08/04/2010

EX OSPEDALE ESTENSE, IL COMUNE SARÀ PROPRIETARIO UNICO

Il Consiglio comunale ha approvato la delibera sull'aggiornamento dell'accordo con l'Ausl. Voto favorevole della maggioranza e contrario di Pdl e Lega nord

Il Comune di Modena acquisterà il 50% dell’ex ospedale Estense di proprietà dell’Ausl e l’Azienda sanitaria locale rinuncerà all’ipotesi di trasformare parte delle ex Fonderie nella propria sede. Quello spazio sarà quindi rimesso a disposizione nel quadro del progetto Dast, frutto del processo partecipativo realizzato sul comparto.
Sono questi i principali elementi dell’atto di “Aggiornamento dell’accordo di programma per il finanziamento di opere di edilizia sanitaria e la definizione di aspetti patrimoniali” tra Comune e Ausl, la cui delibera è stata approvata dal Consiglio comunale di Modena con il voto favorevole di Pd e Sinistra per Modena e contrario di Pdl e Lega nord.
Il provvedimento va a modificare l’Accordo di programma del 1998 tra Comune e Ausl sulle opere di edilizia sanitaria e il successivo Primo protocollo attuativo. Prevede la corresponsione di una somma di 1 milione 337 mila euro da parte dell’Amministrazione comunale all’Azienda sanitaria al momento del rogito dell’ex ospedale Estense.
L’accordo del 1998 impegnava gli enti a completare il nuovo ospedale di Baggiovara, a realizzare la nuova sede unica territoriale dell’Azienda sanitaria di Modena nel complesso ex Fonderie e a completare la ricognizione degli immobili da trasferirsi in proprietà all’Azienda Usl. Prevedeva, in particolare, la dismissione dal patrimonio dell’Ausl dell’ospedale sant’Agostino, della sede di urologia, di quella di via Canaletto, dell’ospedale Estense ed eventualmente della sede dell’Arpa, nell’intento di conseguire introiti per finanziare il nuovo ospedale di Baggiovara per un importo complessivo di 23 milioni 566 mila euro. La cifra, come prevedeva l’accordo, è stata anticipata in cinque rate dal Comune di Modena, impegnato a vendere gli immobili per conto dell’Azienda o a acquisirli direttamente corrispondendo un valore stimato attraverso una perizia giurata. La somma di 1 milione 337 mila euro che l’Amministrazione corrisponderà all’Ausl a seguito della delibera approvata è frutto della differenza tra la somma anticipata dal Comune di Modena all’Ausl a finanziamento dell’ospedale di Baggiovara e quella introitata dalla vendita degli immobili o dovuta per trasferimenti immobiliari, che ammonta a 28 milioni 206 mila euro, dalla quale è stata trattenuta una quota di rimborso per le spese sostenute e per gli oneri di anticipazione (oneri per un importo di circa 900 mila euro).
“La scelta di investire sull’ex ospedale Estense, acquistando il 50% di proprietà dell’Ausl, era inevitabile”, ha commentato l’assessore al Patrimonio Fabio Poggi. “Visto che c’è l’idea di razionalizzare le sedi dell’Amministrazione comunale, adesso è l’ora di approfondire. L’approvazione della delibera offre l’opportunità di fare un passo avanti nel quadro del nostro piano sedi e arrivare nel corso di questa consigliatura all’abbattimento degli affitti passivi che stiamo sostenendo”.
L’assessore ha inoltre aggiunto che la “scelta della sede Ausl è di competenza dell’Azienda sanitaria. Sappiamo già del loro interesse a realizzare una sede unica al direzionale Manfredini. Attualmente è tutto fermo perché servono approvazioni da parte della Regione”.
Ad aprire il dibattito Adolfo Morandi, capogruppo del Pdl, che ha criticato “le scelte politiche alla base di questo aggiornamento come dell’accordo di programma che ha portato alla costruzione dell’ospedale di Baggiovara, doppione del Policlinico a poca distanza”. Per il consigliere “si tratta di accordi di massima che non fanno vedere un quadro preciso di buona e oculata azione del patrimonio dell’Amministrazione”.
Per il Pd è intervenuta la consigliera Giuliana Urbelli, che ha sottolineato come la scelta della sede dell’Ausl non riguardi “l’ambito delle decisioni del Consiglio comunale. E’ opportuno, comunque, cogliere gli aspetti positivi della rinuncia dell’azienda sanitaria sullo spazio delle ex Fonderie: potrebbe offrire l’opportunità al Comune di riprendere il ragionamento sul ricollocamento delle proprie sedi”.
Nel dibattito è intervenuta anche Francesca Maletti, assessore alle Politiche sanitarie: “E’ in corso un ricollocamento delle sedi Ausl di tutta la provincia e questo percorso apre un tema di dislocamento dei servizi. E’ certo che attività sanitarie in centro storico rimarranno: l’indicazione dell’Ausl, infatti, è di mantenere una sede di attività in ogni Circoscrizione, il più possibile vicini ai cittadini. Non mi risulta che all’ex ospedale Estense sia però previsto il mantenimento di alcuna attività di tipo sanitario”.
 

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