21/09/2010

"ARIA INQUINATA, MA LA SITUAZIONE MIGLIORA LENTAMENTE"

L'assessore comunale all'Ambiente Simona Arletti: "Pubblicati dati vecchi"

“Le centraline di rilevamento della qualità dell’aria presenti in città evidenziano un trend in diminuzione del numero di superamenti del valore limite giornaliero. Nel 2009 il numero è stato di 39 contro i 54 del 2008. Questi sono i dati aggiornati in nostro possesso. L’analisi sulla qualità dell’aria presentata da Istat, ripresa da alcuni quotidiani locali, è basata su dati forniti dall’Agenzia europea per l'ambiente, già pubblicati nel giugno scorso, e riferiti a 221 città europee nel periodo 2004-2008. E’ di questi giorni, invece, la notizia che l’Oms ha riconosciuto Modena come città progetto della rete europea ‘Città sane’ per tutte le politiche messe in campo a favore della salute”. Lo precisa Simona Arletti, assessore comunale all’Ambiente.
“Una prima lettura dei dati Istat evidenzia come nelle prime 30 città europee che hanno la peggiore qualità dell’aria figurano ben 17 città italiane (Modena è al 6 posto dopo Torino, Brescia e Milano) evidenziando come il problema della qualità dell’aria non sia tipicamente modenese, ma nazionale. La stessa analisi riferita agli Stati, infatti, colloca l’Italia al terzo posto dopo Bulgaria e Grecia. Anche il dato relativo alle 30 città con il maggior numero di superamenti del limite giornaliero per il PM10 pone Modena tra i primi 10 posti dopo Torino, Milano, Brescia e Padova”, prosegue l’assessore.
“Si conferma quindi che tra le città europee con il maggior numero di polveri sottili si collocano le città con un alto tasso di industrializzazione e di motorizzazione. Va comunque ricordato che per l’Organizzazione mondiale della sanità il primo fattore che determina la salute è il livello socio-economico. Non è dunque un caso che la nostra città, servita da due importanti autostrade con un alto grado di traffico di mezzi privati e commerciali, abbia un buon tasso di benessere e una buona qualità della vita, nonostante la qualità dell’aria sia un problema serio, da affrontare. La risoluzione – conclude Arletti - non può essere affidata ad azioni di livello comunale ma è necessario che vengano intraprese politiche a livello nazionale”.
 

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