09/02/2010

BILANCIO, LA MAGGIORANZA VOTA A FAVORE

Tra gli obiettivi di Pd e Sinistra per Modena salvare il welfare dai tagli, bloccare le tariffe per le fasce più deboli, dare nuova spinta all'economia e al decentramento

Salvare il welfare dai tagli, approvare un piano di investimenti per dare nuova spinta all’economia, bloccare le tariffe per le fasce più deboli, dare risorse al decentramento e alla democrazia partecipata. Con questi argomenti i gruppi di maggioranza in Consiglio comunale, Pd e Sinistra per Modena, hanno votato a favore del bilancio pluriennale 2010-2012 e del bilancio preventivo 2010.
Il capogruppo del Pd Paolo Trande ha proposto “una riflessione sul contesto economico, finanziario e sociale nel quale si inserisce il bilancio: siamo a quasi due anni di Governo Berlusconi, viviamo una profonda crisi economica in cui le aziende sono in grandi difficoltà e la disoccupazione aumenta”. Il consigliere ha inoltre sottolineato: “Vista la difficoltà delle famiglie modenesi, con questo bilancio abbiamo deciso di non tagliare il welfare, mettendo noi le risorse che il Governo taglia e abbiamo fatto un piano di investimenti con opere immediatamente cantierabili, così da dare nuova spinta all'economia”.
Giandomenico Glorioso, Pd, ha evidenziato come l'incidenza delle consulenze sulle spese dell'Amministrazione sia molto bassa e la spesa per abitante a Modena sia sotto la media degli enti locali. Elisa Sala, Pd, si è soffermata, in particolare, sulle Politiche ambientali (“Questi investimenti sono fondamentali”), mentre per Maurizio Dori, Pd, “se il Governo mandasse l'organico necessario alle forze dell'ordine non saremmo qui a parlare del bisogno di aumentare il numero di agenti di Polizia municipale”. Francesco Rocco, Pd, ha aggiunto che “nonostante i tagli dallo Stato, il Comune è riuscito a far quadrare il cerchio, mantenendo ferme le tariffe per le fasce più deboli, lasciando inalterata la politica di welfare e andando incontro alle famiglie disagiate”. Per Cinzia Cornia, Pd, “un Paese in crisi deve investire in innovazione e rinnovamento se vuole salvarsi. L’Italia ha deciso di non farlo, il Comune di Modena ha investito oltre il 50% sullo stato sociale e sulle famiglie”. Giancarlo Campioli, Pd, ha sottolineato l'impegno per la qualità ambientale, le politiche di welfare e le risorse destinate allo sport, mentre Enrico Artioli, Pd, ha parlato di bilancio “di resistenza”, che risente “della situazione nazionale, con tagli forsennati e con la crescita del debito pubblico che ci riporta in termini percentuali a 15 anni fa”.
Giuliana Urbelli, Pd, ha parlato di “federalismo al contrario” nel quale “il peso della quadratura dei conti pubblici è stato scaricato sui Comuni. A Modena dallo Stato sono arrivati 5 milioni e mezzo in meno, la somma di tutti gli emendamenti presentati oggi”. Stefano Prampolini, Pd, ha definito “importante” la commissione Crisi voluta dal Sindaco. “Le risposte date puntano a stare vicini a imprese e famiglie”, ha detto. Per William Garagnani, Pd, “non è vero che questo Bilancio non guardi al futuro: c’è una linea di sviluppo ed è verso lo stato sociale e la scuola. Gli interventi tentano di coniugare il contenimento della spesa al mantenimento della qualità”.
Il capogruppo di Sinistra per Modena Federico Ricci ha affermato: “Si vede la differenza tra altre realtà dove non governa il centrosinistra, in particolare nei capitoli del welfare, della scuola, della cultura e dell’ambiente. Di fronte ai tagli del Governo è stato fatto tutto il possibile, ad esempio in materia di cultura”. Per il consigliere “anche in questo bilancio ci sono risorse sia per il decentramento sia per la democrazia partecipata, due cose diverse ed entrambe importanti. Non sono state tante le realtà in grado di condurre un percorso come ad esempio quello del bilancio partecipativo”.
Per Stefano Rimini, Pd, “la risposta alla crisi non è in un contributo particolare per una o l’altra categoria, ma in un intervento strutturale per le famiglie e per le imprese. Credo che in periodo di crisi si debba andare orgogliosi di un bilancio come questo”. Michele Andreana, Pd, ha sottolineato come la forbice tra aumento delle spese e riduzione delle entrate si allarghi ogni anno. “Se innovazione vuole dire abbassare la qualità dei servizi per abbassare i costi – ha affermato - non è questo che i cittadini modenesi ci chiedono”. Fabio Rossi, Pd, ha commentato: “La difesa della famiglia passa attraverso azioni concrete sui trasporti, la scuola, la salute e i servizi”. Nella dichiarazione di voto sugli emendamenti, Salvatore Cotrino, Pd, ha sottolineato che assumendo cinque agenti di Polizia municipale si risponde almeno in parte alla questione della sicurezza.

 

 

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