20/05/2010

CINQUE PERSONAGGI FAMOSI SI RACCONTANO

Da maggio a luglio appuntamenti nel chiostro di palazzo Santa Margherita

Il Comune di Modena, in collaborazione con Modena cinque cerchi ed il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, da maggio a luglio 2010 organizza un ciclo di incontri che riuniscono il carisma degli sportivi più celebri d’Italia con la letteratura, in cui il focus centrale è costituito dalle storie di vita, le personalità e la determinazione di personaggi famosi a livello mondiale. Lo spazio scelto è quello del chiostro di Palazzo Santa Margherita coinvolgendo anche la Biblioteca Delfini. In caso di maltempo gli incontri si spostano in Sala Grande della Galleria Civica.
Il contesto è quello conviviale dell’aperitivo, dalle 19.30 fino a raccordarsi con l’incontro, per trasportare i presenti verso l’inizio vero e proprio dell’evento.
Il gioco è retto da intervistatori di calibro, per costruire eventi informali ma anche e soprattutto irrinunciabili, unici, da cui il pubblico esca in parte trasformato dalla collisione con mondi diversi e affascinanti.
Cinque declinazioni del significato che lo sport può assumere nella vita di sportivi e di tifosi, cinque incontri quasi archetipici, eventi riassuntivi di mondi: lo sport come “fattore sociale totale” esprime se stesso attraverso figure che incarnano forme di nuovi eroismi, seppure molto umani.
Queste occasioni di confronto con alcuni “grandi” (grandi giornalisti, grandi sportivi, grandi personaggi) sono anche un appuntamento con i libri che hanno scritto, messa su carta di anni di esperienze indimenticabili. Tradurre la propria vita è impresa non da poco, una condivisione quasi impossibile nutrita dalla passione e dalla consapevolezza di essere un fattore di mutamento per il mondo, non solo sportivo.
Giovedì 27 maggio
Valentina Vezzali: A viso scoperto
Intervista di Vittorio Zincone – Corriere della Sera
Una passione viscerale che a colpi di fioretto ha conquistato Olimpiadi, Mondiali, Europei, Coppe del Mondo, Universiadi, Campionati Italiani e l’attenzione mondiale. Valentina si toglie la maschera in A viso scoperto (Sperling & Kupfer, 2006), per raccontarci la sua incredibile storia, il suo coraggio e la sua fragilità, il suo affermare con forza il suo essere, oltre che la campionessa di scherma più amata e celebre in Italia, madre, moglie, giovane donna. “Sono pronta a sfidare i limiti. La storia li pone, gli uomini devono superarsi per generare altri ostacoli che puntualmente verranno abbattuti. È lo sport, come la vita.” Gli uomini, e anche le donne, appunto. Vittorio Zincone, con la consueta acutezza e brillantezza, conduce il confronto con l’atleta.
Valentina Vezzali è la schermitrice italiana più celebre della scena nazionale nella specialità del fioretto. Prima schermitrice al mondo ad essersi aggiudicata tre medaglie d'oro olimpiche consecutive e vincitrice anche di cinque titoli mondiali, la campionessa ora punta alle Olimpiadi di Londra 2012.
Vittorio Zincone è una delle firme principali di Sette, magazine del Corriere della Sera. Per la tv ha lavorato a Dodicesimo Round (Raidue), Pronto Chiambretti e Markette, Parenti Serpenti, Planet 430, Tetris. Ha descritto gli ospiti delle Invasioni Barbariche passeggiando e condotto la trasmissione Luci e ombre su History Channel, e Vivavoce su Radio24.
Giovedì 10 giugno
Alex Bellini: Il Pacifico a remi
Intervista di Paolo Reggianini – Resto del Carlino
Paolo Reggianini incontra Alex Bellini, che ha affrontato in barca a remi due oceani, ha attraversato a piedi le distese dell’Alaska e il deserto marocchino. Mi chiamavano montanaro (Longanesi, 2007) e Il Pacifico a remi (Longanesi, 2010) ci raccontano l’avventura ancora in corsa di un viaggiatore solitario dalla sensibilità non comune.
Alex Bellini, noto per le sue imprese estreme, nel 2005 è il primo uomo ad attraversare in solitaria a remi il mare Mediterraneo e l’Oceano Atlantico, traversata di 226 giorni e 6mila miglia da Genova a Fortaleza in Brasile, su una barca di 7,5 metri. Il 21 febbraio 2008, con la stessa imbarcazione “Rosa di Atacama II” Alex parte da Lima, in Perù per raggiungere l’Australia. Concluderà con successo la traversata dell’Oceano Pacifico il 13 dicembre 2008 dopo 18.000 chilometri di navigazione e 294 giorni in mare aperto, da solo. Alex entra così nella storia della navigazione e segna il nuovo record di traversata a remi, con esito positivo, più lunga mai compiuta prima.
Paolo Reggianini è il responsabile delle pagine sportive della redazione modenese de Il Resto del Carlino.
Giovedì 17 giugno
Livio Berruti: Il romanzo di un campione e del suo tempo
Intervista di Claudio Gregori – Gazzetta dello Sport
Livio Berruti. Il romanzo di un campione e del suo tempo (Edit Vallardi, 2009) è la bella biografia dell'olimpionico di Roma '60 scritta dal giornalista Claudio Gregori. Livio Berruti in 20"5 eguagliò, per due volte in due ore, il record del mondo e diventò l'icona dei Giochi italiani. "Mi resi conto di quanto la mia vittoria avesse colpito gli italiani - ricorda Berruti - il giorno dopo passeggiando per Roma. Rimasi sorpreso quando una fioraia mi regalò un mazzo di fiori, ringraziandomi per le emozioni che le avevo dato". "Lo stadio è una scatola chiusa. - spiega invece l'autore - Noi l'abbiamo aperta attraverso la chiave magica che è Livio Berruti per far correre Livio non solo sulla pista ma in tutto il mondo. Per ripercorrere la sua avventura sportiva attraverso la storia".
Livio Berruti aveva solo 21 anni quando partecipò ai Giochi olimpici del 1960, davanti al pubblico di casa, vincendo la gara dei 200 m piani alle XVII Olimpiadi di Roma. E’ diventato per tutti "l'angelo" per la leggerezza della falcata e la grazia con la quale esprimeva la sua potenza e ancora oggi è un esempio di tecnica di corsa veloce.
Claudio Gregori ha collaborato con Il Tempo di Roma, Il Messaggero, Il Giornale e, dal 1986, La Gazzetta dello Sport, dove per vent’anni è stato inviato per i “pezzi di colore”, occupandosi così di molti sport diversi. Ha seguito 12 Olimpiadi (da Mosca ’80 a Pechino 2008; da Lillehammer 1994 a Torino 2006), 23 Giri d’Italia e parecchi Mondiali di ciclismo, calcio, atletica, sci (alpino e fondo), scherma e ginnastica. Ha scritto per la Treccani la voce storia del ciclismo.
Venerdì 18 giugno
Giovanni Galli: La vita ai supplementari
Intervista di Pierluigi Senatore – Radio Bruno
Un grandissimo portiere che ha firmato una carriera sportiva d’eccezione, racconta i propri successi e l’intreccio profondo con il privato, il lutto per il figlio diciassettenne, la forza trovata da una famiglia sottoposta ad una prova estrema, attraverso le pagine di La vita ai supplementari (Rizzoli, 2010).
Giovanni Galli ha collezionato con la maglia del Milan numerosissimi trofei: due Coppe dei Campioni (1988/89, 1989/90), uno Scudetto (1987/88), una Coppa Intercontinentale (1989), una Supercoppa Europea (1989) e una Supercoppa di Lega (1988). Ha fatto parte della Nazionale, della Fiorentina, della Lucchese. In seguito alla perdita del figlio ha fondato la Fondazione Niccolò Galli che ha lo scopo di assistere nella riabilitazione giovani rimasti invalidi dopo incidenti stradali.
Pierluigi Senatore dirige la testata giornalistica del network radiofonico regionale Radio Bruno. Collabora con La Nuova Gazzetta di Modena e ha collaborato con il quotidiano Avvenire, il settimanale Famiglia Cristiana e il mensile Smemoranda, con Peacereporter e Warnews. Ha realizzato servizi dal Nicaragua, dall’Algeria, dall’ex Jugoslavia e per Legambiente E-R dalla Bielorussia. Con altri autori ha scritto un libro dedicato a Gerusalemme e alla Maratona della Pace. Nel 1995 Pierluigi Senatore è tra i fondatori, con Paolo Belli e altri artisti italiani, dell’Onlus “Rock No War”.
Giovedì 22 luglio, ore 18.30
Walter Veltroni: Quando cade l'acrobata, entrano i clown
Intervista di Pierluigi Senatore – Radio Bruno
29 maggio 1985, la strage dell’Heysel segna per sempre la storia del calcio e della tifoseria. Walter Veltroni fa riemergere un trauma, un evento impresso indelebilmente nella memoria per assurdità e violenza in Quando cade l'acrobata, entrano i clown (Einaudi, 2010). Il titolo del libro è la frase che disse Platini per giustificare l'esultanza del rigore e il giro di campo.
Walter Veltroni ha sempre tifato Juve, tranne per un periodo in cui, da sindaco della Capitale, aveva tifato (anche) Roma. Ora però ritorna alle sue radici bianconere, per soffermarsi sulla tragedia più grande del calcio italiano degli ultimi 50 anni.

 

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