26/11/2010

PIGHI: "WELFARE MIX PER SERVIZI EQUI E SOSTENIBILI"

Al convegno degli stati generali il sindaco ha rivendicato le peculiarità dell'offerta sociale modenese: "Garantire uguaglianza ed esternalizzare quando serve"

“Il tema chiave del welfare è la sostenibilità e i servizi possono essere esternalizzati purché si riesca a garantire l’universalità e l’equità nell’accesso”. Così il sindaco di Modena Giorgio Pighi ha concluso ieri al Teatro San Carlo i lavori del convegno “Il welfare locale al tempo della crisi”, promosso nell’ambito del percorso degli stati generali “Effetto Modena”. Il sindaco ha sottolineato che “tra servizi sociali a gestione diretta e servizi esternalizzati bisogna individuare con correttezza quale deve essere la dinamica, e quali sono gli obiettivi ragionevoli da perseguire. In questa città – ha aggiunto - abbiamo già compiuto un enorme sforzo di razionalizzazione dei costi e siamo riusciti a garantire ai cittadini la possibilità di accedere in condizioni di uguaglianza a servizi di qualità”.
L’intervento del sindaco è giunto al termine della tavola rotonda, presieduta da Maria Cecilia Guerra del Centro di analisi delle politiche pubbliche dell’Università di Modena, dal titolo "Modena, insieme, ce la farà".
Nel dibattito, il responsabile diocesano della Pastorale sociale don Giuliano Gazzetti ha posto l’accento sul “bisogno di solidarietà per contrastare l’egoismo che caratterizza la società contemporanea”, mentre l'assessore regionale alle Politiche per la salute Carlo Lucenti ha rivendicato i risultati ottenuti dal sistema di servizi sociali della Regione: “Facendo funzionare il nostro sistema di welfare - ha detto - stiamo mostrando che la sostenibilità è possibile, pur con risorse che ci mettono a livelli medio bassi rispetto ai paesi Ocse. Per il 2011 garantiremo l’avvio del sistema di accreditamento, come stabilito, e garantiremo i servizi, ma nel 2012, se non cambierà qualcosa, non saremo in grado di continuare sugli stessi livelli”. Il segretario generale della Cgil di Modena Donato Pivanti ha ricordato i numerosi problemi legati alla diffusione del lavoro nero in Italia: “Dovremmo avere il coraggio di dire che ci sono leggi sbagliate, come la Bossi Fini – ha affermato - che costringe le persone a restare in condizioni di irregolarità e clandestinità, le consegna alla criminalità e impedisce loro di lavorare regolarmente, togliendo risorse allo Stato”. Il presidente di Legacoop Roberto Vezzelli ha ricordato il ruolo della cooperazione nello sviluppo del territorio modenese: “Da un punto di vista imprenditoriale, le cooperative non sono figli di un dio minore, ma anzi promuovono un modello di partecipazione, sviluppo e socialità”, ha ribadito stigmatizzando “l’utilizzo della forza lavoro con contratti atipici”. Secondo il presidente di Confindustria Modena Pietro Ferrari, “una componente rilevante della provincia e della città ha una vocazione imprenditoriale che non possiamo ignorare. Oggi, i tempi e i numeri della cassa integrazione preoccupano, ma non dobbiamo dimenticare – ha aggiunto – che il territorio, nel momento delle difficoltà, ha mostrato grande coesione”.
Il sindaco ha concluso ringraziando gli assessori alle Politiche sociali Francesca Maletti e all’Istruzione Adriana Querzè, “per il grande lavoro svolto nel cercare di mantenere alto il livello dei servizi pur in una situazione di risorse calanti”. Ha poi ricordato alla platea il percorso degli stati generali, affermando: “La riforma della legge elettorale dei Comuni e delle Province è apprezzata per il meccanismo elettorale, ma mostra una certa divaricazione fra Consiglio e Giunta, fra maggioranza e opposizione. Con il nostro percorso vorremmo colmare questa sovrapposizione e sono orgoglioso di poter avere nel comitato dei garanti due personalità come Michele Andreana, presidente della Commissione crisi del Consiglio comunale, e Giancarlo Pellacani, vice presidente del Consiglio”.
 

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