22/11/2010

OK DEL CONSIGLIO ALLA TERZA VARIAZIONE DI BILANCIO

L'assessore Alvaro Colombo: "Manovra contenuta nel segno del riequilibrio".

 “La terza ed ultima variazione al bilancio di previsione 2010 è relativamente contenuta per la parte corrente con 843 mila euro in entrata, 309 mila in spesa e una differenza positiva per maggiori entrate di 534 mila euro. Maggiore la variazione in conto capitale, che registra minori entrate per 3 milioni 700 mila euro e minori spese per 3 milioni 170 mila euro”. Lo ha detto l’assessore alle Politiche finanziarie e partecipazione Alvaro Colombo illustrando la manovra che è stata approvata dal Consiglio comunale nella seduta odierna con il voto favorevole di Pd e Sinistra per Modena, contrario di Lega nord, Pdl e Modenacinquestelle.
Il vice sindaco Colombo ha spiegato come l’operazione “continui l’azione di riequilibrio del bilancio iniziata nel luglio scorso” e si inserisca in un contesto politico “caratterizzato dal calo delle risorse trasferite dallo Stato”. In particolare, ha evidenziato gli oltre 6 milioni di euro di oneri non riconosciuti per spese di edilizia giudiziaria, i 5 milioni di mancati rimborsi Iva su servizi non commerciali e gli altrettanti per il credito d’imposta non riconosciuto sui dividendi di Hera.
Esaminando la manovra, alla voce “meno” sono da segnalare soprattutto le minori entrate da multe (600 mila euro) e da concessioni edilizie ripartite tra la quota per la spesa corrente (534 mila euro) e quella per gli investimenti (218 mila euro). A compensare le voci negative sono soprattutto maggiori entrate derivate da imposte Ici arretrate (543 mila euro) e dall’addizionale Irpef 2009 e 2010 (211 mila euro). Le minori entrate da oneri di costruzione destinati a spesa corrente sono compensate con 163 mila euro di minori spese e da 370 mila di maggiori entrate derivate da affitti, recuperi arretrati Tarsu e dalla Tosap.
Più nel dettaglio, ci sono operazioni che interessano tutti i settori, ma la parte più consistente della manovra riguarda, come nelle altre due variazioni di bilancio già approvate dal Consiglio, l’assessorato alle Politiche sociali.
Infine, Colombo ha segnalato l’incremento del fondo oscillazione per 80 mila euro in variazione e per 250 mila euro mediante storni: questo in considerazione del fatto che il pacchetto mutui del Comune, aumentato quest’anno con accensioni per oltre 6 milioni al fine finanziare investimenti, è costituito da mutui a tasso variabile e vi sono previsioni di possibile ripresa dei tassi.
“Il rafforzamento del fondo – ha aggiunto l’assessore – è reso anche necessario dai flussi negativi dei ‘contratti derivati’, causati da livello molto basso dei tassi d’interesse”. Colombo ha quindi spiegato che sono stati estinti tre dei cinque derivati che nel 2002 erano stati accesi per proteggere il Comune dal rischio di eventuali crescite dei tassi di interesse, ma “dal 2005 due di questi contratti avevano perso la loro funzione di protezione dal rischio e mantenevano solo un aspetto negativo a causa del’andamento calante dei tassi”.
 

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