04/01/2011

A MODENA TESCHI, RICAMI E FIGURINE PER L'EPIFANIA NEI MUSEI

Giovedì 6 gennaio raccolte civiche aperte con ingresso gratuito. Il laboratorio "Intrecci d'autore" insegnerà ai più piccoli come destreggiarsi tra spola e telaio

Scoprire i misteri dell’antica Mutina, confrontare stoffe antiche e ricami contemporanei, imparare l’arte tradizionale della tessitura, affacciarsi al “pozzo dei desideri” per lasciare i propri buoni propositi. O ancora, curiosare nella vita quotidiana di una famiglia ebrea borghese e scoprire “Lo spazio del sacro” interpretato da 12 artisti contemporanei. Sono le proposte dei musei civici di Modena, tutte con ingresso gratuito, per la giornata festiva di giovedì 6 gennaio, quando saranno aperte anche le sale storiche del Municipio. Ecco i dettagli delle principali mostre in corso.
Archeologia. Tra preziose tracce di vita quotidiana dell’antica Mutina e l’enigma del ritrovamento di otto teschi, è aperta al Lapidario romano (Palazzo dei Musei, viale Vittorio Veneto 5) la mostra “Parco Novi Sad: archeologia di uno spazio urbano”, dedicata ai reperti emersi dagli scavi per il Novi Park. L’area faceva parte dell’immediata periferia della città romana e secondo i primi studi sarebbe stata una zona produttiva-artigianale e in seguito una necropoli, con numerose tombe che affiancavano una strada in ciottoli, ottimamente conservata. Dagli scavi sono emersi ornamenti, lucerne, oggetti in bronzo e alcuni crani, forse appartenenti a condannati a morte per decapitazione. La mostra è organizzata dal Museo civico archeologico etnologico e dall’assessorato all’Urbanistica con la collaborazione di Modena Parcheggi, degli Amici dei musei e dei monumenti modenesi e delle cooperative Archeologia e Archeolsistemi. (Lapidario romano, viale Vittorio Veneto 5, informazioni 059 2033101, aperto dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18).
Arte. Nella sala Gandini del Palazzo dei musei, in viale Vittorio Veneto 5, frammenti di rari tessuti antichi dialogano con l'arte contemporanea di Sabrina Mezzaqui, in un'installazione realizzata in collaborazione con la Galleria civica. Il lavoro dell'artista bolognese, la cui ricerca si concentra sulla gestualità lenta e paziente del ricamo e del cucito, si intitola "La realtà non è forte". Ai visitatori il compito di scoprire le opere contemporanee mimetizzate tra gli oltre 2mila 500 frammenti della collezione Gandini. Per i ragazzi e le ragazze dai 7 ai 12 anni è inoltre in programma, dalle 16.30 alle 18.30, il laboratorio "Intrecci d'autore", dedicato all'arte antichissima di tessere, alle fibre naturali e al funzionamento del telaio. Condotto da Nicoletta Di Gaetano, l'appuntamento è gratuito con prenotazione obbligatoria allo 059 2033101. I giovanissimi partecipanti potranno imparare a riconoscere i fiori del lino e del cotone e destreggiarsi con telaio e navetta, forbici, nastri e cordoni per creare un piccolo tappetino. Prosegue inoltre nella sala Campori fino al 9 gennaio la mostra “I Lonzana Formiggini: oggetti di famiglia. La donazione Alfredo Margreth”, composta da una serie di raffinati oggetti che testimoniano la vita e le attività di una famiglia ebrea dell'alta borghesia modenese (Palazzo dei musei, viale Vittorio Veneto 5, informazioni 059 2033101, aperto dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18).
Arte contemporanea. Opere che occupano ciascuna una sala, per sottolineare un rapporto intimo con lo spettatore. Artisti come Jaume Plensa, Anish Kapoor, Chen Zhen, Vittorio Corsini, Richard Long, Wael Shawky. Gli ambienti restaurati della Palazzina dei Giardini e le sale di palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande. Sono gli ingredienti della mostra "Lo spazio del sacro", curata dal nuovo direttore della Galleria civica Marco Pierini e aperta fino al 6 marzo. Coprodotta dalla Fondazione cassa di risparmio, presenta la riflessione sul tema del sacro di artisti contemporanei internazionali. (palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103 e palazzina Vigarani, Giardini ducali, informazioni 059 2032911, aperta dalle 10.30 alle 19).
Museo della figurina. Il destino, la sorte, gli astri e la superstizione raffigurati in oltre 300 illustrazioni d'epoca accompagnate da frasi enigmatiche e antichi strumenti astronomici sono al centro della Mostra "Il gioco delle sorti: miti, astri e figurine", al Museo della figurina (corso Canalgrande 103, www.museodellafigurina.it, aperto dalle 10.30 alle 18). Curata da Sonia Cavicchioli, l'esposizione comprende figurine, calendarietti, giornalini per ragazzi, ma anche stampe rare, libri antichi e riproduzioni di opere d'arte. Il percorso analizza il rapporto fra gli uomini e il destino, le rappresentazioni in chiave mitica degli astri e la necessità di dare nome a ciò che contrasta o favorisce la vita di ogni uomo: la fortuna. Fino al 9 gennaio i visitatori potranno gettare i propri desideri in un’installazione a forma di pozzo tridimensionale, posato su una figurina gigante.
Municipio. Saranno aperte al pubblico dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 le Sala del Fuoco affrescata da Nicolò dell'Abate, il Camerino dei Confirmati, la Sala del vecchio Consiglio, la Sala degli Arazzi e la Sala di rappresentanza. Al mattino l’ingresso è gratuito, nel pomeriggio visite guidate al costo di 1 euro.
 

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