21/12/2010

MULTE, POSIZIONI INCONCILIABILI NEL DIBATTITO IN AULA

La maggioranza: "Operazione necessaria a causa dei tagli, diversamente non l'avremmo fatta". Critica l'opposizione: "E' a tutti gli effetti una sanatoria"

Le posizioni di maggioranza e opposizione sulla delibera relativa al pagamento agevolato dei debiti derivanti da sanzioni elevate dal 2000 al 2004, approvata ieri, lunedì 20 dicembre, in Consiglio comunale sono antitetiche. Secondo la maggioranza l’operazione è resa necessaria dalle difficoltà di bilancio dell’Amministrazione, “a causa dei tagli del Governo”, mentre l’opposizione ha espresso il proprio disappunto definendo l’atto “una sanatoria”.
Per il Pd, Stefano Goldoni ha sottolineato come la delibera vada ad applicare una legge del Governo Berlusconi. “Non è una sanatoria, l’importo della multa originaria viene richiesto per intero, sono solo le maggiorazioni per il tardivo pagamento che vengono risparmiate”, ha affermato. “Speriamo che si riescano a recuperare le quote previste per migliorare il servizio della Polizia municipale”. Maurizio Dori ha parlato di legge su provvedimenti urgenti anticrisi. “Lascia perplessi – ha detto – che qualcuno pensi che tale delibera induca i cittadini a non pagare più le sanzioni per avere in futuro un pagamento agevolato. Cosa dovremmo dire allora del Governo con i suoi condoni e lo scudo fiscale?”. Per Paolo Trande “è clamoroso che la Lega esprima indignazione per quest’atto dopo aver caldeggiato, votato e sostenuto a livello nazionale la legge che lo consente. Non ha titoli per fare lezione di moralità”. Il capogruppo del Pd ha sottolineato di essere consapevole “che compiamo una piccola ingiustizia nei confronti di chi ha pagato le multe: in tempi normali, senza tagli, non avremmo attivato questa possibilità”.
Per la Lega nord, secondo Nicola Rossi, “anche se ha un altro nome, di sanatoria si tratta”. Il Comune per il consigliere “può essere in difficoltà economica ma non è questa la strada giusta da percorrere: chi non ha pagato le multe non merita alcun tipo di agevolazione”. Stefano Barberini ha inoltre sottolineato che “la maggioranza fa caso al fatto che la Lega nord a Roma dice una cosa e a Modena un’altra, quando è la prima a fare lo stesso: il Pd ha votato contro la legge a livello nazionale e qui propone la sua applicazione. La quantità di delibere che la Giunta presenta per portare risorse nelle casse del Comune dimostra che la situazione del bilancio comunale è preoccupante”.
Anche secondo Eugenia Rossi, Idv, si tratta di una “sanatoria, che va contro la moralità pubblica. Viene attuata una legge, estremamente iniqua, che era possibile evitare e invece viene scientemente condivisa. La normativa sulle sanzioni dovrebbe essere leggera ma non eludibile: questa posizione provoca contagio, perché chi non ha pagato viene premiato”, ha aggiunto.
Della stessa idea anche Adolfo Morandi, Pdl, per il quale “se si recupera solo il 10-20% del debito è a tutti gli effetti una sanatoria”, che rappresenta un problema di “giustizia sociale: la delibera crea un danno ai cittadini che hanno pagato regolarmente le sanzioni. E’ inoltre utopistico pensare di andare a recuperare somme che nemmeno Equitalia è riuscita a recuperare”, ha aggiunto. Sempre per il Pdl, Michele Barcaiuolo ha parlato di provvedimento “ontologicamente sbagliato, che potrebbe essere bilanciato da un’entrata cospicua altrimenti impossibile, come nel caso dello scudo fiscale che, a differenza di questo atto, prevede conseguenze fiscali e penali nei confronti di chi non sana la propria situazione”, ha concluso. Secondo Luigia Santoro “la delibera svilisce il senso della contravvenzione. E’ evidente l’intento di recuperare risorse per far cassa e non per andare incontro alle famiglie colpite dalla crisi. Se così fosse, infatti, bisognerebbe tener conto anche di chi non ha pagato le multe negli anni successivi al 2004”.
Per Vittorio Ballestrazzi, Modenacinquestelle.it, “la delibera poggia sul nulla: avete messo in tasca l’etica per un recupero di risorse destinate a mettere una toppa al bilancio, che evidentemente è davvero in condizioni disastrose”. In sede di dichiarazione di voto il consigliere ha chiesto il ritiro della delibera: “Così com’è formulata è un’offesa alla città; se non viene ritirata non voglio nemmeno votare”, ha aggiunto.
“L’etica è la stessa a Roma e a Modena”, ha affermato il sindaco Giorgio Pighi in chiusura di dibattito. “Alla base della delibera c’è una legge dello Stato. Chi la applica deve abbandonare il retroterra che ne mette in discussione l’etica e valutare i benefici che può portare alle casse dello Stato. Ritenere immorale la delibera ma non la legge – ha concluso – è una capriola che solo il teatrino della politica può reggere”.
 

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