29/12/2010

CAPODANNO AI MUSEI TRA STELLE, RICAMI E ANTICHI REPERTI

A Modena saranno aperte sabato 1 e domenica 2 gennaio le raccolte civiche di palazzo dei Musei, palazzo Santa Margherita e palazzina Vigarani ai Giardini ducali


Fare tappa al “pozzo dei desideri” per lasciare i propri buoni propositi. Indagare tra i misteri dell’antica Mutina, emersi dagli ultimi scavi al parco Novi Sad. Confrontare tessuti antichi e ricami contemporanei. Suonare il gong a palazzo Santa Margherita. Scoprire la vita quotidiana di una famiglia ebrea dell’alta borghesia modenese. Si potrà fare a Modena il pomeriggio del primo dell’anno e l’intera giornata di domenica 2 gennaio, nei musei civici aperti con ingresso gratuito. Ecco i dettagli delle principali mostre in corso.
Archeologia. Tra preziose tracce di vita quotidiana dell’antica Mutina e l’enigma del ritrovamento di otto teschi, è aperta al Lapidario romano (Palazzo dei Musei, viale Vittorio Veneto 5) la mostra “Parco Novi Sad: archeologia di uno spazio urbano”, dedicata ai reperti emersi dagli scavi per il Novi Park. L’area faceva parte dell’immediata periferia della città romana e secondo i primi studi sarebbe stata una zona produttiva-artigianale e in seguito una necropoli, con numerose tombe che affiancavano una strada in ciottoli, ottimamente conservata. Dagli scavi sono emersi ornamenti, lucerne, oggetti in bronzo e alcuni crani, forse appartenenti a condannati a morte per decapitazione. La mostra è organizzata dal Museo civico archeologico etnologico e dall’assessorato all’Urbanistica con la collaborazione di Modena Parcheggi, degli Amici dei musei e dei monumenti modenesi e delle cooperative Archeologia e Archeolsistemi. (Palazzo dei musei, viale Vittorio Veneto 5, informazioni 059 2033101, aperto sabato 1 gennaio dalle 15 alle 18, domenica 2 gennaio dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18).
Arte. Nella sala Gandini del Palazzo dei musei, in viale Vittorio Veneto 5, frammenti di rari tessuti antichi dialogano con l'arte contemporanea di Sabrina Mezzaqui, in un'installazione realizzata in collaborazione con la Galleria civica. Il lavoro dell'artista bolognese, la cui ricerca si concentra sulla gestualità lenta e paziente del ricamo e del cucito, si intitola "La realtà non è forte". Ai visitatori il compito di scoprire le opere contemporanee mimetizzate tra gli oltre 2mila 500 frammenti della collezione Gandini. Sempre al Museo ha recentemente inaugurato un percorso sensoriale dal titolo "Con/tatto" dedicato al velluto. L'allestimento punta a far conoscere un tessuto noto in Europa dal Nono secolo, ma battezzato con il nome attuale solo nel Trecento, offrendo la possibilità di toccarne campioni per sperimentare la qualità tattile e apprezzarne da vicino i motivi decorativi. Prosegue inoltre nella sala Campori fino al 9 gennaio la mostra “I Lonzana Formiggini: oggetti di famiglia. La donazione Alfredo Margreth”, composta da una serie di raffinati oggetti che testimoniano la vita e le attività di una famiglia ebrea dell'alta borghesia modenese (Palazzo dei musei, viale Vittorio Veneto 5, informazioni 059 2033101, aperto sabato 1 gennaio dalle 15 alle 18 e domenica 2 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18).
Arte contemporanea. Opere che occupano ciascuna una sala, per sottolineare un rapporto intimo con lo spettatore. Artisti come Jaume Plenga, Anish Kapoor, Chen Zhen, Vittorio Corsini, Richard Long, Wael Shawky. Gli ambienti restaurati della Palazzina dei Giardini e le sale di palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande. Sono gli ingredienti della mostra "Lo spazio del sacro", curata dal nuovo direttore della Galleria civica Marco Pierini e aperta fino al 6 marzo. Coprodotta dalla Fondazione cassa di risparmio, presenta la riflessione sul tema del sacro di artisti contemporanei internazionali. (palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103 e palazzina Vigarani, Giardini ducali, informazioni allo 059 2032911, aperto sabato 1 gennaio 15-19 e domenica 2 dalle 10.30 alle 19).
Museo della figurina. Il destino, la sorte, gli astri e la superstizione raffigurati in oltre 300 illustrazioni d'epoca accompagnate da frasi enigmatiche e antichi strumenti astronomici sono al centro della Mostra "Il gioco delle sorti: miti, astri e figurine", al Museo della figurina (corso Canalgrande 103, www.museodellafigurina.it, aperto sabato 1 gennaio dalle 15 alle 18, venerdì 31 dicembre e domenica 2 gennaio 10.30-18). Curata da Sonia Cavicchioli, l'esposizione comprende figurine, calendarietti, giornalini per ragazzi, ma anche stampe rare, libri antichi e riproduzioni di opere d'arte. Il percorso analizza il rapporto fra gli uomini e il destino, le rappresentazioni in chiave mitica degli astri e la necessità di dare nome a ciò che contrasta o favorisce la vita di ogni uomo: la fortuna. Fino al 9 gennaio i visitatori potranno gettare i propri desideri in un’installazione a forma di pozzo tridimensionale, posato su una figurina gigante.

 

 


 

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