21/09/2010

CON ARBORE E SHAPIRO MODENA CELEBRA IL 29 SETTEMBRE

Mercoledì band giovanili in centro storico e concerto serale in piazza Grande. Sarà scoperta una stele dedicata al giornalista e scrittore modenese Berselli

Band giovanili modenesi e di altre città italiane che suonano al pomeriggio nelle piazzette del centro, un concerto serale in piazza Grande con un ospite d’eccezione come Renzo Arbore e una stele in largo Porta Bologna con le parole di Edmondo Berselli, alla cui memoria la giornata è dedicata.
Così mercoledì Modena celebra il 29 settembre, la data del titolo di una celebre canzone portata al successo dall’Equipe 84, scelta come simbolo del rapporto tra la città e la musica nello spirito del beat, di cui è stata capitale italiana. “Simbolo di quell’energia creativa che si genera attorno alla musica, capace di sognare così forte da riuscire a cambiare davvero la società e le nostre vite attraverso la passione, l’emozione e l’immaginazione”, aggiunge l’assessore comunale alla Cultura Roberto Alperoli.
Si inizia, dunque, con i giovani, per riallacciare un filo musicale e creativo tra i ragazzi del beat dei Sessanta e quelli di oggi. Dalle 16.30 in tre luoghi del centro storico – largo Porta Bologna, piazzetta Muratori e piazza san Giorgio – sedici band interpreteranno composizioni originali e classici del beat. Otto provengono da altre città dell’Emilia (Reggio e Bologna) e d’Italia (Torino, Padova e Bari) anche grazie alla collaborazione del Circuito giovani artisti italiani.
Alle 19, in largo Porta Bologna, che ospita anche la mostra “Modena Sessanta, un decennio in microsolco” a cura del “Sottomarino gialloblu”, si scopre la stele dedicata a Edmondo Berselli, con Renzo Arbore e Shel Shapiro, il sindaco Giorgio Pighi, l’assessore Alperoli, e Marzia Barbieri, vedova del giornalista e scrittore.
“Berselli è stato un genio, come abbiamo ricordato nel programma citando il verso di una canzone di Battisti, e come nessun altro ha saputo raccontare quei momenti della nostra storia e le alchimie socio-musicali di queste nostre terre”, spiega Alperoli. “Il nostro è un omaggio a un grande modenese che amava la sua città, ma anche un regalo di Edmondo a Modena perché a partire dai suoi scritti possiamo costruire momenti di intelligenza collettiva e socialità felice. Egli è stato uno dei pochissimi intellettuali ‘pop’ di questi decenni, capace di far convivere sguardi e competenze diversi, di fare interagire cultura alta e cultura bassa, linguaggio popolare e raffinatissimo, in un modo di raccontare l’Italia assolutamente originale”.
La giornata si conclude in piazza Grande con il concerto serale, condotto da Leo Turrini, impegnato a dialogare con Renzo Arbore e Shel Shapiro e ad introdurre i musicisti. Si inizia alle 20 con il pianista jazz Stefano Calzolari, che propone un riarrangiamento per piano solo di “29 settembre”. Seguono Alberto Bertoli, figlio di Pierangelo, i Rats, Filippo Graziani, figlio di Ivan, i Modena City Ramblers, Francesco Baccini, Cristina Donà e Shel Shapiro. Conclude la serata il gruppo Wienna e dintorni, con Rigo Righetti e altri musicisti di Ligabue, Stefano Piccagliani e gli altri ragazzi cresciuti nel circolo modenese, invitati ad eseguire brani del loro repertorio e canzoni di musica leggera che hanno Modena nel titolo o nel testo. Si ascolteranno dunque “Modena” di Antonello Venditti, “Modena park” di Ivan Graziani, “Le donne di Modena” di Baccini, “Viaggi e miraggi” di De Gregori e altre canzoni. Bar e ristoranti vicini a piazza Grande sono stati invitati a includere, nei loro menu e tra gli aperitivi, portate a tema “beat”.
In caso di pioggia il concerto si sposterà al teatro Storchi, in largo Garibaldi e sarà allestito un maxischermo nella chiesa di san Carlo, in via san Carlo
 

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