06/09/2010

CONSIGLIO UNANIME: "DOVEROSO DIFENDERE SAKINEH"

Gli interventi dei consiglieri comunali sull'ordine del giorno per la liberazione della donna iraniana 43enne condannata alla lapidazione con l'accusa di adulterio

Con un ordine del giorno approvato all’unanimità, dal titolo “Fermiamo le pietre!”, il Consiglio comunale di Modena ha aderito alla campagna mondiale per la liberazione di Sakineh, la donna iraniana condannata a morte per lapidazione con l’accusa di adulterio. L’ordine del giorno è stato proposto e presentato dalla presidente del Consiglio Caterina Liotti e impegna la Giunta e l’Aula consiliare a far pervenire al Governo iraniano “la propria convinta opposizione verso l’applicazione di pene in contrasto con i diritti inviolabili di ogni persona” e a promuovere “apposite iniziative politiche di sensibilizzazione sulla vicenda”.
Nel dibattito, Eugenia Rossi, Idv, ha sottolineato che “la lapidazione esiste in numerosi Paesi del mondo e purtroppo ce ne ricordiamo solamente in rari momenti, in questo caso anche a causa di una contrapposizione politica ed economica tra la Francia e l’Iran. A queste condizioni, il nostro intervento fatica ad apparire onesto, mentre associazioni come Amnesty international ricordano continuamente l’esistenza di queste gravissime violazioni dei diritti umani”.
Giulia Morini, Pd, ha definito la situazione di Sakineh “un atto di barbarie da parte di una dittatura. L’adulterio – ha detto – non può e non deve essere un reato e la pena di morte non deve esistere. Chiediamo al governo italiano di convocare immediatamente l’ambasciatore iraniano nel nostro Paese e invitiamo tutta la politica a interrogarsi sulla nostra capacità di accogliere chi richiede asilo”.
Sandro Bellei, Lega nord, ha dichiarato: “Dovremmo difendere le donne a 360 gradi e per 365 giorni l’anno, in ogni violazione dei loro diritti, basti citare il gravissimo fenomeno dell’infibulazione. Trovo però un po’ demagogico esporre l’immagine della donna sul Palazzo comunale”.
Adolfo Morandi, Pdl, ha espresso “appoggio a questa posizione, che è trasversale e riguarda il nostro modo di pensare e agire di mondo occidentale, al di là delle idee di destra o di sinistra. Dobbiamo rimarcare che questo tipo di atteggiamenti vanno esecrati e condannati. L’Iran - ha aggiunto - è un Paese che chiede la scomparsa di Israele dalla faccia della terra e violazioni come queste sono l’altra faccia della stessa medaglia”.
Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it ha ribadito “piena solidarietà, pieno rifiuto di queste pratiche innominabili e pieno appoggio alla meritoria opera di associazioni come Amnesty international. L’Italia – ha detto – garantisce la libertà di culto, ma mi chiedo se dobbiamo permettere che si professi, nel nostro Paese, una religione che permette la lapidazione”.
Per l’assessore alle Pari opportunità Marcella Nordi, “le libertà individuali sono alla base di una società moderna. Cose come queste non succedono solo a Teheran ma in decine di posti nel mondo: pochi giorni fa una ragazza, a Torino, è stata sfigurata con l’acido”.
Federico Ricci di Sinistra per Modena ha affermato: “Un regime oscurantista sta costringendo il popolo iraniano a vivere nel Medioevo. La violenza contro le donne è inoltre a livelli preoccupanti anche nel nostro Paese. Dobbiamo opporci con forza alla violenza senza giustificazioni sia in terre lontane sia quando si manifesta vicino a noi”.
Secondo il sindaco Giorgio Pighi “siamo all’interno del grande tema della violenza di genere. In questo caso si violano conquiste elementari sottoscritte da importanti dichiarazioni delle Nazioni Unite. La pena di morte, dove è ancora praticata, ha finora subito due fondamentali limiti: deve riguardare fatti di assoluta gravità ed essere realizzata con modalità che non siano inumane o degradanti. Basta riferirsi alla convenzione Onu sui diritti dell’uomo – ha concluso il sindaco – per comprendere quanto sia ampia la violazione nel caso di Sakineh”.


I lavori del Consiglio comunale si possono seguire anche sul sito internet www.comune.modena.it/il-governo-della-citta con registrazioni audio e video e testi delle istanze presentate dai consiglieri.


 

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