15/11/2011

RIFIUTI, "NELLE PISCINE LA RACCOLTA E' DIFFERENZIATA"

L'assessore Arletti ha risposto all'interrogazione consiliare di Prampolini (Pd)

Nuoto e raccolta differenziata si coniugano bene. I gestori delle piscine Dogali e Pergolesi hanno autonomamente sistemato dei contenitori per la raccolta differenziata in prossimità delle aree di ristoro e degli spogliatoi degli impianti. Inoltre, il servizio Sport del Comune da tempo collabora con i gestori inoltrando a Hera le segnalazioni per la fornitura di nuovi contenitori per la raccolta differenziata o per la programmazione di un maggior numero di passaggi dei mezzi. Infine, sono allo studio un logo e uno slogan per sensibilizzare gli utenti delle piscine e gli sportivi in genere a differenziare i rifiuti.
Lo comunicato l’assessore all’Ambiente Simona Arletti lunedì 14 novembre rispondendo in Consiglio comunale all’interrogazione illustrata dal consigliere del Pd Stefano Prampolini, che ha chiesto “se venga fatta la raccolta differenziata negli impianti natatori comunali, se è implementabile e se si può prevedere una campagna informativa rivolta agli utenti”.
L’assessore ha inoltre spiegato che del controllo e dello smaltimento dei rifiuti differenziati si occupa il personale degli impianti e che durante l’estate i contenitori per la raccolta diversificata vengono sistemati anche nelle aree verdi circostanti le vasche. “Ciononostante – ha sottolineato - lo studio di ulteriori soluzioni per migliorare la raccolta resta di assoluto interesse per l’Amministrazione che pur continuando a sensibilizzare sull’argomento i gestori e le società di promozione sportiva, intende rivolgersi anche direttamente agli utenti degli impianti natatori”.
Vittorio Ballestrazzi di Modenacinquestelle.it ha suggerito una soluzione che a suo parere risolverebbe quasi interamente il problema. “Dogali e Pergolesi – ha detto - sono di proprietà del Comune che le dà in gestione, anche per quanto riguarda i punti di ristoro. Al momento dell’affidamento in appalto, l’Amministrazione comunale dovrebbe chiedere tovaglioli, bicchieri e stoviglie in materiale compostabile, in modo da poter destinare quasi tutti i rifiuti, anche in presenza di residui di cibo, allo stesso contenitore dell’organico. Sarebbe l’unica maniera per iniziare a praticare la differenziata in modo corretto”, ha concluso Ballestrazzi. Per Simona Arletti il suggerimento è condivisibile ma occorre tenere conto che “i costi sarebbero quattro volte superiori di quelli delle normali stoviglie in plastica e che, in ogni caso, andrebbero anche mantenuti gli altri contenitori differenziati”.
Stefano Prampolini si è dichiarato soddisfatto della risposta dell’assessore che a suo dire “ha centrato il problema, perché si tratta soprattutto di un discorso di sensibilizzazione dei gestori e delle società sportive, ma anche di chi frequenta gli impianti, considerata l’elevata affluenza”.
 

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