02/03/2011

LE OMBRE PRENDONO CORPO CON LE "OPERE AL NERO"

Dal 4 marzo per "Sagome inquiete" il Museo della figurina espone quattro installazioni tutte da giocare dell'illustratrice e papirografa Clementina Mingozzi

Ombre che prendono corpo e figurine che escono dagli espositori. Sono le “Opere al nero”, quattro installazioni interattive dell’illustratrice e papirografa bolognese Clementina Mingozzi che saranno esposte al Museo della figurina di Modena, in corso Canalgrande 103, all’interno della mostra “Sagome inquiete: ombre e silhouette dalle figurine al cinema”, aperta dal 4 marzo al 17 luglio.
Clementina Mingozzi ha fatto dell'ombra il tema portante del suo percorso artistico. Per il Museo della figurina ha interpretato alcune delle immagini e degli oggetti in mostra, ideando e realizzando quattro installazioni che invitano a interagire con le ombre e a dare corpo alle “sagome inquiete”.
Il percorso inizia con la “Tela di Quarta, Amadé”, una sorta di quadro animato che trae origine dal piccolo spettacolo-laboratorio di papirografia “Amadè, Mozart piccolo grande uomo”. “La poltrona di Lavater” è una libera ricostruzione ispirata a una incisione del volume “Essays on Physiognomy” di Johann Kaspar Lavater, vera e propria macchina per disegnare ritratti in silhouette. Chi abbia voglia di giocare con la propria ombra potrà cogliere l’invito dell'installazione “L'ombra vestita”, ispirata ad una figurina ottocentesca, a travestirsi con sagome dalle forme insolite che invitano alla trasformazione in un gioco di rimandi tra l’immaginario e il reale. Infine, all’interno del teatrino pieghevole, è possibile calzare i panni del teatrante di figura, per conoscere il suo spazio privato, nascosto all'ombra del proscenio. Un visitatore attento potrà aprire il sipario, inserire gelatine colorate nelle luci, muovere le sagome per sperimentare il dialogo silenzioso tra ombre e luce.



 

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