23/12/2010

DAI CAPANNONI AI LOFT, STUDIO SUL VILLAGGIO ARTIGIANO

Un progetto del Comune, interamente finanziato dall'Unione europea con 200 mila euro, indaga le esigenze e progetta soluzioni per le imprese creative modenesi

Quali, quante e come sono le imprese creative modenesi? Di cosa avrebbero bisogno per crescere e dare apporti significativi all’economia locale nei prossimi anni? Quali tipologie particolari di residenza potrebbero favorire il loro insediamento, in particolare al Villaggio artigiano della Madonnina per il quale il Comune sta disegnando un futuro all’insegna delle nuove tecnologie e dei cambiamenti del mercato?
A queste e ad altre domande sta dando risposta il gruppo di lavoro che per l’assessorato alle Politiche economiche del Comune segue il progetto “Cities”, interamente finanziato dall’Unione Europea con circa 200 mila euro. “Cities” dedicherà il primo semestre del 2011, dopo un confronto già svolto con le associazioni di categoria e imprenditoriali, all’elaborazione di un progetto per la trasformazione tecnologica e creativa del Villaggio artigiano in grado di coinvolgere imprese che si occupano di design, comunicazione, artigianato artistico, immagine, pubblicità e moda.
“Grazie a ‘Cities’ vogliamo dare un contributo di analisi e idee al piano urbanistico del Comune che mira alla trasformazione e al rilancio del Villaggio artigiano della Madonnina offrendo opportunità alle imprese creative che già hanno una loro dimensione economica destinata a crescere in sintonia con quanto avviene in Europa e nei Paesi avanzati”, afferma l’assessore comunale alle Politiche economiche Graziano Pini. “Tra le idee su cui ci apprestiamo a lavorare, in sintonia con gli altri assessorati coinvolti, c’è la definizione di nuove norme urbanistiche che consentano le migliori condizioni di lavoro di un settore così particolare in ambito produttivo e il potenziale lancio di un bando a fine 2011 per accedere con eventuali facilitazioni o contributi agli spazi ridisegnati”.
La particolare natura del lavoro di queste nuove imprese - a Modena ne sono state censite quasi mille 500 secondo l’archivio Asia 2006 - richiede ad esempio di uscire dalla logica tradizionale trasformando il capannone in qualcosa di più vicino ai “loft”, ambienti che uniscono abitazione a laboratori e a spazi di vendita diretta. Attualmente i vincoli urbanistici nei comparti produttivi non lo permettono, ma il progetto del nuovo Villaggio punta a renderli possibili.
Come è già avvenuto nella storia dei Villaggi artigiani modenesi, la vicinanza tra imprese di comparti analoghi o complementari non potrà che facilitarne lo sviluppo, puntando in più sul “networking”, la possibilità di lavorare in rete costruendo occasioni di partnership e aumentando le opportunità di intercettare nuovi clienti a livello internazionale.
 

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