25/11/2011

ORDINANZE ANTI ALCOL, 57 SANZIONI E 1623 ACCERTAMENTI

L'assessore Marino ha risposto in Consiglio all'interrogazione di Bellei del Pdl

“L’Amministrazione modenese è stata tra i primi Comuni in Italia a contrastare in modo energico il fenomeno dell’abuso d’alcol con due ordinanze specifiche che, rese poi inapplicabili da una sentenza della Corte costituzionale, hanno comportato sostanziali modifiche al Regolamento di Polizia urbana. Successivamente, sono inoltre state adottate due ordinanze ‘contingibili e urgenti’ per contrastare l’abuso d’alcol in spazi pubblici, relative a: via Gallucci, area Pomposa, zona R-Nord e parco XXII Aprile. Complessivamente da gennaio a ottobre di quest’anno sono state contestate 57 sanzioni ed effettuati 1623 accertamenti in pubblici esercizi”.
E’ quanto ha risposto l’assessore comunale alla Qualità e Sicurezza della città Antonino Marino al consigliere Sandro Bellei del Pdl, che nel Consiglio di lunedì 24 novembre ha interrogato la Giunta per sapere “cosa intenda fare per evitare che s’intensifichi il fenomeno, spesso legato a droga e alcol, delle continue risse in centro storico”. Nell’istanza si chiedeva, inoltre, “se vengono fatti i controlli su chi partecipa a certe riunioni in locali pubblici, come nel caso della piscina Dogali, e quanti sono i fermi effettuati”.
Marino ha spiegato come le ordinanze che vietano a esercizi commerciali e circoli di vendere o cedere bevande alcoliche dalle 18 alle 7 sono tesi a contrastare i problemi segnalati nell’istanza e sono applicati attraverso un piano di controlli da parte della municipale coadiuvata da altre forze di Polizia. L’assessore ha anche ricordato che l’articolo 42 bis del Regolamento di Polizia urbana punisce con sanzione amministrativa gli esercenti che somministrano alcol a minori “anche se – ha ribadito – il tema dell’educazione ai comportamenti corretti va affrontato in modo costante, come accade negli incontri su sicurezza e legalità che nel corso dell’anno hanno interessato centinaia di studenti”.
Infine, riguardo a quanto accaduto nella notte tra il 3 e 4 settembre nel piazzale antistante la piscina Dogali, dove era in corso una “festa autorizzata”, l’assessore ha osservato che “la rissa ha coinvolto centinaia di individui; la Questura ha richiesto l’ausilio delle Polizia municipale, che ha scortato le persone, per lo più provenienti dalla Lombardia, alla stazione ferroviaria; mentre la Polizia di Stato ha proceduto a raccogliere gli elementi per la contestazione degli addebiti agli autori dei fatti”.
Sandro Bellei ha sottolineato come quella festa sia stata “pericolosamente autorizzata”, mentre per quanto attiene alle ordinanze ha lamentato che i controlli sono “molto, molto pochi” come le sanzioni. “E’ sufficiente leggere i giornali per rendersi conto che la situazione in città è pesante – ha aggiunto – basta vedere l’insistenza con cui i mendicanti chiedono l’elemosina in modo molesto e gli episodi che si verificano quotidianamente, nonostante le ordinanze. Credo che solo le azioni repressive abbiano effetto, mentre i cartelli hanno poco potere deterrente”, ha concluso.
 

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