Il sindaco Pighi: "Bisogna introdurre forti dosi di innovazione a tutti i livelli"

Nonostante “il momento politico molto confuso, le difficoltà imposte dalla crisi economica e i tagli abnormi e ingiusti alla finanza locale, noi ce la faremo e riusciremo a consegnare ad una futura generazione di cittadine e di cittadini e a una futura classe dirigente una città in movimento, viva, consapevole dei rischi, ma sicura dei propri mezzi”.
Lo ha detto il sindaco di Modena Giorgio Pighi nel corso della Relazione annuale sull’attuazione del programma, in corso nel pomeriggio di oggi nel Teatro della Fondazione san Carlo.
Il sindaco ha parlato di un Paese ancora esposto “a rischi enormi, dalla speculazione, alla ripresa che stenta ad affermarsi, da un federalismo incompiuto ad uno Stato che impone tutto il peso del risanamento agli enti locali” e ha fatto riferimento ad uno “Stato che scherza col proprio apparato, in gran parte improduttivo, e diventa invece feroce con i Comuni e le Regioni che, invece, vincolano la loro spesa ai servizi ai cittadini ed agli investimenti”. Eppure, ha aggiunto Pighi, “noi avremmo bisogno di uno Stato forte, autorevole e presente, dal quale eventualmente dissentire - anche i Governi di centro sinistra hanno tagliato i nostri bilanci e per questo sono stati criticati - ma il punto non è la critica, bensì il confronto, la capacità di misurarsi con noi, di sentire le ragioni dei sindaci, dei presidenti e dei governatori. Avremmo bisogno – ha proseguito il sindaco - almeno di condividere i problemi, se non altro sarebbe un terreno comune da cui partire per cercare soluzioni possibili, anche diverse, anche molto diverse, ma con lo stesso obiettivo. Invece ci sentiamo dire che la crisi è passata, mentre sappiamo bene che non è così; che la scuola è migliorata e non è così e, ancora, che si lavora per la sicurezza e non è così, perché si tagliano fondi vitali tanto alla scuola quanto alla sicurezza”.
Secondo il sindaco, Modena ha l’esigenza di “introdurre forti dosi di innovazione a tutti i livelli e a partire dal nostro modo di amministrare”, anche se il Comune “è solido, poco indebitato e quindi in condizione di cogliere tutte le opportunità che si presenteranno; perché i tagli saranno dolorosi, peggioreranno le nostre condizioni di vita, ma non modificheranno i parametri generali della città”.
Inoltre, secondo Pighi, “le parti sociali sono ancora capaci di dialogare e credo siano pronte a sottoscrivere un nuovo patto per il rilancio della città” e anche nelle difficoltà “il tessuto sociale mostra segnali di tenuta, capacità di selezionare le questioni serie e di contribuire ad individuare le possibili soluzioni”.
 

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