21/12/2010

CONSIGLIO DIVISO SULL'AFFIDAMENTO AD ACER DI ALLOGGI ERP

La maggioranza: "Consentiamo all'Agenzia di migliorare il servizio". L'opposizione: "Avremmo preferito una gestione diretta da parte del Comune"

Il Consiglio comunale di Modena si è diviso sulla delibera di affidamento all’Agenzia casa Emilia-Romagna (Acer) del patrimonio di Edilizia residenziale pubblica (Erp) di proprietà del Comune. La maggioranza dà la disponibilità a un nuovo affidamento per consentire ad Acer “di cambiare migliorando il servizio”. L’opposizione avrebbe preferito “una gestione diretta del Comune”. Il testo è stato approvato nella seduta di ieri, lunedì 20 dicembre.
“Il nuovo affidamento ad Acer non ci convince, né per come viene fatto, né per il modo in cui l’Agenzia opera. Non ci piace perché dura tre anni ed è ad affidamento diretto”. Lo ha affermato in apertura di dibattito Michele Barcaiuolo, Pdl, secondo il quale due erano invece le possibilità: la gestione diretta da parte del Comune o un bando pubblico. Sempre per il Pdl, in sede di dichiarazione di voto, Adolfo Morandi ha sottolineato “l’evidenza dei problemi della gestione di Acer. Credo che nonostante ci sia uno sforzo in tal senso, le tempistiche della delibera siano troppo lunghe. Occorreva un atto di coraggio diverso e più deciso sull’argomento”.
A favore di una gestione diretta del Comune si è espresso anche Nicola Rossi, Lega nord, che ha aggiunto: “Nella delibera non ci sono elementi che facciano pensare a un cambiamento in atto, né una posizione di Acer che faccia pensare alla disponibilità di un cambiamento. Perché Acer dovrebbe mutare pelle solo perché ha un contratto di tre anni e non di cinque?”.
Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, ha posto una questione di trasparenza: “Acer è un ente pubblico economico ma sul suo sito non ci sono informazioni fondamentali come gli stipendi dei consiglieri di amministrazione e dei dipendenti o il bilancio”, ha detto. “Bisognava indire una gara a livello europeo con requisiti ben precisi; spero che l’atto di fiducia ulteriore che si fa verso l’ente sia fondato su solide basi”.
Per l’Idv, Eugenia Rossi, in dichiarazione di voto, ha definito Acer “sovradimensionata e priva di quella trasparenza che tutti ci augureremmo. Non ha fornito dati precisi e verificabili che potrebbero convincerci del cambio di rotta – ha aggiunto – ma voglio dare all’assessore tutta la fiducia che ho riposto in lei in passato e mi asterrò. La gestione diretta sarebbe il massimo, ma bisogna essere realisti: non è possibile”.
Per il Pd, Stefano Rimini ha definito “innovativi” alcuni elementi della delibera, in primo luogo il fatto che sarà l’Amministrazione di Modena a chiedere conto ad Acer della gestione del patrimonio Erp, ma anche “assegni più rapidi, verifica delle condizioni, più celerità nella richiesta di subentri. L’operato di Acer non sempre è stato soddisfacente – ha aggiunto – ma attraverso la gestione triennale può mettere in campo i cambiamenti che il servizio necessita”. Secondo Giancarlo Campioli “il ricorso alla trattativa privata in questi casi non è un’anomalia. La novità è che la delibera precisa i requisiti per migliorare l’attività di Acer: la carta dei servizi, che determina i tempi di esecuzione e i criteri per verificarli, il rendiconto economico e finanziario, e l’introduzione delle sanzioni”. Franca Gorrieri ha dichiarato “di aver avuto sempre poca simpatia per Acer” e di ritenere “sproporzionata la cifra di 40 euro mensili per la manutenzione di ogni appartamento. L’attenzione posta dall’assessore Maletti agli aspetti della delibera mi ha convinta a offrire ad Acer un’opportunità per migliorare il servizio”.
 

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